Chi conosce un po’ il mondo del vino sa che una delle date spartiacque nella storia recente dell’enologia mondiale è il 24 maggio 1976, quando a Parigi si tenne la degustazione internazionale che per la prima volta nella storia vide i Cabernet e gli Chardonnay californiani battere i blasonatissimi omologhi francesi.
Da quel momento in avanti, passato alla storia come il Judgment of Paris, ben fotografato nel film Bottle Shock (2008) con Alan Rickman, il settore capì che era arrivato qualcuno in grado di mettere in discussione l’autoreferenzialità e l’egocentrismo dei produttori europei.
Marchesi Antinori si allarga
Ebbene, l’artefice di quel sorpasso epocale sulle maison d’Oltralpe fu la Stag’s Leap Wine Cellars, nel cuore della Napa Valley, che adesso diventa di proprietà italiana. Ad acquisire una delle aziende vitivinicole più importanti dell’area californiana più vocata alla viticoltura è stato infatti il colosso toscano Marchesi Antinori.
In particolare, dopo 16 anni di collaborazione con la prestigiosa realtà americana Ste. Michelle Wine Estates, la più grande cantina nell’area Pacifica nord-occidentale e tra le migliori aziende negli Stati Uniti per la produzione di vini premium, è stato sancito il passaggio di proprietà che diventerà effettivo entro la fine del mese di giugno.
“Ci sono poche opportunità come questa nel corso di una vita in cui una realtà importante e storica come Stag’s Leap sia disponibile. Devo ringraziare Ste Michelle Wine Estates per quest’occasione che ci è stata data”, ha sottolineato con soddisfazione Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori.
“E’ fonte di orgoglio per me e la mia famiglia avere la possibilità di confermare la promessa fatta al mio amico Warren Winiarski 16 anni fa: preservare l’eredità e i valori di un’azienda così prestigiosa come Stag’s Leap Wine Cellars”.
“Negli ultimi 16 anni è stato un onore essere partner della famiglia Antinori, continuando l’incredibile storia di Stag’s Leap Wine Cellars. Auguriamo il meglio alla famiglia Antinori per proseguire questo percorso in futuro”, ha risposto Shawn Conway, chief executive officer di Ste. Michelle Wine Estates.
“Le nostre radici, dalla nostra fondazione, 90 anni fa, si trovano nell’area Pacifica nord- occidentale americana, ed è lì dove risiede il futuro della nostra azienda. Questa mossa ci consente di concentrare meglio le nostre energie e risorse sulla parte del nostro business con il maggior potenziale di crescita: il nostro portfolio nel territorio Pacifico nord-occidentale”.
L’ascesa di Stag’s Leap Wine Cellars
La famiglia Antinori è l’unico produttore italiano proprietario di una cantina in Napa Valley, dove è presente già dal 1985, ed è in quest’ottica che l’acquisizione di Stag’s Leap Wine Cellars va letta come la conferma della forte convinzione di Antinori delle potenzialità di un terroir straordinario.
Fondata nel 1970 da Warren Winiarski, del resto, la tenuta è conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la produzione di Cabernet Sauvignon di eccellenza. Nel 1976 a Parigi, come detto, uscì trionfatrice dalla degustazione alla cieca in cui una giuria di 9 degustatori francesi assaggiò i migliori Cabernet e Chardonnay californiani confrontandoli con alcune delle migliori etichette di Bordeaux e Borgogna.
A dispetto delle previsioni, furono proclamati vincitori proprio i vini californiani, considerati fino ad allora solo come una curiosa novità sul panorama vinicolo mondiale. A ottenere il primo posto fu proprio S.L.V. 1973 Cabernet Sauvignon di Stag’s Leap, decretando una piccola rivoluzione nel mondo del vino.
Oggi Stag’s Leap Wine Cellars produce tre Cabernet Sauvignon, Cask 23, S.L.V. e Fay, tra i più ricercati Cabernet al mondo dai collezionisti. Lo stesso stile classico è espresso dai vini di tenuta come il Cabernet Sauvignon Artemis, lo Chardonnay Karia e il Sauvignon Blanc Aveta.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .