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4 regole per lavorare meglio e ritrovare il focus sulle attività importanti

(Shutterstock)

Cal Newport, professore di Computer Science alla Georgetown University, è anche uno degli autori più apprezzati nel mondo della crescita e dell’efficacia personale. Ha pubblicato diversi libri in cui ha affrontato il tema di come la tecnologia si ripercuote sulle nostre vite. Da mercoledì sarà nuovamente in libreria per Roi Edizioni con “Deep work, concentrati al massimo”.

Nel mondo iperconnesso di oggi abbiamo perso la capacità di focalizzarci su su compiti che comportano un profondo sforzo cognitivo.  Il volume insegna come ritrovare una concentrazione profonda, creativa, che ci aiuti a dedicarci veramente a quello che stiamo facendo.

Deep Work, il nuovo libro di Cal Newport
La copertina di Deep Work (Courtesy Roi Edizioni)

Cal Newport spiega con esempi ricavati da studi scientifici, che è necessario acquisire la capacità di concentrarsi su un unico compito alla volta e di farlo senza distrazioni. Solo in questo modo sarà possibile lavorare meglio e conseguire risultati di qualità in un tempo impossibile da ottenere se non si presta la necessaria e indispensabile concentrazione al compito selezionato. Seguendo sempre il suo affezionato filone del “minimalismo digitale” ribadisce quanto la comunicazione rapida e la presenza attiva sui social network siano nemici della concentrazione a lungo termine, nonostante queste strategie siano spesso ritenute più importanti del lavoro intenso e focalizzato.

Scopo principale del libro è quello di spingere il lettore ad una maggiore consapevolezza di come funziona l’attenzione, ridimensionando il potere di distrazione di tutti i segnali che ci disturbano 24 ore al giorno (notifiche, e-mail, messaggi, ecc.). “Deep Work raggiunge due obiettivi notevoli: il primo è di offrire agli ambiziosi delle pratiche concrete, senza scadere in cliché superficiali. Il secondo è che Newport riesce a sottrarsi al pensiero dominante delle grandi aziende, che spingono per una costante connessione, senza sembrare un burbero eremita” racconta la lusinghiera recensione del New York Times a proposito del libro.

Il libro svela 4 semplici regole che possono cambiare per sempre le nostre abitudini e la nostra vita.

REGOLA N.1 – Riducete il conflitto: per lavorare con la massima concentrazione è bene mediare tra “il rispondere immediatamente a una mail che riteniamo fondamentale e continuare a lavorare senza farci distrarre al fine di produrre i risultati migliori possibili”. Per sviluppare un’abitudine alla concentrazione, bisogna andare oltre le buone intenzioni e scegliere pratiche e rituali lavorativi pensati per ridurre al minimo la quantità di forza di volontà necessaria a entrare in uno stato di concentrazione ininterrotta e a mantenerlo. Per esempio stabilire dove si lavora, per quanto tempo, le modalità.

REGOLA N.2 – Accettate la noia: proprio come gli atleti devono prendersi cura del corpo anche quando non si allenano, così è per tutti più difficile concentrarsi intensamente se si passa il resto del tempo a fuggire al minimo accenno di noia. Se tutte le volte che ci annoiamo alleviamo la noia dando una rapida occhiata allo smartphone, allora il cervello probabilmente ha subìto un cambiamento ed è arrivato a un punto in cui non è più in grado di concentrarsi intensamente.

REGOLA N.3 – Siate minimalisti digitali: è necessario abbandonare i social media rifiutando lo stato di interconnessione costante, fonte continua di distrazioni. Non utilizzate internet come onnipresente mezzo di intrattenimento. E se vi serve utilizzare la rete per scopi produttivi durante le fasce di tempo dedicate al lavoro, adottate delle strategie per impedire la perdita di concentrazione (ad esempio programmando delle “finestre” limitate di tempo nelle quali potrete andare online e rispettandole).

REGOLA N.4 – Riducete il vostro orario di lavoro e vedrete che otterrete di più: bisogna ridurre al minimo le attività superficiali che si appropriano di molte ore della nostra giornata lavorativa pianificando ogni minuto e stabilendo la quantità di concentrazione necessaria a ogni attività. Così magari invece di 8 ore si lavorerà 5, ma intensamente.

 

 

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