ChatGPT intelligenza artificiale
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Più affidabile e creativo: cosa è in grado di fare ora l’evoluzione di ChatGpt

di Eugenio Zuccarelli

GPT-4, il successore di ChatGPT, è finalmente qui. Pochi mesi dopo che OpenAI ha rivoluzionato il mondo con il lancio di un algoritmo capace di conversare alla pari di un essere umano, l’azienda ha portato un ulteriore miglioramento alla sua intelligenza artificiale, rendendolo uno strumento definito strabiliante anche dagli esperti e che negli Stati Uniti sta già rivoluzionando il mondo del lavoro.

L’azienda, co-fondata da Elon Musk e guidata da Sam Altman, ha infatti sviluppato una tecnologia che si basa sul deep learning, una branca dell’intelligenza artificiale che utilizza modelli matematici, che ricordano le reti neurali del cervello umano, per imparare da grandi quantità di dati e fornire poi “insight”, cioè informazioni riassuntive, ai suoi utenti.

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La rivoluzione di GPT-3.5

La tecnologia, che viene utilizzata da strumenti come Siri di Apple, i veicoli dalla guida autonoma, e molti altri, ha mostrato enormi capacità in ambiti che spaziano dalle immagini ai video e anche al testo. È infatti quest’ultimo che ha portato l’azienda OpenAI sotto i riflettori.

Il loro chatbot, ChatGPT, basato su un’intelligenza artificiale chiamata GPT-3.5, ha mostrato capacità mai viste prima, nemmeno dagli esperti, rivoluzionando non solamente la vita degli sviluppatori, ma dimostrando anche al pubblico più ampio le potenzialità dell’IA.

Queste potenzialità non sono rimaste in ambito teorico ma si sono attuate soprattutto con l’introduzione della nuova versione, la quarta, di GPT.

GPT-4: dalle conversazioni con gli utenti alle descrizioni di immagini

Il nuovo modello, infatti, è un modello cosiddetto multi-modale, nel senso che è capace di prendere come input non solamente testo, come i suoi predecessori, ma anche immagini per poi fornire risposte testuali.

Questo lo rende non solo capace di conversare con gli utenti, ma anche di descrivere immagini che spaziano da immagini del cosmo, andando nei dettagli su stelle e costellazioni, fino a essere capace di spiegare l’umorismo di una vignetta o di un “meme”.

GPT-4, che ha imparato da ancora più informazioni (non è stato spiegato esattamente quante) dei suoi predecessori, basa le sue abilità dall’aver esplorato un corpus di testo e immagini estremamente ampio, principalmente siti internet come Wikipedia e altri, capaci di fornire al sistema un’idea di insieme.

Capacità superiori a quelle umane?

Questo fornisce al modello abilità alla pari, se non a volte superiori, di quelle umane. GPT-4 ha già dimostrato di riuscire a passare vari esami e test professionali, come per esempio l’esame per diventare avvocati in Usa, posizionandosi nel top 10% dei candidati, mentre il suo predecessore, GPT-3.5 si era posizionato nel peggiore 10%, dimostrando un solido miglioramento.

Le differenze tra i due sistemi possono passare inosservate quando usati per semplici conversazioni, ma le capacità di GPT-4 brillano quando la complessità del compito si fa sentire.

Inoltre, gli utenti possono fornire dei parametri al modello per creare delle linee guide che il chatbot deve mantenere, per esempio quando utilizzato come tutor, GPT-4 non ha la capacità di fornire le soluzioni all’utente, nemmeno se questo viene esplicitamente chiesto, aprendo le porte per qualcosa che potrebbe definirsi una personalità.

Opportunità di miglioramento per l’algoritmo

Nonostante le sue capacità, l’algoritmo ha anche limitazioni e opportunità di miglioramento. A volte, infatti, presenta ancora allucinazioni come viene detto nel gergo dell’intelligenza artificiale, fornendo risposte non corrette e indirizzando gli utenti a volte a siti internet che non esistono.

È quindi estremamente importante capirne le limitazioni per situazioni ad alto rischio, e come l’IA va sempre accompagnata dall’intervento e supervisione umana in queste situazioni.

Il team di OpenAI ha lavorato a lungo con esperti di sicurezza informatica e di chimica, per esempio, per fornire delle barriere al sistema che gli impediscano di comunicare all’utente come sintetizzare composti chimici pericolosi o avere un impatto negativo su sistemi informatici.

Da Morgan Stanley a Duolingo

Nonostante alcune limitazioni, varie aziende stanno già utilizzando questa tecnologia, soprattutto negli Usa per rivoluzionare i propri servizi.

Il gigante finanziario Morgan Stanley, ad esempio, sta permettendo a GPT-4 di analizzare i documenti e le immagini interne all’azienda per poi digerirle e fornire ai consulenti finanziari informazioni in modo scorrevole e colloquiale per fornire maggiori informazioni e supporto ai loro clienti.

Khan Academy, invece, come Duolingo, due aziende che si occupano di istruzione, stanno costruendo un tutor basato sulla tecnologia di OpenAI per poter fornire risposte in modo naturale ai propri utenti senza dover impiegare personale umano.

Anche il team di OpenAI stessa ha dichiarato che sta usando GPT-4 in ambiti come quello delle vendite, customer service e altro, internamente all’azienda, per facilitarne i processi.

La partnership tra OpenAI e Microsoft

Nonostante ci siano ancora miglioramenti da fare, GPT-4 sta già rivoluzionando le industrie in modo orizzontale, fornendo spunti di innovazione in qualunque branca dell’azienda.

La recente partnership tra OpenAI e Microsoft, inoltre, posiziona l’azienda in modo strategico, dato che Microsoft, fornitore di cloud computing tramite la sua piattaforma Azure, potrà aiutare OpenAI a tagliare i costi relativi all’allenamento dei modelli, che per motivi di scalabilità, è proprio fatto sul cloud.

Questo rende l’azienda capace di muoversi ancora più velocemente andando avanti. Per richiedere accesso a GPT-4 si possono inserire i propri dati nella waitlist.

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