Amazon starebbe pensando di far slittare a settembre il Prime Day, il suo spettacolare eventuale annuale dello shopping. Lo riporta il Wall Street Journal, adducendo come motivazione il fatto che la pandemia di Covid-19 ha fatto esplodere la domanda nei magazzini dell’azienda.
Aspetti principali
Il Prime Day di Amazon si è sempre tenuto a luglio da quando l’azienda lo ha introdotto nel 2015.
Secondo il Wall Street Journal, i responsabili di Amazon avrebbero posticipato l’evento di due mesi quest’anno per evitare di accumulare ulteriori tensioni nei magazzini e nella rete di consegna in concomitanza con l’impatto della pandemia da coronavirus.
Da marzo Amazon ha dato la priorità alla consegna di articoli “essenziali”, come prodotti per la salute, prodotti per la pulizia e prodotti alimentari a lunga scadenza, sebbene la società stia lentamente facendo progressi verso il ripristino delle consegne rapide di una selezione più ampia di prodotti, secondo fonti del Wall Street Journal.
Ad aprile, Reuters ha dichiarato che il Prime Day sarebbe stato rinviato almeno ad agosto, con un costo dichiarato di 100 milioni di dollari.
Amazon sta prendendo provvedimenti per ripristinare un numero più alto di consegne in un giorno.
Contesto chiave
Le entrate di Amazon sono aumentate nel primo trimestre fino a 75,5 miliardi di dollari grazie a un grande flusso di ordini online, dato che gran parte della popolazione mondiale si è trovata chiusa in casa. Tuttavia, gli aumenti del costo delle assunzioni, delle retribuzioni e delle spedizioni hanno messo a dura prova i profitti di Amazon, facendo sì che il gigante non raggiungesse gli obiettivi, secondo il Wall Street Journal.
Notizia collegata
Il ceo miliardario di Amazon, Jeff Bezos, è stato criticato fortemente dopo che sono emerse notizie secondo cui la società ha sanzionato e persino licenziato i lavoratori che hanno sollevato preoccupazioni sulla salute e la sicurezza nei magazzini dell’azienda durante la pandemia. Almeno sette dipendenti di Amazon sono morti di Covid-19.