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Aspetti principali
- I licenziamenti sono arrivati dopo una settimana in cui per i dipendenti è stato difficile comunicare tra loro. Come hanno dichiarato al Nyt cinque dipendenti, il servizio di messaggistica interna dell’azienda, Slack, è stato messo offline, impedendo ai dipendenti di chattare tra loro o di consultare i dati aziendali.
- In seguito, sabato sera, alcuni dipendenti hanno scoperto di essere stati disconnessi dai loro account di posta elettronica aziendale e dai loro computer portatili: il primo indizio dell’inizio dei licenziamenti.
- I tagli hanno riguardato diversi ruoli: product manager, data scientist e ingegneri che lavoravano all’apprendimento automatico. Inoltre, anche il team che si occupa della manutenzione dei servizi attraverso i quali Twitter guadagna, è stato ridotto da 30 a 8 dipendenti.
Licenziati anche i fonder di due app
Tra le persone colpite dai licenziamenti ci sono anche i fondatori di piccole aziende tecnologiche acquisite da Twitter nel corso degli anni. Tra questi c’è Esther Crawford, che ha fondato un’app utile alla condivisione dello schermo e di video chat chiamata Squad e Haraldur Thorleifsson, il creatore dello studio di design Ueno, che Twitter ha acquistato nel 2021.
Una riduzione drastica
La tornata di licenziamenti di sabato è stata una delle più consistenti da quando, a fine novembre, Musk ha comunicato ai dipendenti, in una riunione interna, che non c’erano più in programma riduzioni del personale. Dopo i maxi-tagli che hanno riguardato circa 3.700 dipendenti, ovvero circa la metà della forza lavoro dell’azienda, il miliardario attraverso altri licenziamenti e dimissioni ha visto l’organico di Twitter ridursi fino ad arrivare a circa 2.000 dipendenti.
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