Dopo un lungo tira e molla durato alcuni mesi, dopo speranze e rinvii continui, ecco che sono arrivate finalmente le date dei prossimi saloni fiorentini di giugno-luglio, primo su tutti Pitti Uomo che sarà per forza di cose più che ridotto, tutto concentrato dentro la Fortezza da Basso, quasi privo di eventi e con poca mondanità, dopo circa un anno e mezzo di assenza dall’ambito fieristico in presenza.
Dopo le decisioni del Governo di aprire di nuovo alle fiere fisiche dal 15 giugno, dopo dieci giorni di consultazioni con espositori e buyer, ecco il calendario che inizierà il 28 giungo alla Stazione Leopolda con Pitti Filati (fino al 30 giungo), poi Pitti Uomo dal 30 giugno al 2 luglio in Fortezza da Basso e sempre in quelle date anche Pitti Bimbo. Per Fragranze si aspetterà settembre, dal 17 al 19. Per la moda uomo andranno in scena le collezioni della primavera-estate 2022 di un gruppo di espositori che gli organizzatori auspicano siano almeno un terzo dei 1200 espositori dell’ultima edizione di Pitti Uomo dal vivo con gli stand che si è svolta nel gennaio 2020. Ma viste le difficoltà di questi ultimi mesi di pandemia per l’andamento complessivo del settore bisognerà vedere veramente quanti brand aderiranno al salone internazionale per la moda maschile. Vedremo.
Le vecchie date di Pitti Uomo dovevano essere dal 15 al 17 giugno ma evidentemente non si riuscirà a varare la fiera in quei tempi e si slitterà al 30 giugno. La Camera Nazionale della Moda Italiana presieduta da Carlo Capasa invece con le sfilate di Milano Moda Uomo conferma le date ufficiali dal 18 al 22 giugno, e per la prima volta così aprirà prima di Pitti Immagine gli eventi e le manifestazioni della moda maschile. Un vero cambio di rotta dovuto a questa emergenza. “Siamo consapevoli delle responsabilità che, tornando per primi al formato fisico delle fiere, abbiamo nei confronti dell’intero settore moda e delle istituzioni (Governo, Agenzia Ice, Comune di Firenze, Regione Toscana, associazioni imprenditoriali) che hanno mostrato grande fiducia e considerazione verso il nostro lavoro”, racconta Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine, “ed è per questo che l’intera struttura dell’azienda sta lavorando senza sosta per organizzare i saloni con la massima partecipazione possibile di espositori, compratori e giornalisti”.
Marenzi pensando a questa prossima 100° edizione di Pitti Uomo parla anche di concretezza. “Le nuove date dei saloni”, dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, “sono il frutto anche di un approfondito confronto con le organizzazioni internazionali dei grandi appuntamenti di moda e in particolare con il sistema italiano, inclusi i saloni dei prodotti tessili, in modo da evitare sovrapposizioni e costruire un calendario con una logica di mercato. Confermiamo Pitti Uomo da quattro a tre giorni per far sì che gli espositori ottimizzino tempi e spese, offrendo loro soluzioni allestitive di qualità a costi ragionevoli. Valorizzeremo anche la Fortezza da Basso per il programma degli eventi, dove saranno protagonisti gli stessi espositori, oltre a una selezione di progetti speciali dedicati alla ricerca moda, alle nuove generazioni e al tema della sostenibilità”.
Forse si pensa di dedicare un padiglione della Fortezza a sfilate collettive o ad un palcoscenico gratuito per i singoli marchi che vorranno mostrare le loro collezioni.”Tutti gli operatori chiedono anzitutto garanzie sulla sicurezza e su questo punto possiamo assicurare che siamo già preparati”, spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “Ci stiamo coordinando con i soggetti pubblici (Comune, Regione, Ministeri) e privati (vettori, aeroporti, stazioni, alberghi, esercizi commerciali etc.) coinvolti nell’attività fieristica complessiva per monitorare e gestire ciascuna fase del processo, dal viaggio all’arrivo in città, dall’accesso nelle sedi espositive al percorso nei padiglioni e alla fruizione dei servizi. La razionalizzazione riguarda per esempio la scelta di tenere negli stessi giorni in Fortezza Uomo e Bimbo, che pensiamo possa trarre vantaggio dalla contemporaneità”. Naturalmente alla fiera fisica verrà affiancata anche quella online di Pitti Connect.
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