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Innovation

Un consumatore su due utilizza pagamenti digitali: cresce la domanda di sostenibilità e servizi personalizzati

Il panorama dei pagamenti è in profonda trasformazione a causa dell’evoluzione tecnologica e delle nuove istanze dei consumatori, sempre più esigenti riguardo a personalizzazione dei servizi, rispetto per l’ambiente ed esperienza d’acquisto.

Il 47% di loro richiede servizi bancari e di pagamento sostenibili, mentre 1 italiano su 5 vorrebbe conoscere l’impatto dei propri acquisti sull’ambiente. E’ quello che emerge dall’Osservatorio annuale Visa, realizzato in collaborazione con Ipsos, che ha coinvolto un campione di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni.

L’impegno di Visa

Lo studio mira a mettere in luce le tendenze in atto nel mercato, le aspettative dei consumatori italiani e le opportunità per gli operatori del settore. Come sottolinea Stefano M. Stoppani, country manager Visa Italia, sono soprattutto le nuove generazioni quelle più esigenti:

“Millennials e Generazione Z sono sempre più consapevoli dei vantaggi dei pagamenti digitali in termini di semplicità, immediatezza, sicurezza, ma anche più esigenti riguardo a personalizzazione dei servizi, attenzione all’ambiente, esperienza d’acquisto”.

Consapevole della trasformazione in atto, Visa è impegnata insieme ai suoi partner nel processo di digitalizzazione con servizi innovativi. “Attraverso gli investimenti in tecnologia e sicurezza, una rete aperta e inclusiva e la nostra scala globale, siamo impegnati in Italia insieme ai nostri partner per rendere imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini italiani sempre più digitali grazie a servizi di pagamento innovativi, sostenibili e accessibili a tutti”.

Crescono i pagamenti digitali

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Corrono i pagamenti digitali in Italia: metà degli italiani effettua quasi tutti i pagamenti in modalità digitale e cresce sensibilmente la percentuale di coloro che si aspettano diventeranno una consuetudine nel giro di qualche anno (82% vs 70% del 2022).

Permangono aree nelle quali l’esperienza utente può essere resa più fluida e semplice, quali gli acquisti nei piccoli negozi (40% degli intervistati), il pagamento di prestazioni occasionali (36%), l’invio di denaro a qualcuno per le piccole spese (18%), ricevere un pagamento (17%), pagare tasse, multe e tributi alla Pa (15%).

In questo senso si delinea la possibilità per gli operatori del settore e la pubblica amministrazione di implementare nuovi servizi o sviluppare ulteriormente quelli esistenti.

Sostenibilità: la banca può avere un ruolo guida

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Cresce tra gli italiani la considerazione per servizi di pagamento che permettano di fare scelte di acquisto sostenibili e per quasi 1 italiano su 2 (47%), la sostenibilità influisce in modo molto o abbastanza importante sulla scelta della banca e dei servizi di pagamento cui affidarsi.

I primi portavoce sono i Millennials, che nel 27% dei casi sarebbero disposti a cambiare banca per una più green e nel 29% potrebbero diventare clienti anche di un’altra banca oltre alla propria (il 28% tra la GenZ). “Stiamo assistendo a una fase di ulteriore consolidamento dei pagamenti digitali in Italia”, dichiara Luca Gagliardi, head of Visa Consulting & Analytics Italy.

“A guidarla è una maggiore sofisticazione del consumatore, soprattutto quello più giovane, particolarmente sensibile all’impatto degli acquisti sull’ambiente, curioso di sperimentare le novità tecnologiche e disposto a pagare per servizi premium. Il passo successivo sarà concentrarsi su quelle aree dove la digitalizzazione può fare la differenza per una migliore esperienza”.

Secondo l’Osservatorio, 1 italiano su 2 conferma l’interesse verso una banca che lo aiuti a misurare l’impatto delle sue scelte sul pianeta, mentre un 43% sarebbe incentivato a utilizzare più di oggi una carta di pagamento fatta di materiali sostenibili avendo, per esempio, la possibilità di calcolare l’impatto degli acquisti sul pianeta o di accumulare punti in base alla sostenibilità degli acquisti.

Una carta che offre benefici di questo tipo ha ricadute positive anche sul percepito della banca stessa: un istituto in grado di garantire questa tipologia di proposta, infatti, non solo viene considerato attento all’ambiente (65%), ma anche un’organizzazione virtuosa che ha l’obiettivo di guidare i clienti nell’essere più sostenibili (69%).

Una gestione più consapevole delle proprie risorse finanziarie

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Sul fronte finanziario, continua ad aumentare in maniera lenta ma costante la familiarità con il concetto di Open Banking: il 44% degli intervistati ne ha sentito parlare e l’11% ritiene di conoscerlo bene.

In questo scenario, i giovani mostrano un crescente livello di apertura verso la condivisione di dati bancari/finanziari con terze parti in cambio di servizi quali sconti, offerte personalizzate, consigli su come gestire le spese personali/familiari, riconosciuti come un valore aggiunto dal 37% della Generazione Z e dal 36% dei Millennials.

Il 41% riconosce l’utilità dell’Open Banking come servizio che permette una gestione consapevole delle proprie risorse finanziarie, quali conti correnti, carte di pagamento, ma anche investimenti, coperture assicurative trasversalmente alle varie banche e compagnie con cui si hanno rapporti.

Al secondo posto, per il 33% dei partecipanti si attesta la possibilità di ricevere, con maggiore immediatezza e facilità, offerte di prodotti e servizi personalizzati quali prestiti, mutui, prodotti d’investimento o assicurativi. Segue al terzo posto (32%), la gestione delle finanze personali e il poter tenere traccia delle spese.

Innovazione come driver per nuovi servizi che semplificano la vita

Il 58% degli italiani è molto aperto verso le novità che semplificano l’esperienza di pagamento, in particolare la GenZ (66%). Dalla ricerca emergono le aree di interesse in cui l’innovazione può dare impulso a nuovi servizi o a un miglioramento di quelli esistenti.

Sul tema rimborsi/risarcimenti ricevuti negli ultimi 12 mesi da 3 italiani su 4, la metà delle volte questi sono stati fonte di preoccupazione riguardo i tempi e l’impossibilità di sceglierne la modalità di ricezione. Per il 48% degli italiani l’esperienza sarebbe stata completamente positiva se invece questi rimborsi/risarcimenti fossero stati veloci e tempestivi.

Altra area in cui gli utenti si aspettano delle innovazioni è quella dei pagamenti durante il viaggio. L’ipotesi di accedere alla valuta estera direttamente dal proprio conto, ad esempio, faciliterebbe le spese (75%).

Una carta di debito o prepagata con accesso al conto in valuta estera, in sostanza un conto multicurrency, potrebbe diventare la carta principale qualora offrisse servizi come, ad esempio, la disponibilità immediata di valuta estera (67%), prelievo in valuta estera all’Atm, durante il viaggio, già attivo sulla carta (53%), e cashback su operazioni di pagamento effettuate in valuta estera (27%),

Un’attenzione alle innovazioni e un’opportunità di sviluppare nuove soluzioni restano confermate anche sul fronte dei servizi premium, con il 67% degli intervistati disposto a pagare – da 5 a 10 euro al mese – per servizi come il cashback in negozi selezionati (35%), assicurazioni aggiuntive (22%), assistenza personalizzata 24/7 (21%), programmi di loyalty (20%) e servizi relativi alla sostenibilità (18%).

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