Articolo tratto dal numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
L’aspetto relazionale può essere digitalizzato? Una stretta di mano può essere efficace, ma, quando si incontra un potenziale cliente, o quando si interagisce con colleghi all’interno della propria azienda, può servire qualcosa di più.
Proprio la mancanza di digitalizzazione nei processi di networking ha fatto scattare l’intuizione di Edoardo Costa e Matteo Saltarello, che hanno ideato Tac. “La nostra piattaforma vuole digitalizzare il network esterno e monitora i processi interni, rendendo più efficienti le organizzazioni e aumentando le conversioni”, raccontano.
Edoardo ha conseguito una laurea triennale in economia e management alla Luiss Guido Carli di Roma e una laurea magistrale in international management. Durante l’università ha vinto due borse di studio Erasmus e ha poi avuto diverse esperienze lavorative nei servizi finanziari e nel venture capital. Matteo ha una laurea triennale in business and economics, una magistrale in international mangement e un master in emotional intelligence, ha lavorato come account manager in una startup di cosmetica e ha co-fondato una startup nel mondo blockchain.
Con Tac hanno sviluppato una startup che vuole, prima di tutto, certificare in maniera centralizzata e digitale le informazioni anagrafiche dei dipendenti e monitorare le performance delle risorse aziendali durante le attività di networking, attraverso statistiche dettagliate.
“Vogliamo anche aiutare le aziende a ottimizzare i costi, riducendo il tempo sprecato per le comunicazioni tra reparti, partendo dalla digitalizzazione del biglietto da visita per arrivare alla gestione centralizzata delle informazioni dei dipendenti”, spiegano.
“Tac, inoltre, aiuta le imprese a essere green, riducendo l’impatto ambientale, grazie a una partnership internazionale con TreeNation. Riteniamo che sia anche un modo per rendere unico il marchio: una smart card, un virtual background e una dashboard personalizzata possono aumentare la brand awareness”. Oggi il servizio viene usato da circa 350 aziende. Un numero che testimonia come la startup sia riuscita a proporre un prodotto capace di rispondere a un problema, caratteristica che manca a tante startup.
“Essere riusciti a superare questa prima fase ci fa guardare avanti con ambizione”, dicono. Molte aziende clienti hanno persino cominciato ad avanzare richieste in termini di sviluppi futuri. A breve le smart card di Tac diventeranno anche badge per il controllo accessi e il time tracking, integrando i servizi già utilizzati in azienda.
“L’obiettivo di lungo termine è trasformare la carta di Tac in uno strumento polifunzionale che, operando in più ambiti, semplifichi la vita del dipendente e delle risorse umane”, raccontano. Le nuove funzionalità della piattaforma mirano ad avere da subito un impatto sul business e sulle vendite: permetteranno di gestire i lead in modo più pratico, di avere statistiche più dettagliate, di creare workflow e follow up in modo da automatizzare al massimo la lead collection. “In questo momento l’impegno è tutto su Tac. Il nostro obiettivo è quello di consolidare i mercati aperti ed espanderci sempre di più a livello internazionale”.
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