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L’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi investirà 23 miliardi di euro nell’elettrico: in arrivo 35 nuovi modelli

Che la mobilità elettrica sia il futuro non è più un segreto. A darne la conferma, oltre agli studi pubblicati dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, è l’iniziativa di una delle più importanti alleanze nel mondo dell’automotive, formata da Renault, Nissan e Mitsubishi. A un anno e mezzo dall’inizio della loro cooperazione, hanno annunciato i nuovi progetti comuni: 23 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per sostenere la “strategia aggressiva nell’elettrificazione”. Inoltre saranno previsti 35 nuovi veicoli elettrici sul mercato entro il 2030. Sarebbe “la più larga offerta elettrica a livello globale”, secondo quanto rivelato dalla nota.

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Maggior condivisione per accedere alle nuove tecnologie

Entro il 2026 i tre gruppi automobilistici puntano a migliorare il tasso di utilizzo delle piattaforme condivise, arrivando a condividerne l’80% – attualmente condividono il 60% – per un totale di 90 modelli. “Oggi l’Alleanza sta accelerando per guidare la rivoluzione della mobilità” ha commentato il presidente Jean-Dominique Senard, parlando di “investimenti massicci che nessuna delle tre società potrebbe fare da sola”.

Le nuove strategie sono basate sul modello operativo lanciato nel 2020, con l’intento di rafforzare la cooperazione, e sono incentrate sullo schema “leader-follower”. Si tratta di una tecnologia sviluppata da un team leader con il supporto dei follower, consentendo così a ciascun membro dell’Alleanza di accedere a tutte le tecnologie chiave. Le tre società citano, come esempio, la piattaforma comune che sarà utilizzata per cinque modelli di tre marchi (Nissan Qashqai e X-Trail, Mitsubishi Outlander, Renault Austral e un prossimo Suv a sette posti), e il rilancio della presenza della Mitsubishi in Europa, grazie a due nuovi modelli, tra cui la nuova ASX basata sui “best seller Renault”.  

Il 90% dei nuovi veicoli in arrivo per il 2030 sarà basato su cinque piattaforme comuni: la Cmf-Aev, base della Dacia Spring; la Kei-Ev per veicoli elettrici ultracompatti; la Lcv-Ev per i commerciali leggeri; la Cmf-Ev, da cui nascono la Nissan Ariya e la Renault Megane E-Tech Electric e che sarà la base di oltre 15 modelli entro il 2030 (saranno prodotti fino a 1,5 milioni di auto). E, infine la Cmf-Bev, in arrivo nel 2024. Quest’ultima sarà il fondamento per la produzione di 250mila veicoli l’anno dei marchi Renault, Alpine e Nissan, tra cui la nuovaa Renault R5 e l’erede della Nissan Micra (la sua produzione è stata assegnata al polo industriale Renault ElectriCity nel nord della Francia).

Aumenta la collaborazione anche su batterie e connettività

Anche sul fronte batterie, le nuove strategie includono un rafforzamento della collaborazione. L’obiettivo è quello di dotarsi di una capacità di 220 GWh e di ridurre i costi degli accumulatori del 50% nel 2026 e del 65% entro il 2028. Alla Nissan è stato affidato il compito di sviluppare le tecnologie per lo stato solido (Assb) sulla base dei progressi fatti finora. Il fine è quello di produrre in serie batterie Assb entro la metà del 2028  in futuro raggiungere la parità di costo con i veicoli endotermici.

Per quanto riguarda la connettività, l’obiettivo è di arrivare ad avere 25 milioni di auto connesse all’Aliante Cloud entro il 2026 (dai 3 milioni attuali) e sempre entro la stessa data.

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Mobilità elettrica: dimensioni del mercato e previsioni future

Gli investimenti nella mobilità elettrica non sono più una novità. L’iniziativa dell’alleanza tra Renault, Nissan e Mitsubishi si colloca all’interno di un mercato destinato a crescere anno dopo anno. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, entro il 2030 un’auto su sette sarà un veicolo elettrico, per un totale di 5,5 milioni di auto a batteria circolanti. E l’andamento non cambia anche oltreconfine. Le vendite di vetture alla spina cresceranno notevolmente anche a livello globale, passando dalle 3,2 milioni del 2020 e 6,6 milioni del 2021 alle oltre 10 milioni del 2022, pari al 14% del mercato totale. Nel dato sono comprese le ibride plug-in, ma la maggior parte delle auto consegnate sarà full electric (in totale 7,8 milioni).

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