Il 5 luglio del 1900 il Lido di Venezia ha segnato la storia della balneazione attrezzata italiana, inaugurando il Des Bains, stabilimento balneare frequentato dall’alta borghesia veneziana del Novecento. Divenuto la colonna portante dell’ospitalità locale, è stato reso immortale prima dallo scrittore tedesco Thomas Mann, che vi ambientò il romanzo Morte a Venezia del 1912, e poi dall’adattamento cinematografico del ‘71 di Luchino Visconti, che girò le scene tra la spiaggia e l’adiacente hotel Des Bains. Dopo anni di sfarzo, un periodo buio segnò la chiusura della struttura, seguita da una fase di abbandono.
Glamour alla veneziana
Fino all’arrivo di Coima, società di gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare, che per la prima volta si è cimentata in un’attività a vocazione turistica per rilanciare il Lido di Venezia attraverso un importante piano finanziario d’investimento, in cui più di 3 milioni di euro sono stati dedicati al nuovo Des Bains 1900, luxury beach club. La concessione demaniale della spiaggia Des Bains è stata rinnovata per 20 anni, con la gestione delle attività balneari e ricreative affidate a un gruppo di imprenditori locali, guidato dal presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton e da Michela Cafarchia, albergatrice, ristoratrice e presidente del Consorzio Venezia e il suo Lido.
“Des Bains 1900 nasce dall’esigenza di unire il glamour di questa storica struttura, trasportandola ai giorni nostri con un beach club dai servizi di eccellenza”, racconta Berton. “Il lido e il Des Bains sono sempre stati la spiaggia di Venezia e dei veneziani: la sfida della nuova gestione è consentire ai turisti di conoscere un pezzo di storia della città, trascorrendo una giornata al mare come forma di turismo esperienziale”. Il progetto si inserisce nel più ampio scenario di valorizzazione del Lido di Venezia, che negli ultimi anni è cresciuto in presenze e brand reputation, alimentando l’industria del turismo del Veneto, prima regione in Italia in termini assoluti, con quasi 20 miliardi di Pil e oltre 70 milioni di presenze, di cui il 50% del fatturato aggregato è generato dal turismo balneare.
Creare un luogo inclusivo
“La vera sfida è creare un luogo inclusivo. Des Bains 1900 ha riqualificato una location storica con 343 capanne, 83 camerini, 167 ombrelloni, due ristoranti da 180 posti a sedere e il nuovo Reef bar, un chiringuito aperto anche la sera, dedicato ai più giovani. La Pagoda e la sua terrazza sono il cuore pulsante della struttura e accolgono due anime di ristorazione”, dice Berton. “Una trendy al piano terra, e un ristorante di cucina veneziana contemporanea al piano rialzato, oltre alle ricette fusion del marchio Glamy”. Un luogo elegante per chi arriva dal centro storico, capace di coniugare l’ambiente naturalistico ai tucul, capanne che identificano il lusso della balneazione ‘alla veneziana. Completa lo scenario un ricco programma di eventi in collaborazione con Blue Drop Lounge, che accompagnerà fino alla Mostra del Cinema di Venezia.
LEGGI ANCHE: 5 luoghi esclusivi a Monte Carlo dove rivivere l’anima mondana della Riviera francese
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .