Cultura

Coronavirus: il tasso di mortalità diminuirà, dice un Nobel di Stanford

(Shutterstock)

di Russell Flannery per Forbes.com

Il numero di vittime in Cina a causa del coronavirus suggerisce che i casi di nuovi decessi potrebbero diminuire nella prossima settimana, secondo un’analisi del professor Michael Levitt dell’Università di Stanford, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 2013.

Fino a ieri (l’altro ieri in Italia, ndr) sono stati segnalati 492 decessi e circa 24mila contagiati da coronavirus, con oltre il 97% dei decessi nella provincia di Hubei, colpita duramente dal virus. Eppure c’è una grande differenza nel tasso di mortalità dentro e fuori Hubei. Con solo lo 0,18%, il tasso di mortalità al di fuori di Hubei “è paragonabile alla mortalità totale dell’influenza”, ha detto Levitt. Al contrario, il tasso di mortalità per le vittime in Hubei è del 3%. Il tasso di mortalità al di fuori della provincia di Hubei è 16 volte inferiore ed è rimasto relativamente basso.

Sebbene il numero di decessi fosse maggiore di un giorno prima, il tasso di crescita della mortalità sta rallentando, ha detto Levitt in un’analisi quotidiana. “In particolare, il rapporto complessivo tra i morti di oggi e quelli di ieri è diminuito costantemente” dal 25 gennaio, ha detto. “Questo suggerisce che il tasso di crescita del numero di morti rallenterà ancora di più nel corso della prossima settimana”, ha scritto Levitt.

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