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Il progetto italiano per la cattura e il riutilizzo della CO2 sostenuto anche da Angelomario Moratti

Come trasformare la Co2 delle emissioni inquinanti in una opportunità green e vivere più felici? Come trasformare lo scarto in risorsa? La risposta è un rivoluzionario progetto italiano, nato dalla joint venture fra le aziende Co2 Resource e Prosume. Si chiama Fluidance ed è il primo portale online nato allo scopo di supportare un sistema di tracciamento per valorizzare la C02, catturarla e riutilizzarla. Il presupposto per un vero progetto di economia circolare e di contrasto al cambiamento climatico.  

In Italia, emesse in atmosfera 500 milioni di tonnellate di C02                    

L’idea nasce dalla constatazione che in Italia vengono emesse nell’atmosfera circa 500 milioni di tonnellate di Co2 all’anno tra industrie e privati. In parallelo, le industrie produttive e alimentare italiane impiegano poco meno di un milione di tonnellate di Co2 come gas tecnico o alimentare nei propri processi. Per esempio, per il confezionamento dei prodotti, produzione di bibite gasate, depurazione delle acque, sistemi antincendio.

I due valori sono molto diversi, ma la Co2 impiegata dalle aziende proviene ancora per la maggior parte dal sottosuolo. Estratta da pozzi in cui la natura aveva creato nei millenni dei serbatoi naturali. In Italia, come nel resto d’Europa, si stanno diffondendo soluzioni per catturarla dai processi di produzione di biogas e di biometano. In questi casi si parla di Co2 green o biogenica. Esistono poi sistemi di cattura della Co2 da processi chimici legati alla produzione di ammoniaca o a quella di idrogeno da metano. 

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Nuovi modi per sfruttare la C02

Ed ecco la proposta di Fluidance: “In CO2 Resource (società di carbon management specializzata nelle soluzioni di cattura e riutilizzo della CO2, ndr)”, spiega il fondatore dell’azienda, Andrea Ronchi. “Crediamo che, nello scenario di decarbonizzazione oltre il 90% al 2050, la Co2 avrà un ruolo poiché non elimineremo alla radice tutta quella emessa dall’uomo. Una parte non evitabile dovremo catturarla e impiegarla in qualche modo. Non crediamo che la chiave sia stoccarla nei giacimenti di metano semi-esauriti. Piuttosto si dovrà incentivare le aziende a impiegarne di più di quanto ne impieghino oggi perché ci sono ancora moltissimi utilizzi non ancora sfruttati”. 

Giacomo Beretta, co-fondatore di Fluidance

Da qui l’incontro con Prosume, azienda dell’ecosistema Seven di Angelomario Moratti, leader di applicazioni che vanno dalla blockchain al settore energetico. Fluidance da subito si posiziona come strumento che permette di incentivare progetti di cattura e riutilizzo della Co2 per veri e propri progetti di circular economy. Fino a oggi il mercato dei gas tecnici e alimentari non distingueva tra le diverse fonti di Co2, rendendo spesso economicamente più conveniente quella estratta dai pozzi.

Fluidance si pone invece l’obiettivo di creare trasparenza sul mercato creando i presupposti per premiare gli attori che decideranno di avvalersi della produzione da fonte sostenibile. In questo modo, diventa possibile facilitare la commercializzazione ed aumentare il valore della risorsa messa sul mercato, diversificare i prodotti commercializzati, certificare l’impiego di Co2 in linea con le politiche di acquisto green, per abbassare la carbon footprint dei prodotti e dell’organizzazione (esattamente come avviene per l’energia da fonte rinnovabile).

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Blockchain per certificare l’origine green della CO2

A gestire e rendere sicure le transazioni oltre che certificare l’origine green ci pensa ovviamente la tecnologia blockchain che le rende di conseguenza inalterabili. Ecco perché (e come) questo processo diventa concretamente funzionale alla lotta al cambiamento climatico: “Ci sono anche benefici indiretti – aggiunge Giacomo Beretta di Prosume, cofondatore di Fluidance – poiché valorizzare la CO2 green permette di fornire un ulteriore fonte di ricavo per i produttori di energia da biomasse e di biometano, fonti rinnovabili importantissime nel mix energetico, specialmente in un periodo storico in cui gli incentivi a queste fonti energetiche (tariffe omnicomprensive) stanno per terminare”. 

La tecnologia di Fluidance permette inoltre di tracciare i fluidi “green” oltre alla CO2 , ed entro la prima metà dell’anno verranno annunciati anche gli altri moduli per accompagnare le transazioni di idrogeno, biometano e biometanolo. 

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