Elon Musk
Leader

Perché potresti non diventare mai come Elon Musk

Elon Musk ha un patrimonio netto stimato da Forbes di quasi 20 miliardi. (Photo by Joshua Lott/Getty Images)

Sia chiaro: il titolo è naturalmente provocatorio, ma fino a un certo punto. Nell’ultima classifica Forbes dei leader più innovativi Elon Musk è risultato in prima posizione, appaiato con un certo Jeff Bezos, l’uomo più ricco al mondo.

Recentemente Forbes ha tessuto gli elogi del manager alla guida di Tesla in un articolo che confrontava la sua leadership con quella ben diversa (ma ugualmente di successo) del fondatore di Amazon. Ne emergeva un ritratto di un imprenditore propenso a toni altisonanti e alle sfide audaci al limite dell’impossibile. Caratteristiche che vengono evidenziate anche nella biografia del noto giornalista Ashlee Vance, Elon Musk: Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico, (edizione italiana Hoepli).

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Vance ha conversato con Musk per oltre 50 ore e ha intervistato quasi 300 persone per ricostruire le turbolenti avventure delle aziende da lui fondate: PayPal, Tesla, SpaceX e SolarCity. Un visionario dalla personalità complessa sintetizzata bene da uno come Richard Branson: “Elon Musk è un uomo del mio stampo: uno che rischia senza paura di fallire, spinto dal desiderio di assicurare un futuro luminoso all’umanità”.

Ciò che colpisce maggiormente di lui è un certo tipo di modus operandi e una filosofia di business unica al mondo, volta a tirare fuori il meglio delle persone, insieme a una capacità di appassionare tutti ai suoi grandi obiettivi.
Ecco alcuni esempi.

1. L’etica della fatica e abnegazione
L’entusiasmo di Elon per il lavoro non ammettono negligenze da parte dei dipendenti, costretti spesso a orari terrificanti. Per la produzione della Roadster di Tesla impose una tabella di marcia serrata; e a chi si lamentava obiettando di aver già lavorato tantissimo e di volere una pausa per poter vedere le famiglie, Elon rispose: “Direi a quelle persone che vedranno le loro famiglie quando l’azienda sarà fallita”. Un dipendente mancò a un evento per assistere alla nascita di suo figlio e Musk disse: “Non è una scusa. Sono estremamente deluso. Devi decidere quali sono le tue priorità. Stiamo cambiando il mondo e la storia, e tu devi scegliere se impegnarti o no”. Se uno gli dice che aveva fatto una certa cosa perché “si era sempre fatto così”, viene cacciato dalla riunione. Scrive Vance: “Ti distrugge e, se sopravvivi, decide se può fidarsi di te. Deve convincersi che tu sia pazzo quanto lui”.

Se un dipendente dice che quanto lui chiede è impossibile, Musk risponde così: “Va bene, sei fuori dal progetto, e ora sono io l’ad del progetto. Faro io il tuo lavoro e sarò ad di due aziende allo stesso tempo. Produrrò i risultati”. La cosa assurda è che poi Musk quando licenzia qualcuno si mette a fare il suo lavoro, portando a termine il progetto.

2. Capacità di emozionare
Lo stile di management severo di Musk non è per tutti, eppure riesce a conquistare. Dice Vance: “Varie persone intervistate per il libro si sono lamentate degli orari di lavoro, dello stile brusco di Musk e delle sue aspettative a volte irrealistiche. Ma quasi tutti – anche quelli che erano stati licenziati – continuavano a venerarlo e parlavano di lui come di un supereroe o una divinità”. La direttrice del personale di SpaceX, Dolly Singh racconta: “La sua visione è talmente chiara. Riesce a ipnotizzarti. Ti guarda dritto con quegli occhi infervorati e ti convinci anche tu che possiamo andare su Marte”. Durante una presentazione della futura Roadster di Tesla, in giacca di pelle e pantaloni, Musk iniziò a parlare delle caratteristiche del motore e contemporaneamente lo prese e sollevò quel pezzo di metallo da 50 chili. Inizio a tremare e sudare. Non era una dimostrazione di forza, ma voleva semplicemente mostrare la bellezza del prodotto. “Benchè i clenti”, scrive Vance, “si lamentassero molto dei ritardi, sembravano percepire quella passione in Musk e condividere il suo entusiasmo per il prodotto”.

Elon Musk con il veicolo spaziale Dragon V2 progettato e costruito dalla SpaceX nel 2014. (Photo by Kevork Djansezian/Getty Images)

3. Tolleranza al dolore fuori dal comune
Durante gli anni (e per alcuni versi ancora oggi) le sue aziende hanno incontrato difficoltà di liquidità, di progettistica e di produzione. Musk ha sempre insistito e rilanciato spesso con promesse al limite del realizzabile. Ed è riuscito ad emergere e ad avere successo anche nei momenti più disperati. Dice di lui Gracias, amico e investitore di Tesla e Space X: “Non conosco nessuno capace di lavorare quanto lui e sopportare lo stress come lui. Quasi tutti crollano sotto una pressione del genere. Prendono decisioni sbagliate. Elon invece diventa iper-razionale. È ancora in grado di prendere decisioni ragionate e in un’ottica di lungo periodo. Più è difficile la situazione, più diventa bravo. Non avevo mai visto una simile tolleranza al dolore”.

4. Apprendimento costante
L’approccio di Musk ai vari business che gli interessavano è sempre stato quello di voler imparare. Questo è vero soprattutto in un mercato come quello aerospaziale di cui conosceva pochissimo. All’inizio ha studiato il funzionamento dei razzi sui libri, ma mano a mano che l’azienda cresceva attingeva le competenze dai dipendenti, che fermava a interrogava in merito a qualsiasi cosa. Racconta un dipendente: “All’inizio pensavo che mi interrogasse per capire se sapevo fare il mio lavoro. Poi ho capito che voleva imparare. Ti faceva domande finchè non sapeva il 90% di quello che sapevi tu”. Fu così che in poco tempo Musk diventò un esperto anche di tecnologia spaziale. Dice di lui Kevin Watson di SpaceX, ed ex esperto Nasa: “Elon è fantastico. È coinvolto in tutto. Capisce tutto. Un argomento di cui è esperto è la fisica dei razzi. Nessuno la conosce come lui. Gli ho visto fare cose pazzesche nella sua testa. Partecipa allo stesso tempo a discussioni sul lancio dei satelliti, sulla possibilità di centrare l’orbita giusta e risolve tutte le equazioni in tempo reale. È fantastico vedere all’opera tutte le conoscenze che ha accumulato negli anni. Non vorrei dovermi mettere in competizione con Elon. Tanto varrebbe cambiare mestiere. Ti batte in astuzia, in intelligenza e in velocità”.

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