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Cultura

L’impronta delle donne: sette testimonianze dedicate al successo femminile

Articolo tratto dal numero di luglio 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

“Io credo nel valore della gentilezza. La gentilezza costante ha il potere della goccia d’acqua che scava la pietra. E un dibattito fondato sulla gentilezza potrebbe portare a un riconoscimento della dignità reciproca. Quello di cui abbiamo bisogno per arrivare a una parità vera, e non solo tra uomo e donna”.

A scriverlo Marianna Carlini, fondatrice della società di pubbliche relazioni e ufficio stampa Master Communication, nell’introduzione al libro L’impronta delle donne. L’opera, scritta dal giornalista Adriano Moraglio per Rubbettino Editore, rappresenta una nuova modalità di narrare l’impresa, la stessa che Carlini, da vent’anni nel settore e al terzo anno di attività con la sua società, punta a realizzare: trasformare le azioni concrete delle aziende in comunicazioni efficaci e relazioni solide, per imprimere un cambiamento sociale positivo.

È stata proprio Carlini a proporre a Moraglio di scrivere un libro sul tema. “In un universo come quello della comunicazione aziendale, che si fonda prevalentemente su uomini al timone delle aziende, l’idea è nata osservando alcuni casi reali di donne che, dietro il sipario, hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo delle loro aziende, pur rimanendo un po’ nascoste, senza il quale oggi quelle aziende sarebbero profondamente diverse.”

La realizzazione di sette donne

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Fausta Colosimo, ambasciatrice di caffè Trucillo, e il giornalista Adriano Moraglio.

Lo scrittore ha iniziato a raccogliere le testimonianze di sette donne, con sogni, passioni e aspirazioni, che un certo punto della loro vita hanno deciso di entrare in azienda, portando le cosiddette soft skill, prima che competenze specifiche, donando se stesse, senza pretendere visibilità in cambio. Figure nascoste, non esposte in prima linea, che hanno saputo adattarsi alle situazioni impreviste della vita e, grazie a questa capacità, hanno trovato la realizzazione anche in azienda.

Storie riguardanti contesti e culture diverse, raccontate per restituire giusta visibilità all’apporto femminile. Si va da Edolinda Di Fonzo, donna dall’energia inesauribile che accetta la proposta di suo marito di entrare in Aurora Pen per combinare il gusto della moda con la tradizione delle penne stilografiche, a Lisa Insole, che rinuncia al lavoro di hostess per iniziare a vendere i materassi Dormiflex, fino a Carla Bosio, da insegnate di lettere a donna in prima linea nell’azienda alimentare Galfrè di proprietà del suocero.

E ancora Monica Fantoni, da cameriera a founder di Löwengrube, rete di locali presente in Italia e in Albania, Annalisa Mancino, capace di attingere dai suoi titolari i segreti del mestiere prima di diventare contabile nell’azienda di robotica Manganorobot, e Maria Stefania Peduzzi, che abbandona il sogno di diventare archeologa per lavorare nel pastificio di famiglia Rustichella d’Abruzzo.

L’elenco di donne si conclude con la storia di Fausta Colosimo, promossa ad ambasciatrice di caffè Trucillo, dopo un passato nella musica. “Quando ho pensato a questo libro, non immaginavo il racconto di manager o imprenditrici combattive o irruenti. Non pensavo a donne che avessero dimostrato la loro capacità ricorrendo a comportamenti maschili. Stereotipi di cui in questi anni ci siamo nutriti”, continua Carlini.

L’importanza della fiducia da parte degli uomini

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La presentazione del libro ad Ivrea

L’opera è dedicata a tutte le altre donne che non hanno trovato spazio nel libro, vuole spingerci a cercarle e riconoscerle. A raccontarle è un uomo. “Le sette storie che ho scritto, mettendomi dalla parte del vissuto e del sentimento di queste donne, servono a rendere le donne stesse più consapevoli del loro ruolo fondamentale nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria”, dichiara l’autore.

Moraglio si rivolge anche agli uomini, l’altra faccia della medaglia. Mariti, compagni, suoceri che hanno avuto il merito di invitare le protagoniste del libro ad affiancarli nella gestione dell’azienda, lasciando spazio alla ricchezza della loro diversità.

Il sesso maschile viene spronato a dare fiducia alla donna affinché possa esprimere tutte le sue capacità. “Le sette donne divenute imprenditrici e presentate nel libro mostrano agli imprenditori uomini quanto possa diventare fondamentale il contributo di sensibilità e di operatività femminile nelle imprese”, continua Moraglio. “Il libro vuole spronare gli uomini a mandare in mare aperto le donne nelle proprie attività industriali e commerciali, conoscendo il bene di concretezza e di umanità che sanno offrire nel loro lavoro”.

La strada verso la parità di genere

Oggi, sono stati fatti notevoli progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne. Opere come quella di Moraglio sono una bella testimonianza di donne che ce l’hanno fatta, ma la
strada è ancora lunga. “È in corso un grande dibattito quotidiano sul ruolo delle donne nei vari settori della società”, Dice Carlini, “Gender gap, quote rosa, inclusione, parità sono solo alcune delle spigolature che costellano questo dibattito”.

“Che troppo spesso, però, resta monologo senza diventare dialogo, prende le pieghe della battaglia, ingaggia gare da cui sembra dover emergere la superiorità di uno dei due. Anche quando si parla di
donne nelle aziende”. Il libro è stato presentato all’ultima edizione del Salone di Torino, a Venezia Città delle Donne, alla Confindustria di Ivrea. Il tour di presentazione continuerà per promuovere
una partecipazione femminile che sia risultato di un confronto aperto e onesto, in cui la diversità sia capace di trascendere la questione di genere per diventare un valore universale.

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