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L’olio alimentare come carburante aereo: i voli 100% sostenibili di United Airlines e Airbus

Fino a qualche anno fa poteva sembrare fantascienza, eppure l’olio alimentare usato non è più un segreto per le principali compagnie aeree che – in un contesto in cui l’obiettivo delle zero emissioni è una priorità fondamentale – lo stanno sempre più utilizzando come carburante dei propri velivoli. Mettendo quindi al bando le tradizionali, inquinanti e costose miscele a base di petrolio, finito anche nel mirino degli aumenti dovuti alla guerra in Ucraina.

SAF: il carburante per l’aviazione sostenibile

Conosciuto con la sigla SAF (Sustainable aviation fuel), il carburante per l’aviazione sostenibile è costituito da una miscela di carburante per aerei convenzionale con agenti di miscelazione non convenzionali e più sostenibili. Che derivano da una serie diversa di fonti: olio da cucina, olio vegetale, rifiuti solidi urbani o di legno, gas di scarico, zuccheri e biomassa appositamente coltivata.

Caratteristiche che gli permettono di avere un impatto positivo dal punto di vista socio-economico, dato che evitano il cambiamento diretto e indiretto dell’uso del suolo, non producono concorrenza con le colture alimentari. E restituiscono diversi vantaggi: dalla riduzione di emissioni di anidride carbonica, fino ad arrivare al miglioramento della qualità dell’aria locale, e in alcuni casi anche dell’aumento di efficienza del carburante.

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L’esempio di United e Airbus

In questa direzione, l’1 dicembre del 2021 United ha scritto la storia. È stata, infatti, la prima compagnia a far volare un aereo commerciale, con a bordo più di 100 passeggeri, con un carburante per aviazione sostenibile al 100%.

Partito dall’aeroporto internazionale O’Hare di Chicago e atterrato all’aeroporto nazionale Reagan di Washington DC, lo United 737 MAX 8 ha dimostrato che non vi sono alcune differenze operative tra i due tipi di carburante, convenzionale e SAF, in quanto ha riempito con lo stesso volume i due motori. Dato che per legge, ancora, non si può sostenere un volo con una quantità di carburante SAF pari al 100%, ma al massimo del 50%.

Allo stesso modo, azionando un motore Rolls-Royce Trent 900 al 100% composto da SAF, due giorni fa Airbus ha fatto decollare il A380 MSN 1 dall’aeroporto di Blagnac, Tolosa. Fornite da Total Energies, le 27 tonnellate di SAF sono state prodotte “in Normandia, vicino a Le Havre (Francia). Erano composte da esteri idrotrattati e acidi grassi (HEFA), privo di aromatici e zolfo, e costituito principalmente da olio da cucina usato e altri grassi di scarto”, ha dichiarato la stessa Airbus. Che ha anche aggiunto che “questo è il terzo tipo di aeromobile Airbus a volare con il 100% SAF nel corso di 12 mesi: il primo è stato un Airbus A350 a marzo 2021, seguito da un aeromobile a corridoio singolo A319neo nell’ottobre 2021”.

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