Noi headhunter siamo la cartina di tornasole dell’andamento dell’economia. Quando le cose vanno bene, le nostre agende sono straripanti e dobbiamo, a volte, addirittura rinunciare a degli incarichi. Quando l’economia va male, siamo rallentati.
Mi ha colpito recentemente un candidato che mi ha detto di aver chiamato al cellulare un recruiter di una società internazionale di selezione. Il recruiter, però, non poteva rispondergli: era in cassa integrazione. Non mi era mai successo, prima, di sentire una cosa simile: un segno dei tempi?
Nei primi mesi dell’anno, è vero, abbiamo ‘tenuto botta’ noi headhunter. Prevediamo, però, un rallentamento dell’attività di recruitment nel periodo finale dell’anno, una fase di attendismo e di incertezza.
Vedremo se avranno avuto ragione gli ottimisti (best case), che si fanno forza dell’aumento del recruitment a luglio, o i pessimisti (worst case). Oppure se, come penso io, probabilmente ci saranno contrazioni per alcune professioni dove c’è eccesso di offerta, mentre saremo attivi nella ricerca di alcuni tipi di professionisti con competenze distintive, che saranno invece molto ricercate.
Questo concetto, però, vale per tutti i periodi di crisi: le aziende, da un lato, si alleggeriscono, dall’altro sono alla ricerca di competenze particolari: è la legge della domanda e dell’offerta.
Quali saranno, dunque, queste competenze molto ricercate nei prossimi mesi? Non è poi così difficile a dirsi: il digitale farà la parte del leone. Pertanto prevediamo una buona domanda di figure come:
– digital store manager,
– digital retail manager,
– omnichannel manager,
– smart working architect,
– online event manager,
– e-reputation manager,
– seo analyst,
– AI (artificial intelligence) specialist,
– analista dati,
– chief transformation manager,
– formatore online,
– esperto di digital marketing,
– e-commerce manager,
– online career coach.
Inoltre, incontreranno molte richieste le professioni tradizionali consulenziali o di aiuto come: il legale, il consulente del lavoro, il medico, lo psicologo, il coach.
Tutte le professioni legate alla sicurezza sul lavoro, al monitoraggio, al controllo, ai servizi generali, infine, vivranno un momento molto positivo.
Insomma, in un contesto italiano ed europeo di caduta del pil superiore al 10% anno su anno, alcune aziende dovranno prima o poi alleggerirsi, compatibilmente con la legislazione vigente, ovviamente; ma al tempo stesso dovranno sicuramente arricchirsi di professionalità indispensabili in questa nuova fase lavorativa, dove comunque permane una grande dose di incertezza.
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