foto andrea latino
Leader

Il marketing al servizio dell’innovazione: l’idea di un under 30 italiano

foto andrea latino

Articolo apparso sul numero di ottobre 2020 di Forbes. Abbonati

A otto anni, mentre i suoi coetanei si iscrivevano alla scuola calcio, lui smanettava con un computer, dedicandosi a software e hardware, sviluppando siti web e disegnandone la grafica. Quella per l’informatica è solo una delle passioni che hanno guidato il percorso di Andrea Latino. L’altra, quella per le politiche pubbliche, si è concretizzata in una laurea alla Cattolica: la sua tesi ha approfondito l’utilizzo dei droni negli studi strategici e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale nelle smart city. Successivamente ha avuto l’occasione di fare esperienze per l’Agenzia per l’Italia Digitale della presidenza del Consiglio e presso la Camera dei deputati, a cui si aggiunge anche un periodo di ricerca di effettuare un periodo di ricerca alla Bocconi Devo Lab, il laboratorio sulla trasformazione digitale. Per finire, non poteva mancare una passione per l’impresa. Latino ha fondato ben due attività imprenditoriali: Leviathan e Seraph. “Una parte importante del mio tempo è dedicata a Leviathan, la digital agency guidata dal mio socio Alex Valenti, nata tre anni fa e che giusto in queste settimane sta per presentare un cambio di pelle”, spiega. In tutto questo, si occupa di disegnare lo scenario strategico dell’offerta dei servizi e dei prodotti, orientando anche le scelte tecnologiche e di processo, nonché di seguire i clienti internazionali. “Inoltre, dal punto di vista ancora una volta della strategia e dei contenuti, curo lo sviluppo di Seraph, il nostro neonato ente di formazione, votato a fornire a tutti le competenze digitali (e non) necessarie per prosperare nella nostra epoca, guidato dall’altro mio socio Salvatore Maiorana”.

L’altra attività che svolge è la consulenza indipendente, offrendo un servizio di trasformazione digitale end-to-end e accompagnando i clienti nel ridisegnare le loro imprese oltre il marketing, insistendo anche su funzioni come hr, It, affari pubblici e strategia generale, con l’utilizzo di metodologie proprietarie innovative per portare miglioramenti concreti e sostenere così le piccole, medie e grandi imprese.

Uno dei risultati raggiunti di cui va più orgoglioso è quello di essere parte dei Global Shapers, il gruppo di eccellenze under 30 del World Economic Forum. Più di recente ha ideato Atomi & Bit, un business podcast italiano, che affronta i temi di trasformazione digitale, sostenibilità e innovazione attraverso conversazioni sfidanti con i top manager di alcune delle più grandi imprese italiane. Quando parla del momento in cui si trova il mondo del marketing, l’analisi di Latino appare molto chiara e completa: “Gli asset digitali proprietari della marca, come ad esempio il sito web, stanno perdendo definitivamente di centralità a fronte del ruolo dei social media: la sfida nell’attrarre i consumatori non risiede più nella conquista dello share of time, cioè il riferimento legato a quanto tempo l’utente passa con attivazioni disegnate dalla marca, ma della share of life, ovvero quanto la marca riesce a essere presente nella vita delle persone in momenti diversi della quotidianità”.

Un altro aspetto fondamentale è quello legato all’introduzione del Gdpr, che ha costretto molte aziende a cambiare il modo con cui veniva concepita la pubblica personalizzata che spesso diventava davvero invasiva per gli utenti. Negli ultimi anni, inoltre, si è capito che il ruolo dell’agenzia digitale sarebbe andato a modificarsi radicalmente: il futuro sarò costituito da ibridi, capaci di mettere assieme capacità creative, It, strategiche, di ricerca e formazione, diventando per certi versi molto più simili ai decisamente più strutturati mondi della consulenza e della system integration. “Parliamo di abilitatori di una trasformazione digitale a 360°, proprio quella che provo a spingere individualmente con la mia consulenza indipendente”, conclude Latino. “Penso che il prossimo futuro sarà di grande trasformazione. Per le agenzie, l’evoluzione verso un modello completo di MaaS, ovvero marketing as a service, che vada oltre il classico team di lavoro e che possa giustificare i canoni di collaborazioni richieste alle imprese”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .