Nella guerra contro il coronavirus se la strategia raccomandata dagli esperti è stata quella del distanziamento sociale, i dispositivi di protezione individuale (dpi) sono stati, e lo saranno ancora per molto, le nostre armature. Inizialmente sottovalutati, via via che il virus si diffondeva tra le comunità inermi, prodotti come mascherine, guanti e visiere sono divenuti strumenti indispensabili per difendersi dal contagio. Niente di tutto ciò era prevedibile, o forse sì, sta di fatto che il nostro sistema sanitario (e non solo) si è trovato completamente sprovvisto di tali dispositivi principalmente ormai prodotti al di fuori del nostro territorio.
Ad una prima fase di riassortimento avvenuta tra gare internazionali e gesti solidali da parte di Paesi stranieri, è seguita la volontà di riavviare la produzione in Italia insieme all’ampliamento dell’attività di importazione. Tuttavia, affinché si abbia la certezza che tali dispositivi svolgano correttamente la propria funzione salvaguardando la persona che li indossa è necessario che vengano certificati in base al regolamento Ue 2016/425, entrato in vigore dal 21 aprile 2018. L’incompatibilità tra i tempi richiesti per la certificazione Ue e l’emergenza incalzante ha indotto il Governo ad attribuire in via straordinaria all’Inail, fino al termine dell’emergenza Covid-19, la facoltà di avviare un procedimento di certificazione che trova ora la sua manifestazione nella pubblicazione di un elenco (in costante aggiornamento) di dispositivi di protezione individuale sicuri e utilizzabili.
“Il documento – come afferma l’Inail nel comunicato che lo accompagna – riporta per ciascun dpi la data di validazione, la tipologia di prodotto, il nominativo della ditta produttrice/importatrice e un’immagine, se disponibile”. Attenzione però, si sottolinea che “La validazione in deroga dell’Istituto riguarda, infatti, soltanto i singoli modelli di dpi presi in considerazione e non può essere estesa in alcun modo all’intera produzione/importazione di altri dispositivi, anche della stessa serie, da parte delle imprese presenti nell’elenco”.
In un mese la task force a cui è stata affidata la procedura ha processato circa 1.700 pratiche, 62 delle quali hanno ricevuto l’ok a procedere. Di questi, la maggior parte sono semimaschere per le quali è possibile visionare la tabella completa. Di seguito, invece, gli altri dispositivi di protezione individuale che hanno ottenuto la certificazione Inail, visiere, schermi protettivi e tute, con indicazione di produttore e eventuale importatore:
Dpi: visiera modello: VIS-FE
Produttore: Femto Engineering s.r.l. | Regione: Toscana
Dpi: tuta protettiva presentata, modello Zanray 2020
Produttore: Shanghai Zanray Industrial Co. Ltd | Importatore Idee Cocco srl | Regione: Veneto
Dpi: occhiali a maschera modello: 2A01, 2B01, 2C01 – occhiali a maschera modello: 2B01 – occhiali a maschera modello: 2C01
Produttore: Kanghuai Zanray Industrial Co. Ltd | Importatore: Marvis srl | Regione: Lombardia
Dpi: tuta protettiva modello: FS200
Produttore: Changzhou Aiji NonWovens Co.Ltd – Cina| Importatore Hako-Med Italia di Hansjoerg Dellavaja & C. S.a.s.| Regione Trentino Alto Adige
Dpi: dispositivo di protezione per il corpo modello: Iwode Protection cod. FH370001-3
Produttore: Guangzhou Caishen Custom Clothing Supply Chain Management Co. Ltd. | Importatore: Regione Puglia sez. Protezione civile | Regione: Puglia
Dpi: occhiali Safety Goggle modello: 9127
Produttore: BanBao Co, Ltd. | Importatore: Makilea srl | Regione: Veneto
Dpi: schermo protettivo facciale cod. SF2016603
Produttore: Valerio Daniele | Regione: Veneto
Dpi: visiera modello: A1 HKA2002-011+EUP2003- 085
Produttore: HIP LIK Packaging Product Fty Co. Ltd Hlp Klearfold | Importatore: HIP LIK Packaging Product Fty Co. Ltd Hlp Klearfold | Regione: Hong Kong
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