Ci sono vetture che, nascendo per la pista, sono estreme nei contenuti e nelle soluzioni tecniche. Con il passare degli anni e il cambiamento del mercato, questi “spigoli” vengono tuttavia smussati. Al punto che, oggi, le vetture più estreme sono appetibili anche per un pubblico non propriamente esperto. La Lamborghini ha fatto della transizione dalla pista alla strada uno dei suoi pilastri fondamentali. La Huracan Sto, svelata oggi, è la dimostrazione del progresso compiuto dalla casa del Toro in termini tecnici e di evoluzione del prodotto. Si tratta di un modello realizzato sfruttando a fondo il know-how dell’azienda di Sant’Agata Bolognese nel mondo del motorsport.
Sto è infatti un acronimo che significa “Super trofeo omologata”. La vettura deriva dalla Huracan Super Trofeo Evo, sviluppata da Lamborghini Squadra Corse per il campionato monomarca, e dalla Huracan GT3 Evo, che è riuscita a vincere per tre volte la 24 ore di Daytona e per due volte la 12 ore di Sebring.
Basta guardarla per comprendere che la pista è il suo pane quotidiano. Le spigolose forme della carrozzeria sono evidenziate dalla livrea bicolore che abbina il celeste, utilizzato per la parte strutturale dell’auto, all’arancione, impiegato per la parte bassa e per alcuni dettagli. Entrambi contrastano con il nero lucido della fibra di carbonio.
In questo materiale sono realizzati alcuni dettagli. Come il “cofango”, ossia l’elemento unico che integra il cofano, i parafanghi e il paraurti. Ha la funzione di migliorare l’efficienza aerodinamica nella zona dei passaruota, oltre a garantire un risparmio di peso.
Le caratteristiche della Lamborghini Huracan Sto
Così come impone la tradizione Lamborghini, ogni elemento della carrozzeria non è fine a sé stesso, ma funzionale. Possiamo, per esempio, citare la vistosa pinna integrata sul tetto, in grado di indirizzare i flussi d’aria sull’ala posteriore e quindi garantire una migliore stabilità in curva. Tutto sulla Huracan Sto è funzionale a garantire la maggior deportanza possibile, addirittura superiore del 50% rispetto alla Huracan Performante.
A spingerla troviamo un V10 aspirato da 640 CV, con 565 Nm di coppia a 6.500 giri/min, che le consente di passare da 0 a 100 km/h in 3 secondi e da 0 a 200 in 9. La velocità massima è di 310 km/h. Tanta esuberanza può essere tenuta a bada dal selettore Anima, che può contare su tre nuove modalità di guida: Sto, Trofeo e Pioggia, che consentono di adattare le performance alle condizioni della strada e al “manico” del pilota.
Gli interni della Lamborghini Huracan Sto
Gli interni della Lamborghini Huracan Sto sono assolutamente all’altezza delle aspettative. Presentano il classico mix della casa del Toro, che coniuga opulenza, artigianalità e qualità. I preziosi dettagli della fibra di carbonio e la plancia in alcantara si fondono perfettamente con i sedili sportivi rivestiti in alcantara e Lamborghini CarbonSkin. Non mancano alcuni particolari che rappresentano un vero e proprio capolavoro di ingegneria. Per esempio il telaio tubolare in lega di titanio, posizionato dietro la testa dei passeggeri e preposto all’ancoraggio delle cinture a quattro punti.
Non può mancare il sistema multimediale, visibile su uno schermo che si estende in orizzontale, da cui sarà possibile controllare tutti i parametri vitali dell’auto. Esattamente ciò che accade con la telemetria delle monoposto di Formula 1. Essendo una vera Lamborghini, non può mancare la possibilità di personalizzarla completamente avvalendosi del programma Ad personam della casa. Un altro dettaglio che dimostra l’esclusività del progetto è la chiave di accensione, realizzata con l’ausilio della stampa 3D.
Arriverà nella primavera 2021 e per portarsela a casa sarà necessario staccare un assegno da 304.282 euro (tasse incluse).
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