Angelini
Responsibility

Meno plastica e imballaggi green: Angelini Industries presenta il bilancio di sostenibilità 2021

Angelini Pharma ha ridotto di 1.000 tonnellate le emissioni di co2, Fameccanica sta realizzando un polo dedicato al packaging sostenibile, Fater ha lanciato sul mercato Ace Green con packaging senza plastica vergine, Angelini Beauty ha realizzato un restyling delle confezioni dei profumi Mandarina Duck, tagliando dell’83% le emissioni di co2, Angelini Wines & Estates ha realizzato la prima vendemmia interamente biologica. Sono questi alcune dei punti più qualificanti del bilancio di sostenibilità 2021 che fanno di Angelini Industries (gruppo multi-business italiano presente in 21 Paesi, con un fatturato di 1,725 miliardi di euro e 5.800 dipendenti di cui oltre 4.000 in Italia) una delle realtà industriali a più basso impatto nel settore farmaceutico italiano, più in linea con i percorsi tracciati dai punti Esg scritti in sede europea sullo sviluppo sostenibile. Il gruppo opera nei settori salute, largo consumo, tecnologia industriale, profumeria e dermocosmesi e vitivinicolo.

La riduzione dell’impiego di plastica e delle emissioni, il riciclo e recupero del 64% dei rifiuti prodotti, 200.000 giga Joule di energia elettrica autoprodotta e 200.000 ore di formazione per i dipendenti  sono altri aspetti rilevanti che emergono dall’analisi dal report 2021 che coinvolge per la prima volta anche le filiali estere del Gruppo.

Gli impegni di Angelini Industries in ambiente, società e governance

“Riteniamo che le aziende, anche in vista dei futuri traguardi tracciati dalla normativa europea sui criteri Esg, debbano dare la giusta importanza a tutti gli aspetti della sostenibilità (ambiente, società e governance) per poter puntare a uno sviluppo armonico, che includa i bisogni delle persone”, osservano Sergio Marullo di Condojanni e Thea Paola Angelini, rispettivamente ceo e vicepresidente esecutiva di Angelini Industries. “E abbiamo quindi voluto descrivere in modo dettagliato il nostro impegno su questi tre fronti, certi che la crescita del nostro gruppo industriale passi e passerà sempre di più dalla generazione di valore per tutti gli stakeholder”.

Sergio Marullo di Condojanni, ceo di Angelini Industries

Sul piano sociale, attraverso la Fondazione Angelini, interamente finanziata dagli utili del Gruppo, è stato possibile nel 2021 sostenere 15 progetti. Tra questi il Casale Angelini di Ancona, la prima care house italiana, in cui sono accolti gratuitamente i pazienti oncologici in cura presso Ospedali riuniti di Ancona. Fondazione Angelini, inoltre, ha contribuito alla creazione del più grande centro di cure palliative pediatriche in Italia, realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, e ha sostenuto il Day hospital post-covid della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che si prende cura dei pazienti nella fase successiva alla guarigione dal virus. In tema di governance, invece, il report descrive il modello organizzativo di Angelini Industries, tra i più innovativi nel mondo delle aziende familiari, che coniuga la visione di lungo termine, tipica dei family business, con le migliori pratiche di mercato delle public companies. 

Thea Paola Angelini, vicepresidente esecutiva di Angelini Industries

Nuovi imballaggi, confezioni e processi produttivi più sostenibili

Ma vediamo nei vari comparti le azioni messe in atto. In campo ambientale gli obiettivi si concentrano nello sviluppo di nuovi imballaggi, confezioni e processi produttivi più sostenibili: Angelini Pharma è impegnata in un processo di sostituzione della plastica Pvc con quella Pet, che garantisce un migliore e maggiore riciclaggio del materiale e ha ridotto di 1.000 tonnellate le emissioni di co2 grazie a un processo di efficientamento energetico dei suoi siti produttivi; Fameccanicache progetta e sviluppa tecnologie, robotica e servizi per la produzione industriale, sta lavorando alla realizzazione di packaging ecosostenibili. La società, inoltre, che da giugno è al 100% di proprietà di Angelini Industries, è stata inserita tra le 100 aziende italiane che più si sono distinte sul fronte dello sviluppo sostenibile nell’ambito del Sustainability Award promosso da Kon Group e Credit Suisse, in base al rating Esg di Altis Università Cattolica e Reprisk. E ancora: Fater, joint venture di Angelini Industries e Procter & Gamble, ha lanciato Ace Green, la prima linea di prodotti Ace per la cura della casa con confezioni in cartone e plastica riciclata.

L’obiettivo è ridurre del 50% l’utilizzo di plastica vergine nei packaging di tutti i prodotti entro il 2025. Angelini Beauty, società attiva nel settore profumeria e dermocosmesi, è stata la prima azienda italiana ad applicare il metodo Lca (Life cycle assessment) ad un profumo, al fine di valutarne l’impatto ambientale. È stato così possibile ridurre il peso del flacone in vetro e l’impiego di plastica e carta nella produzione della confezione dei profumi Mandarina Duck, tagliando dell’83% le emissioni. Angelini Wines & Estates, invece, si è impegnata nel dotare le sue sei cantine di un sistema di risparmio dell’acqua nella gestione agronomica. Nella sola Tenuta Trerose, dove nel 2021 è stata realizzata la prima vendemmia interamente biologica, sono stati raccolti oltre 50.000 metri cubi di acqua meteorica per l’irrigazione dei vigneti.

Ridurre l’impatto ambientale e trovare soluzioni in ottica di economia circolare

Angelini Industries è un gruppo industriale multinazionale fondato ad Ancona nel 1919 da Francesco Angelini. Una strategia di investimenti mirata alla crescita, l’impegno costante in ricerca e sviluppo, la profonda conoscenza dei mercati e dei settori di business, rendono Angelini Industries una delle realtà italiane di eccellenza nei comparti in cui opera. Il gruppo è impegnato a ridurre il proprio impatto ambientale e a trovare soluzioni sempre più all’avanguardia in ottica di economia circolare, adotta gli standard più avanzati in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e i processi più rigorosi per assicurare la massima qualità verificando l’intera filiera: dalla certificazione dei fornitori, al controllo delle materie prime, passando per il processo di produzione, il prodotto finito e il packaging, fino alle verifiche a campione nel punto di vendita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .