Jeff Bezos Amazon miliardari
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Amazon punta forte sullo streaming e compra la Metro-Goldwyn-Mayer per 8,4 miliardi

Era nell’aria da settimane, adesso è arrivata l’ufficialità: Amazon acquisirà per 8,45 miliardi di dollari (quasi 7 miliardi di euro) la Metro-Goldwyn-Mayer, la storica compagnia privata di cineproduzione statunitense, famosa per l’iconico ruggito del suo simbolo, il leone.

Fatti principali

  • Nella giornata di oggi, Amazon ha annunciato di aver raggiunto un accordo definitivo per l’acquisizione di Metro-Goldwyn-Mayer (Mgm) per la cifra di 8,45 miliardi di dollari.
  • “L’operazione completa il lavoro di Amazon Studios, che si è concentrato principalmente sulla produzione di programmi televisivi”, ha dichiarato in una nota ufficiale la società fondata da Jeff Bezos, l’uomo più ricco al mondo con un patrimonio di 186 miliardi di dollari, secondo Forbes
  • Amazon preserverà il patrimonio e l’immenso catalogo di film di Metro-Goldwyn-Mayer che conta oltre 4,000 film tra cui i franchise di James Bond, Lo Hobbit, Rocky/Creed, RoboCop, la pantera Rosa e tantissimi altri. A questi si aggiungono 17mila episodi da serie tv come “Stargate SG-1”, “Stargate Atlantis”, “Stargate Universe”, “Vikings”, “Fargo”, “The Handmaid’s Tale”, “Get Shorty”, “Condor”, “Fame”, “American Gladiators”, “Teen Wolf” e molte altre.
  • La buona riuscita dell’operazione è soggetta alle approvazioni normative e ad altre condizioni di chiusura abituali.

Le citazioni

“Amazon potenzierà Metro-Goldwyn-Mayer per continuare a offrire ciò che già sa fare meglio: una grande narrazione”, ha dichiarato il colosso americano che a breve sarà diretta dal nuovo ceo Andy Jassy

“MGM ha un vasto catalogo con oltre 4.000 film: 12 Angry Men, Basic Instinct, Creed,James Bond, Legally Blonde, Moonstruck, Poltergeist, Raging Bull, Robocop, Rocky, Silence of the Lambs, Stargate, Thelma & Louise, Tomb Raider, The Magnificent SevenThe Pink Panther, The Thomas Crown Affair e molte altre icone, oltre 17.000 programmi TV, inclusi Fargo, The Handmaid’s Tale e Vikings, che hanno vinto insieme più di 180 Academy Awards e 100 Emmy “, ha affermato Mike Hopkins, vicepresidente senior di Prime Video e Amazon Studios. “Il vero valore finanziario alla base di questo accordo è il tesoro dell’IP nel vasto catalogo che abbiamo intenzione di reimmaginare e sviluppare insieme al talentuoso team di MGM. È molto eccitante e offre così tante opportunità per uno storytelling di alta qualità”.

“L’opportunità di allineare la storia leggendaria di MGM con Amazon è una combinazione stimolante…Sono molto orgoglioso che il Leone di MGM, che ha evocato a lungo l’età dell’oro di Hollywood, continuerà la sua storia leggendaria e l’idea nata dalla creazione di United Artists vive nel modo originariamente previsto dai fondatori, spinti dal talento e dalla loro visione”, ha detto Kevin Ulrich, presidente del Consiglio di Amministrazione di MGM.

Curiosità

L’acquisizione di Metro-Goldwyn-Mayer rappresenta la seconda più grande acquisizione mai siglata nella storia di Amazon, dopo quella di Whole Foods Market del 2017 per 13,7 miliardi di dollari.

Contesto

La scesa di acquisire MGM dimostra quanto stia diventando importante per Amazon il business dello streaming video, sia dal punto di vista cinematografico e televisivo, dove deve competere con altri colossi come Netflix e Disney, sia nel mondo sportivo. Con l’investimento di 1,3 miliardi di dollari l’anno (per 10 anni) per i diritti televisivi per alcuni match della NFL, a cui hanno fatto seguito quelli nel Regno Unito, in Francia e in Italia per la trasmissione di alcune partite delle prossime tre edizioni della Champions League di calcio, tanto per citarne alcuni. Non è un caso, quindi, se nel suo rapporto annuale per il 2020, la società ha rivelato di aver speso 11 miliardi di dollari nella sua ‘industria media’ (rispetto ai 7,8 spesi nel 2019) per la produzione di programmi tv, film e musica.

A margine

L’acquisizione da parte di Amazon di MGM arriva dopo che lunedì 17 maggio il gigante statunitense delle telecomunicazioni, AT&T, ha annunciato la fusione tra la sua controllata, WarnerMedia, e il gruppo Discovery per 43 miliardi di dollari.

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