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“Nella solidarietà della mia infanzia, nell’aver perso i miei genitori troppo presto, nelle persone che mi hanno sostenuto e voluto bene nella responsabilità di essere il capitano sono diventato quello che sono”, è il commento di Baresi a ricordo della sua brillante carriera.
In Libero di Sognare Baresi ripercorre tutto: dalle basi poste da Liedholm per la rivoluzione realizzata dagli Immortali di Sacchi, alla concretezza degli Invincibili di Capello. Svela le emozioni che hanno accompagnato le grandi vittorie e i momenti di crisi, come la misteriosa malattia che lo costringe su una sedia a rotelle a pochi mesi dal trionfo a Spagna ’82.
Accompagna il lettore nel rivivere i giorni epocali dei Mondiali ’94, negli Stati Uniti, quando si riprese miracolosamente dopo un grave infortunio al ginocchio, per compiere una delle imprese sportive che hanno fatto la storia del calcio. Un viaggio di libertà e di passione, fino alla partita d’addio nell’ottobre del 1997 e il primo indimenticabile ritiro di una grande maglia del calcio italiano: la numero 6 del Milan, infatti, dopo il suo addio al calcio giocato non verrà mai più indossata da nessuno.
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