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Innovation

Inviare denaro via whatsapp, sms o mail: l’evoluzione della startup italiana Paydo

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(Shutterstock)

Articolo tratto dal numero di Giugno di Forbes Italia

 

Pagare con lo smartphone, senza conoscere l’Iban del destinatario e senza limiti di importo inviando un semplice whatsapp, sms o mail evitando di doversi registrare o scaricare un’app. Questa è Paydo, la startup fintech fondata da Donato Vadruccio che ha ideato Plick, una soluzione per offrire la possibilità di inviare denaro in modo semplice, veloce, sicuro e irrevocabile in tutta Europa.

Donato Vadruccio, fondatore di Paydo

Paydo nasce con l’obiettivo di offrire soluzioni innovative e a valore aggiunto a banche e istituti di pagamento e ai loro clienti. Se il 2019 è stata la svolta per i pagamenti digitali, in particolare in Europa, grazie alla normativa Psd2 e al nuovo paradigma dell’open banking, è il lockdown dei mesi di marzo e aprile che ha dato un’accelerazione all’intero sistema dei pagamenti digitali, che vedrà nel 2020 una crescita a doppia cifra dell’utilizzo delle piattaforme per acquisti di qualsiasi genere e tipologia a livello globale. In due mesi di lockdown Paydo ha visto raddoppiare, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’utilizzo della sua piattaforma, anche con acquisti mai realizzati prima con questa modalità, confermando la strada di Plick come sostituito dell’assegno. Quello che è avvenuto in così poco tempo è un salto, prima che tecnologico, soprattutto culturale – anche se accelerato dalla necessità – con una maggior consapevolezza da parte dei cittadini e degli istituti bancari dell’importanza che i pagamenti digitali possono rivestire nel migliorare la vita delle persone, per l’intero sistema produttivo ed economico, nonché per supportare la pubblica amministrazione, rendendo più snelle le procedure per famiglie e imprese. Salto realizzato anche grazie alle banche che hanno creduto e credono nella collaborazione con le fintech per offrire ai propri clienti, sia privati che aziende, una user experience sempre più semplice e intuitiva. È il caso di due importanti banche italiane, peraltro con vocazione internazionale, che con Plick hanno innovato e digitalizzato i processi di rimborso delle loro società clienti. Il servizio permette infatti alle aziende di effettuare pagamenti massivi in modo facile ed efficiente, lasciando al beneficiario la scelta del conto su cui accreditare le somme. Altri istituti bancari, sia in Italia che in Europa, lo utilizzano come servizio rivolto alla clientela retail per semplificare operazioni bancarie, come il bonifico, dando la possibilità di inviare denaro tramite un semplice messaggio e senza conoscere le coordinate bancarie del beneficiario. 

Plick non ha limiti di importo, se non quelli definiti dalla banca che sceglie il servizio, e può essere utilizzato per acquisti di tutti i tipi, dalla spesa alle lezioni online, fino all’acquisto di un autoveicolo o una casa ma anche dalle aziende per pagare stipendi e salari anche a lavoratori occasionali, per effettuare rimborsi o per pagare i fornitori, anche a data futura. 

Il futuro? Paydo sta proseguendo nel suo percorso di innovazione, come dimostra la recente introduzione di WhatsApp e della funzionalità di accettazione automatica, e presto annuncerà nuove collaborazioni, specialmente in ambito open banking. Nel contempo, grazie anche all’ingresso nell’associazione Empsa, che ha l’obiettivo di promuovere la massima interoperabilità dei pagamenti mobile in Europa, Paydo punta a collaborare con gli altri associati affinché questo obiettivo non sia solo un sogno ma una concreta realtà nel prossimo futuro.

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