La sua storia? Tra il 1926 e il 1932, Ettore Bugatti in persona ordinò a Mido quattro serie esclusive di orologi a forma di radiatore a carica manuale, in oro e argento. La cassa riprende la distintiva forma del radiatore Bugatti, un’inedita fonte di ispirazione brevettata da Mido. Il grande e illuminato Ettore Bugatti amava regalare questi orologi  ai suoi parenti e ai piloti e meccanici più meritevoli. Nei  quasi 100 esemplari di quest’ordine speciale, tutti dotati di cassa in oro giallo e cinturino in cuoio, si trova anche l’orologio personale di Ettore Bugatti, l’unico ad avere cassa e bracciale in maglia in oro giallo che è stato protagonista della preziosa asta. Basti pensare che la base d’asta si aggirava fra gli 80mila e 120mila euro, ma l’interesse mondiale ha fatto lievitare il prezzo fino a 272.800 euro. Un vero gioiello di storia, tecnica, innovazione e significati racchiusi nella sua cassa in oro, che ospita un movimento a carica manuale, in soli 34 mm e 27,2 grammi.
Sulla scia del successo della serie Bugatti, nel 1925 e 1926 Mido estese l’idea di questa forma di cassa a molte altre case automobilistiche, fra cui Alfa Romeo, Buick, Chevrolet, Chrysler e Rolls-Royce. I quadranti di questi orologi da polso, da tavolo e con supporto, soprannominati orologi da automobilista, si ispirano ai diversi design dei radiatori di queste storiche vetture. Cosi, alla fine degli anni ’20, gli orologi da automobilista divengono protagonisti e proposti come modelli eleganti, dotati di movimenti resistenti e affidabili in tutte le circostanze e Mido ne diviene emblema, lasciando un segno nella storia dell’orologeria mediante l’incontro di design senza tempo, materiali di qualità e innovazione tecnologica con il mondo blasonato dei motori.