Intesa Sanpaolo è considerato un modello di riferimento per la sostenibilità, come dimostrano i principali indici e classifiche internazionali. È infatti l’unica banca italiana nei Dow Jones Sustainability Indices World e Europe e nella Climate Change ‘A List’ di Cdp, oltre a essere la prima in Europa, seconda al mondo e unica in Italia tra le 100 società quotate più sostenibili nella classifica Global 100 Most Sustainable Corporations in the World 2023 pubblicata da Corporate Knights.
Il gruppo bancario ha pubblicato un set di reportistica di sostenibilità per il 2022. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (Dcnf) è il documento al centro della rendicontazione che rappresenta, attraverso un set di indicatori qualitativi e quantitativi, le performance in ambito esg (environmental, social, governance) e i risultati raggiunti dal gruppo nel 2022. A questo si affiancano il secondo Tcfd Report, dedicato ai temi climatici e alla transizione verso un’economia a basse emissioni, e il Prb Report, che mostra i progressi raggiunti rispetto ai Principles for Responsibile Banking (Prb).
Il set sulla sostenibilità di Intesa Sanpaolo
A febbraio 2022 Intesa Sanpaolo ha avviato le attività per perseguire gli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025, in cui quello esg è uno dei quattro pilastri per promuovere la creazione di valore sostenibile e favorire la transizione ecologica, rafforzando la leadership del gruppo.
In linea con l’impegno per la riduzione delle emissioni a net-zero entro il 2050, il Piano ha stabilito i target intermedi al 2030 sulle emissioni finanziate nei settori oil & gas, power generation, automotive, coal mining. Come evidenziato nel Tcfd Report 2022, questi comparti hanno visto una riduzione superiore al 60% delle emissioni assolute, complice il periodo complesso per le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina sulla disponibilità e il prezzo delle materie prime energetiche.
Urban regeneration e contrasto alla povertà
I risultati dell’impegno verso la sostenibilità rispetto agli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025, che prevede 115 miliardi di euro per la società e la transizione verde e 500 milioni di euro per supportare le persone in difficoltà, si legano a diversi ambiti. Nel 2022 9,3 miliardi di euro su 25 sono stati stanziati per social lending e urban regeneration. Tra questi ci sono le erogazioni di mutui ai giovani per 6,9 miliardi di euro, a cui si aggiungono 339 milioni di finanziamenti a enti no profit e 53 milioni nell’ambito del Fund for Impact a sostegno diretto di famiglie e singoli individui.
Nell’ambito green, 32 dei 76 miliardi di euro messi a disposizione nel 2021-2026 per il Green Deal europeo e il Pnrr sono stati erogati nel 2021 e nel 2022, mentre, dei 12 miliardi disponibili, 2,6 miliardi sono andati a clienti privati. Per quanto riguarda il contributo monetario alla comunità sono stati stanziati 97 milioni, che hanno permesso l’apertura di due nuovi musei a Torino e Napoli e hanno portato a quattro le sedi delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
Il gruppo si è attivato per contrastare anche la povertà con oltre 21,3 milioni di interventi, anche a sostegno dell’emergenza umanitaria in Ucraina, di cui 15,9 milioni di pasti, oltre 2,2 milioni di posti letto, 3 milioni di farmaci e 264mila capi di abbigliamento.
Gli investimenti sostenibili e le iniziative nel digitale di Intesa Sanpaolo
Gli investimenti sostenibili hanno riguardato 232 fondi offerti da Eurizon, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 Sfdr per 110 miliardi di euro di masse, con oltre 270 attività di engagement su tematiche esg nei confronti di quasi 200 società. E ancora 81 fondi di Fideuram sostenibili per un totale di oltre 26 miliardi di euro di patrimonio.
Nel digitale sono stati raggiunti oltre 12 milioni di clienti multicanale per circa un miliardo e mezzo di login e 146 milioni di operazioni transazionali all’anno, grazie a un’infrastruttura all’avanguardia e alla forte proposta sui canali digitali. In particolare, l’app mobile del gruppo è risultata al primo posto tra tutte quelle dell’area Emea secondo Forrester.
Le persone al centro
Intesa Sanpaolo ha portato avanti una serie di iniziative legate al benessere delle persone, con 1.300 assunzioni solo nel 2021-2022, su 4.600 previste nell’arco di piano, e duemila persone riqualificate su ottomila programmate. Nel 2022 il gruppo ha erogato 12,6 milioni di ore di formazione su 50 milioni di ore previste al 2025, con il 92% del personale formato su temi esg.
Per mitigare l’impatto dell’inflazione, la banca ha offerto un contributo economico straordinario di 80 milioni di euro a 90mila dipendenti. Senza contare la nuova organizzazione del lavoro, che ha previsto più flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, smart working e l’introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria a parità di retribuzione.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .