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16 isole all’asta: l’iniziativa delle Maldive. Ma dopo 50 anni dovranno essere restituite

Avete mai sognato di vivere su un’isola tutta vostra? O, di condividerla, magari, divenendo proprietari di un hotel? Dopo la pandemia, con il remote working che incalza, sembra essere diventata una tendenza. E il governo delle Maldive, dopo aver messo all’asta 16 isole e gruppi di isole, per lo più disabitate, ha intenzione di sviluppare la sua economia in questa direzione.

Si tratta di contratti di locazione di circa 50 anni e le isole non vengono assegnate in base al denaro che una persona è disposta a pagare, ma con un sistema di punti. Alcune delle condizioni richieste? Che si debba costruire un hotel o un resort, che si metta in prima linea la sostenibilità e anche l’uguaglianza (si ottengono più punti se i dipendenti sono locali e in particolare donne locali).

“Questa operazione va nella precisa direzione che le Isole Maldive hanno preso ormai da qualche anno di puntare sullo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale. Le Maldive hanno inteso ormai che il bene più prezioso per la tenuta di un’economia fortemente incentrata sul turismo è la salvaguardia dell’ambiente, e la sensibilità per questo tema si nota ormai in modo marcato in ogni resort dell’arcipelago”, spiega Roberto Narzisi, managing director dell’operatore di viaggi Kibo Tours. “Ciascuna delle isole delle Maldive ha delle proprie caratteristiche così come il resort che vi è insediato.  I viaggiatori fidelizzati delle Maldive scelgono le isole per la barriera corallina, per la possibilità di fare immersioni, magari anche rinunciando al comfort; altri, invece, scelgono la struttura prima dell’isola per le soluzioni specifiche che propone. Abbiamo diverse iniziative al momento. Un ventaglio di soluzioni che va dal 4 al 5 stelle lusso, con la possibilità di personalizzazioni e di valutare strutture differenti. Tra le strutture previste abbiamo Hondaafushi Atollo di Haa Dhaalu, Angaga island Resort e il Royals Island nell’atollo di Baa”.

Abbiamo parlato delle possibilità di investimento alle Maldive con Ali Shinan, vicedirettore generale del Ministero del Turismo e grande conoscitore di questo microcosmo di oltre 1.000 isole, culture e tradizioni, oltre che di una natura selvaggia e spettacolare.

    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort
    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort
    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort
    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort
    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort
    Kibotours - Maldive - Fun Island Resort

Ci sono stati uomini d’affari che hanno trascorso diversi mesi sulle vostre isole durante il periodo del lockdown. Quali sono oggi i motivi per un soggiorno alle Maldive?

Le Maldive, con più di 1.190 isole coralline nell’Oceano Indiano, sono spesso descritte come perle sparse che brillano nel mare. È un paradiso idilliaco per coloro che desiderano allontanarsi dalla vita frenetica e godersi un’atmosfera rilassante. Da quando il turismo è stato introdotto nell’anno 1972, le Maldive hanno adottato l’esclusivo concetto di “un’isola, un resort”, che si è evoluto nel tempo e ci ha aiutato a diventare una destinazione di lusso consolidata. Nel periodo post-pandemia, in particolare, le Maldive hanno dimostrato di avere un vantaggio competitivo, poiché essere isole separate e isolate significa che la trasmissione e la diffusione del virus sono molto meno probabili. Credo che i nostri attuali tassi di recupero post Covid-19 e i dati sugli arrivi siano una prova di questo.

Quali sono le ragioni per investire qui?

Le Maldive si stanno democratizzando con un governo stabile e orientato al progresso. Sono da sempre state sostenitrici della libera impresa, delle politiche a favore del mercato e sono fortemente radicate in una visione economica del governo che promuove un ambiente commerciale, liberale e trasparente. Con politiche di investimento liberali, incluso il diritto di incorporare attività con il 100% di proprietà straniera, e nessuna restrizione al rimpatrio dei profitti, le Maldive sono il luogo ideale per investimenti fiorenti. Inoltre, gli investitori possono beneficiare di numerosi incentivi. Tra questi, per investitori stranieri alle Maldive ci sono il diritto al 100% di proprietà straniera, il ritorno sull’investimento di 7-10 anni, la garanzia di investimento legalmente supportata, la disposizione per l’arbitrato all’estero delle controversie, gli accordi contrattuali a lungo termine e la locazione a lungo termine di terreni. Ma anche la libertà di impiegare personale dirigenziale, tecnico e non qualificato straniero, nessuna restrizione valutaria e concessioni per lo sviluppo di strutture turistiche.

Perché avete deciso di mettere alcune vostre isole all’asta?

Su questo tema è importante fare un chiarimento: il governo apre le isole per l’affitto a lungo termine tramite una procedura di gara aperta, che è un po’ diversa da un’asta. Le politiche del governo e il piano d’azione strategico mirano a creare 35mila posti letto entro il 2023. Per attuare questa politica, l’offerta di investimento delle isole per il turismo è stata suddivisa in tre fasi, una per ogni trimestre del 2021. Abbiamo già completato le prime due fasi della gara, che riteniamo avrebbe potuto avere una risposta migliore se non fosse stato per la situazione di pandemia globale. Le isole assegnate e affittate in queste fasi devono essere sviluppate come villaggi turistici, e un periodo di sviluppo o costruzione di 36 mesi sarà assegnato a questi nuovi contratti di locazione.

State pianificando altre iniziative simili in futuro?

Sì, abbiamo in corso i preparativi per la terza e ultima fase delle offerte per l’anno e puntiamo ad annunciare la nuova serie di isole per gli investimenti il 26 ottobre 2021, all’Investment Forum che si terrà a Dubai Expo 2020. Questa volta, la gara è rimasta aperta per un periodo di quattro mesi, poiché riteniamo sia fondamentale fornire agli investitori il tempo necessario per condurre la ricerca adeguata e completare il processo di documentazione, date anche le attuali difficoltà di viaggio.

Tra le condizioni per assegnare le isole c’è la sostenibilità. Quali sono i vostri programmi al riguardo?

Crediamo che mantenere la sostenibilità sia fondamentale per un paese come le Maldive, con un ecosistema fragile, molto vulnerabile e suscettibile ai cambiamenti climatici. Per questo, anche nel contesto degli investimenti, abbiamo fatto della sostenibilità una priorità fondamentale, assegnando voti ai progetti di sviluppo sostenibile e incorporandola nei nostri criteri di valutazione delle offerte. I punti vengono assegnati di conseguenza per gli sviluppi a basse emissioni di carbonio e le proposte di efficienza energetica presentate dagli investitori. Inoltre, abbiamo introdotto la marcatura negativa per scoraggiare le pratiche non idonee. E verrà effettuata una valutazione dell’mpatto ambientale iniziale per tutte le isole affittate prima di qualsiasi sviluppo fisico nell’isola.

Pensa che le Maldive potranno divenire sempre più una comunità anche per il remote working?

Con l’insorgere della pandemia, il concetto di lavoro a distanza sembra appropriato per le Maldive e ora può essere visto in tutto il settore pubblico e privato all’interno del paese. Penso che lavorare su strategie di decentralizzazione aiuterà molto a stabilire concetti di lavoro a distanza nel territorio.

Qual è il momento migliore per visitare le Maldive?

Siamo fortunati ad avere il sole tutto l’anno, abbiamo “The Sunny side of life”, come ci piace dire… Tuttavia abbiamo i monsoni da maggio a luglio. Tutte le nostre strutture turistiche e il Ministero del Turismo sono in fase di preparazione per celebrare il 50esimo anno o giubileo d’oro del Turismo alle Maldive nell’anno 2022. Il Ministero ha pianificato una serie di attività che coinvolgeranno strutture turistiche, associazioni e attori del turismo in tutto il Paese.

Si sente legato al suo Paese? Come si vive su un’isola?

Anche se ho completato i miei studi universitari e post-laurea all’estero, sono cresciuto alle Maldive. Per me un’isola remota e locale è sempre il mio posto preferito, lontana dal trambusto della città di Malé, la capitale densamente popolata, dove attualmente vivo con la mia famiglia. Vivere su un’isola è un’esperienza davvero unica e sorprendente, e consiglio di provarla a tutti almeno una volta. Offre la sensazione di vivere con una piccola famiglia, dove tutti si conoscono e si sostengono a vicenda, con forti legami all’interno della comunità. Per quanto riguarda gli investitori, abbiamo molte catene e marchi internazionali che attualmente operano alle Maldive.

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