Gabriele Fenoglio
Under 30

Il venture capitalist 28enne che investe su space economy ed energia green

Articolo tratto dal numero di agosto 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Dove guardano i venture capital? A guidare le decisioni di investimento sono sempre di più le sfide globali, sollecitate dagli eventi degli ultimi mesi: il cambiamento climatico su tutti. Ne è convinto Gabriele Fenoglio, 28 anni e una laurea in finanza all’Università degli Studi di Torino, intervallata da un periodo trascorso all’Ostfold University College di Halden, in Norvegia.

La sua carriera è cominciata nello studio Gianni & Origoni, ma l’incontro con il mondo degli investimenti e delle startup è avvenuto con il master in legge con specializzazione in private equity e venture capital alla London School of Economics and Political Science. Dopo un’esperienza con il fondo londinese Negentropy Capital Partners, dove ha seguito la gestione di fondi di credito ed equity distressed, ha lavorato in Atlas, società di gestione del risparmio di nuova costituzione con focus su investimenti alternativi.

“Mi sono occupato della gestione del processo autorizzativo (supervisionato da Banca d’Italia) e dell’avvio delle operazioni con coordinamento dei presidi risk management, internal audit, compliance e aml”, racconta. In parallelo ha portato avanti l’attività di investitore in startup in prima persona. Ed è proprio sulla sostenibilità e sulle fonti energetiche che ha puntato la sua attenzione. Con la commercializzazione di tante tecnologie valide e l’aumento della consapevolezza globale e della regolamentazione sui cambiamenti climatici, Fenoglio crede che le aziende possano trovare terreno fertile per offrire sia un ritorno finanziario che un impatto positivo sul pianeta.

Non è un caso che abbia deciso di investire in newcleo, startup che sviluppa tecnologie per l’energia nucleare pulita. “Oggi, sulla carta, esiste la possibilità di un nuovo nucleare, più sicuro e pulito”, spiega. “Occorre, però, superare alcune resistenze culturali. In primo luogo, è fondamentale promuovere l’educazione. Questo significa spiegare in maniera accessibile e accurata come funziona, i suoi benefici e come i rischi possono essere gestiti e minimizzati.

In secondo luogo, è necessario assumersi la responsabilità della gestione sicura dell’energia nucleare. Questo implica l’elaborazione e la comunicazione di piani di gestione dei rifiuti nucleari e di emergenza, garantendo tutte le misure possibili per proteggere l’ambiente e la sicurezza delle persone. In terzo luogo, la trasparenza. Tutte le fasi della pianificazione, costruzione e gestione delle centrali nucleari dovrebbero essere presentate al pubblico”.

Un altro comparto in cui crede molto è quello della space economy, come dimostra il suo investimento in D-Orbit. L’industria spaziale sta diventando sempre più accessibile grazie all’innovazione tecnologica e alla sempre più rapida riduzione dei costi. “Dalla rimozione dei satelliti e relativo trasporto in stazioni di riciclo in orbita allo space mining, per i fondi di venture capital è il momento di entrare nella corsa all’economia circolare nello spazio”, dice. Tra le sue attività c’è anche quella di socio del Club degli Investitori, un’associazione composta da imprenditori, dirigenti e professionisti che investono in startup, scaleup e pmi innovative, fondate prevalentemente da imprenditori italiani.

Il focus è il supporto, tramite network personale ed esperienza, alle società in cui i soci del club hanno investito. Oltre agli investimenti, ha una grande passione per la filosofia e la psicologia e nel tempo libero pratica la boxe e il wakeboard. Qualche settimana fa ha deciso di lasciare la sua posizione in Atlas e prendere un anno sabbatico: “Farò volontariato in una piccola comunità del Madagascar per tre mesi, per poi cominciare l’mba”.

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