Il presidente Conte ha firmato il nuovo Decreto recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Restano dubbi interpretativi su ciò che le aziende e i lavoratori potranno e dovranno fare a partire da domani nelle nuove zone rosse che ora comprendono tutta la Lombardia e alcune province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.
Secondo le prime indicazioni che Confindustria ha ricevuto dal Governo, il DPCM non determinerà il blocco delle attività produttive, delle attività lavorative, né tantomento il blocco dei trasporti e della circolazione delle merci da e per le zone rosse. Restano inoltre naturalmente validi gli incentivi allo smart working previsti dal primo provvedimento governativo.
Assolombarda, che sta seguendo e monitorando l’evolversi della situazione creatasi con il diffondersi del coronavirus ha diffuso alcuni chiarimenti su alcuni dei punti sollevati.
In particolare all’art. 1 lettera a del Decreto, che impatta notevolmente sulla operatività di imprese e lavoratori:
art. 1, lettera a
– le attività continuano e quindi il tragitto casa lavoro è consentito
(nel termine “comprovate” riteniamo si intendano attività non ovviabili ricorrendo a lavoro agile, e che richiedono la presenza dei lavoratori sul luogo di lavoro e, in questo caso, con l’adozione da parte delle imprese delle misure di cautela e prevenzione).
– non sono previsti blocchi di persone né di merci
(è opportuno adottare misure di prevenzione e di cautela nei confronti dei trasportatori, quali ad esempio):
o gli autisti non possano scendere dai mezzi e siano muniti di dispositivi medici di protezione e prevenzione quali mascherine, guanti monouso ecc.
o se il carico/scarico richiede la discesa dal mezzo deve essere mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro)
o la documentazione di trasporto sia trasmessa in via telematica
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in un’intervista a Sky TG24 ha aggiunto: “Credo di poter dire, per tranquillizzare la gran parte dei nostri cittadini, che il lavoro è un discrimine per le persone e per le merci. Chi deve viaggiare per ragioni di lavoro lo può fare e anche la merce può viaggiare. Questo è il primo punto sul quale ieri c’è stata molta confusione ma sul quale c’è stato anche un impegno del presidente Conte con il quale ho parlato a notte fonda e che mi ha ribadito che l’interpretazione giusta fosse proprio questa”.
Assolombarda ha anche diffuso una serie di numeri di utilità per le imprese:
È attiva in Assolombarda una task force per fornire informazioni e supporto alle imprese (Area Salute e Sicurezza, tel. 02/58370242, 02/58370732; cell: 3401859530, 3488860830, 3755632737, 3429175890; e-mail: [email protected]).
Per tutte le informazioni relative agli aspetti giuslavoristici/previdenziali è possibile contattare l’Area Lavoro e previdenza (tel. 02/58370213-336, e-mail [email protected]) mentre per gli aspetti sindacali è possibile contattare l’Area Sindacale (tel. 02/58370732-209, e-mail [email protected]).
Per approfondimenti in merito agli aspetti fiscali è possibile contattare il Settore Fisco e Diritto d’Impresa (tel. 02/58370267, cell. 3400506723, e-mail [email protected]).
Per approfondimenti in merito alle misure adottate nei paesi esteri, l’Area Internazionalizzazione e Commercio Estero è a completa disposizione (tel. 02/58370373, cell. 3407106634, e-mail [email protected]).
Per informazioni legate all’ambiente e alla mobilità il riferimento è l’Area Territorio e Ambiente (tel. 02/58370398, 02/58370424, [email protected]).
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