Michael Bloomberg
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I miliardari più ricchi nel settore dei media: ci sono Bloomberg, Oprah e il fondatore di TikTok

È il settimo uomo più ricco al mondo e lo ricordiamo per essere stato sindaco di New York dal 2002 al 2013 e per essersi candidato alle primarie dei Democratici in vista delle elezioni presidenziali del 2020. Michael Bloomberg, proprietario della media company Bloomberg Lp, è il miliardario più ricco nel settore dei media. Il suo patrimonio – 94,5 miliardi di dollari – è superiore di circa 20 miliardi di dollari a quello di Mark Zuckerberg, il miliardario americano fondatore e proprietario di Meta Platforms, la società a capo del social network Facebook.

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Cosa fanno i miliardari in classifica

Oltre a Bloomberg e Zuckerberg, sul podio ci sono il canadese David Thompson & famiglia, proprietari dell’impero dei media Thomson Reuters Corporation, con un patrimonio di 56,4 miliardi di dollari. Dietro di loro c’è Zhang Yiming, founder e proprietario di ByteDance, la società a capo di TikTok. A seguire ci sono Rubert Murdoch & famiglia (17,3 miliardi di dollari), proprietari del colosso News Corp, società che controlla anche Fox News, The Times di Londra e il Wall Street Journal.

Forbes poi classifica Silvio Berlusconi & famiglia nella categoria “Diversified” a causa degli investimenti dell’imprenditore anche in altri settori. Berlusconi, attualmente al 340esimo posto nella classifica generale ha un patrimonio di 6,8 miliardi di dollari. Fuori dalla top ten, tra i miliardari noti per il contributo dato al cinema ci sono George Lucas, divenuto miliardario dopo la vendita dei diritti di Star Wars alla Disney per 4,1 miliardi di dollari, e Steven Spielberg, che ha un patrimonio di 4 miliardi di dollari. Tra le star di tv e musica incluse nella classifica ci sono anche Oprah Winfrey (2,5 miliardi di dollari), che oltre ai proventi del suo show televisivo ha ottenuto guadagni anche dai film in cui ha reinvestito, The Color Purple e Beloved and Selma, e Jay-Z, che ha un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari composto principalmente dalla società di intrattenimento Roc Nation e da una collezione d’arte che comprende opere di Jean-Michel Basquiat.

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I primi dieci miliardari dei media

I miliardari dei media sono in tutto 109. Il totale dei loro patrimoni è di 576,6 miliardi di dollari. Di seguito la classifica dei primi dieci. Tutte le cifre sono aggiornate alle 15 del 22 marzo.

1 | Michael Bloomberg (Stati Uniti) – 94,5 miliardi

Michael Bloomberg, 81 anni, ha co-fondato la società di informazione finanziaria e media Bloomberg LP nel 1981. Ha finanziato l’azienda e oggi ne possiede l’88%, con un fatturato stimato di oltre 12 miliardi di dollari. Bloomberg ha iniziato a lavorare a Wall Street nel 1966, con un posto di lavoro presso la banca d’investimento Salomon Brothers. È stato licenziato 15 anni dopo.

Importante filantropo, ha donato più di 12,7 miliardi di dollari per il controllo sul possesso di armi, il cambiamento climatico e altre cause. Ha annunciato la candidatura alla presidenza nel novembre 2019 e ha speso centinaia di milioni per sconfiggere Donald Trump nel 2020. Sindaco di New York per 12 anni, Bloomberg è uno dei soli quattro individui ad aver ricoperto un incarico così lungo.

2 | Mark Zuckerberg (Stati Uniti) – 72,3 miliardi

Zuckerberg, classe 1984, ha fondato Facebook ad Harvard nel 2004, all’età di 19 anni, per consentire agli studenti di associare i nomi alle foto dei compagni di classe. Nel maggio 2012 ha quotato Facebook in borsa; oggi possiede circa il 13% delle azioni della società. Nel novembre 2021 Facebook ha cambiato nome in Meta per spostare l’attenzione dell’azienda sul metaverso. Inoltre, nel dicembre 2015, Zuckerberg e sua moglie, Priscilla Chan, si sono impegnati a cedere il 99% delle loro quote di Facebook nel corso della loro vita.

3 | David Thomson & Famiglia (Canada) – 56,4 miliardi

David Thomson, 65 anni, e la sua famiglia controllano un impero dei media e dell’editoria fondato dal nonno Roy Thomson.
La più grande partecipazione della famiglia sono le oltre 320 milioni di azioni di Thomson Reuters, di cui Thomson è presidente. Nel 2018, Thomson Reuters ha annunciato la vendita di una quota di controllo di Refinitiv, un fornitore di dati finanziari, a Blackstone per 17 miliardi di dollari. La famiglia detiene anche una partecipazione nel gigante delle telecomunicazioni Bell Canada ed è proprietaria del quotidiano Globe and Mail di Toronto.

4 | Zhang Yiming (Cina) – 45 miliardi

Zhang Yiming, classe 1983, è il fondatore del gigante tecnologico cinese ByteDance, noto soprattutto per la popolarissima app TikTok, che conta oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo. Zhang ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato di Bytedance nel maggio 2021 e da presidente nel novembre 2021. ByteDance, che ad agosto ha acquistato una delle più grandi catene ospedaliere private cinesi, ha interessi in tutti i settori, dall’informazione, all’istruzione fino ai videogiochi.

Zhang ha avviato ByteDance nel 2012 in un appartamento di quattro stanze a Pechino e mesi dopo ha lanciato l’app di aggregazione di notizie Toutiao. È stato membro della lista Forbes China 30 Under 30 del 2013.

5 | Rupert Murdoch & Famiglia (Stati Uniti) – 17,3 miliardi

Murdoch, 92 anni, controlla un impero mediatico che comprende il canale via cavo Fox News, The Times e il Wall Street Journal. Murdoch ha venduto la maggior parte degli studi cinematografici di Fox, FX, National Geographic Networks e la sua partecipazione in Star India a Disney per 71,3 miliardi di dollari nel marzo 2019. Il figlio di Murdoch, Lachlan, dirige la nuova Fox, che comprende le reti televisive, i notiziari via cavo, le reti commerciali e sportive.

Sebbene molte delle sue aziende siano note per la loro inclinazione conservatrice, inizialmente ha incoraggiato Mike Bloomberg a candidarsi alla presidenza contro Donald Trump. Originario dell’Australia, Murdoch ha ereditato un giornale all’età di 22 anni dopo la morte del padre, ex corrispondente di guerra.

6 | Eduardo Saverin (Brasile) – 11,4 miliardi

Eduardo Saverin, nato nel 1982, ha co-fondato Facebook con il compagno di classe di Harvard Mark Zuckerberg nel 2004.
Oggi è un venture capitalist, ma la maggior parte della sua ricchezza deriva ancora dalla sua piccola ma preziosa partecipazione in Facebook. Nel 2016 ha lanciato il fondo B Capital, insieme al veterano di BCG e Bain Capital, Raj Ganguly. Il fondo ha 6,5 miliardi di dollari di attività in gestione. Nel luglio 2022, B Capital ha raccolto 250 milioni di dollari per investire in startup in fase iniziale. Di origine brasiliana, Saverin risiede a Singapore da quando ha rinunciato alla cittadinanza statunitense nel 2012, prima dell’Ipo di Facebook.

7 | Donald Newhouse (Stati Uniti) – 11 miliardi

Donald Newhouse, 94 anni, e il suo defunto fratello Samuel “Si” hanno ereditato l’impero editoriale e radiotelevisivo Advance Publications decenni fa. Donald ha gestito a lungo l’attività giornalistica che suo padre Sam ha costruito a partire dal quotidiano Staten Island Advance. Suo fratello Si, che ha diretto per anni l’editore di riviste Conde Nast, è morto nell’ottobre 2017.  Advance Publications ha anche partecipazioni in Discovery Communications e nel sito di social news Reddit.

8 |Dustin Moskovitz (Stati Uniti) – 9,6 miliardi

Dustin Moskovitz, coetaneo di Mark Zuckerberg, ha contribuito al lancio di Facebook nel 2004 con l’allora compagno di stanza Mark Zuckerberg. Dopo aver lasciato il social network nel 2008, ha cofondato Asana, un’azienda di software per il flusso di lavoro. Asana è stata quotata direttamente alla Borsa di New York nel settembre 2020. La maggior parte del suo patrimonio netto risiede nella sua partecipazione stimata al 2% in Facebook.

Moskovitz e sua moglie hanno creato la fondazione filantropica Good Ventures, che ha donato milioni per l’eradicazione della malaria e l’uguaglianza matrimoniale. Moskovitz e Tuna sono anche i principali finanziatori dell’Open Philanthropy Project, un’organizzazione che consiglia i donatori e concede sovvenzioni.

9 |John Malone (Stati Uniti) – 9,2 miliardi

Soprannominato il Cowboy della TV via cavo, John Malone è noto per la sua propensione agli accordi con i media e alle complicate strutture aziendali. Dagli anni ’70 agli anni ’90, Malone è stato braccio destro di Bob Magness (morto nel 1996) nella fondazione dell’azienda di Tv via cavo Tci. Malone divenne amministratore delegato di Tci nel 1973, a 29 anni, poi vendette l’azienda ad At&T per oltre 50 miliardi di dollari nel 1999.

La sua Liberty Media, che possiede la squadra di baseball degli Atlanta Braves, ha chiuso un’acquisizione da 4,4 miliardi di dollari del campionato di corse automobilistiche Formula 1 nel gennaio 2017. Nel 2018 Malone si è ritirato dai consigli di amministrazione del gigante delle telecomunicazioni Charter Communications e della società di intrattenimento Lions Gate.

10 | Jim Kennedy (Stati Uniti) – 8,4 miliardi

Jim Kennedy è il presidente emerito dell’azienda privata di comunicazione, automotive e media Cox Enterprises. È stato presidente dal 2008 al 2021. È stato amministratore delegato di Cox dal 1988 al 2008; sotto la sua guida il fatturato è passato da 1,8 a 21 miliardi di dollari. Il nonno di Kennedy, James M. Cox, fondò Cox Enterprises nel 1898 quando acquistò il Dayton Evening News. Il primo lavoro di Kennedy nell’azienda è stato come assistente di produzione nella divisione giornali nel 1972. Ha ereditato la sua quota del 25% di Cox Enterprises dalla madre, Barbara Cox Anthony, morta nel 2007.

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