Lifestyle

Prada, Armani, Moschino e gli altri big che hanno sfilato alla Milano Fashion Week

Una giornata di giganti del fashion come Emporio Armani, Max Mara e Prada. E belle sorprese, alcune anche molto spiritose, con Moschino, Genny, Blumarine, Anteprima. Nella seconda giornata di Milano Fashion Week si accende il clima dei defilè digitali e delle presentazioni anche quelle tutte on line come per il video film di Hogan che lancia la prima sneaker sostenibile, da pelli di riciclo, battezzata Hogan -3R.

Da Emporio Armani nel teatro di via Bergognone il set è tutto nero svegliato da pennellate fluo gentili eppure grintose. Nel video modelle e modelli camminano nel sentiero dell’eleganza tracciato in maniera giovanile e spigliata da Giorgio Armani che rilegge i canoni dell’Emporio ma li carica di luce, di velluti colorati come di rosso geranio, di atmosfere pop come per i gioielli e le frange. Accessori soprendenti per una donna ecclettica e scattante, che vive la vita in modo moderno tra micro e macro graffiti sui tailleur pantaloni morbidi inconfondibilmente Emporio.

Piccoli short e maxi-cappotti, giacche corte con coulisse rubate al mondo dello sport, accesi rosa e viola, tanto nero illuminato come un cielo stellato, scarpe basse, stivali a calza, piccole bag a mano. Anche lui in passerella con una silhouette liquida e a tutto comfort. Bella anche la collezione di Prada, concepita a quattro mani tra Miuccia Prada e Raf Simons, con un ideale comune: la raffinatezza del contemporaneo. Tutti vorremmo avere un cappotto di Prada, nero o giallino, la forma over, portato con nonchalance. Interessanti le pellicce ecologiche che quando sono stole da sera fanno venire in mente le dive del cinema e sorprendono per le fodere di paillettes. Su tutto il triangolo del logo Prada che fa occhiolino anche sui guanti di pelle col borsellino incorporato.

    Moschino
    Moschino
    Moschino
    Moschino
    Moschino
    Prada
    Prada
    Prada
    Armani
    Armani
    Armani

 

Max Mara sfila in video alla Triennale, con le finestrone inondate dalla luce naturale del sole. Ian Griffiths, il direttore creativo che è inglese, rende omaggio alla regina di Max Mara, la donna ideale pensata nel 1951 dal fondatore del marchio di Reggio Emilia, Achille Maramotti, e ancora interamente in mano alla famiglia. E forse ha pensato anche alla Regina Elisabetta quando ha messo in testa alle modelle il foulard di seta come se andassero in brughiera. Cappotti magici come sempre in cammello che sono il grande classico della maison, ma anche maxi pull dai colori vivi, come il giallo limone, o il verde edera di un mantello di velluto tutto trapuntato a rombi. Stupiscono le lunghezze spesso anche midi di gonne e abiti, molto eleganti, i calzini con le scarpe stringate da uomo. L’orsetto color castagna è un must di Max Mara ravvivato da piccole bag a tracolla o a cartella di pelle marrone o anche maculate. Per Anteprima con la stilista giapponese Izumi Ogino che ormai da anni ha scelto Milano e la sua fashion week è ora di rinnovare il rapporto vivo con la Natura a partire dai tessuti e dalle forme avvolgenti come tuniche-saio. Altra atmosfera con Moschino disegnato da Jeremy Scott e prodotto dal gruppo Aeffe presieduto da Massimo Ferretti: atmosfera da teatro burlesque per una moda esagerata e pimpante, con vedette una spogliarellista sensualissima come Dita Von Teese che si lascia andare e alza impudicamente lo strascico dell’abito di raso rosso tempestato di cuore di paillettes nere.

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