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Sposarsi in un Paese diverso? Ormai è un trend e l’Italia è la meta preferita dagli stranieri

Articolo tratto dal numero di gennaio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Roberta Torresan Wedding Planner – Insights | Paid Program

L’Italia è da tempo una delle destinazioni preferite dalle coppie che, da tutto il mondo, la scelgono come meta per festeggiare il loro matrimonio. Negli ultimi anni, poi, le cose sono ulteriormente cambiate in positivo: non solo è aumentata la quota di chi sceglie l’Italia come destination wedding ma, statistiche alla mano, il nostro Paese è anche la meta numero uno di questa categoria.

Le cifre sono altrettanto sorprendenti considerato che il 2022 si chiuderà con un numero totale di matrimoni talmente alto da costringerci a tornare al 1984 per trovare un dato simile. Ci troviamo quindi in una situazione estremamente positiva per il settore dei matrimoni in Italia: più matrimoni e sposi stranieri alla ricerca di un matrimonio dove si respirino arte, storia e cultura italiane, in uno dei tanti panorami che solo il nostro Paese sa regalare, magari assaporando il cibo delle nostre tradizioni culinarie.

Crisi e inflazione? Sì, ma il pubblico composto da sposi americani, britannici o mediorientali ha una capacità di spesa più flessibile, e questo comporta un effetto a cascata su molte altre attività. Ogni destination wedding, oltre a essere caratterizzato da almeno due o tre eventi su altrettanti giorni, diventa una vera vacanza per un numero considerevole di persone, che prolungheranno la loro permanenza in Italia, generando un giro di affari a beneficio di diversi operatori, anche quelli lontani dal settore. Non è una sorpresa quindi che il destination wedding possa essere considerato un settore strategico per l’Italia, dato che rappresenta una vetrina eccezionale verso un pubblico estremamente variegato.

A tal proposito, Roberta Torresan è riconosciuta da anni come una delle principali ambasciatrici del destination wedding in Italia. Lavora da nord a sud nelle location più ricercate come Portofino, Amalfi, Sorrento e Taormina, ma anche in Toscana, Puglia e Roma, da dove ha iniziato più di 12 anni fa. Nel 2019 è stata premiata come Best wedding planner in Europa dal magazine Destination Weddings and Honeymoons, mentre nel 2021 è stata nominata Best wedding planner agli Elle International Bridal Awards.

“Gli sposi che mi contattano sono attratti dalle unicità e dalle eccellenze del nostro Paese: arte, cultura, cibo, storia, panorami unici, clima. La verità è che le loro aspettative sui servizi sono molto alte e qui si gioca la partita più importante per gli operatori italiani, chiamati a migliorarsi per soddisfare gli standard internazionali”, dice l’esperta. “Il vantaggio di lavorare con questi sposi è caratterizzato dalla loro maggiore consapevolezza dell’importanza del nostro ruolo, e dalla perfetta conoscenza della professione di wedding planner: decidono di affidarsi a una vera consulente alla quale delegano proprio quelle funzioni che qui in Italia rimangono ancora sottovalutate. Attenzione però, perché per questo stesso motivo la loro selezione è molto attenta e accurata, e i loro criteri di valutazione sono molto più esigenti e sfidanti”.

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