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Dal castello sulle colline del prosecco alla villa nel cuore delle Dolomiti: dove soggiornare per Milano-Cortina 2026

Per la venticinquesima edizione dei Giochi Olimpici Invernali tutti i riflettori sono puntati sull’Italia. Milano-Cortina 2026 – che si terrà dal 6 al 22 febbraio 2026 e proseguirà con la quattordicesima edizione dei Giochi Paralimpici – attirerà visitatori e turisti da ogni dove.

Milano Cortina 2026 è un evento diffuso dove saranno centrali le strategie legate agli spostamenti e i modelli di sostenibilità e di sviluppo turistico su cui l’Italia dovrà necessariamente farsi trovare preparata.

Con quattro grandi cluster suddivisi a Milano, Valtellina, Cortina e Val di Fiemme e le quattordici sedi di gara, sempre spalmate sul territorio tra le due città, Milano-Cortina 2026 è ormai considerata come una nuova macroregione alpina.

Distribuendo tra Lombardia, Veneto, Province Autonome di Trento e Bolzano le gare di 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, la sfida è quella di ridurre al minimo l’impatto ambientale, di integrare in maniera efficace le diverse componenti dell’offerta turistica delle regioni coinvolte e di migliorare nel complesso il posizionamento dell’Italia a livello mondiale.

La nuova olimpiade diffusa – a vent’anni da “Torino 2006” – dovrà ospitare su ventiduemila chilometri quadrati gli atleti per le discipline di hockey su ghiaccio, short track, pattinaggio di figura e di velocità, sci alpino, bob, skeleton, slittino, curling e wheelchair curling, salto con gli sci, combinata nordica e fondo, sci alpino, sci alpinismo, freestyle skiing, snowboard e biathlon.

Per rispondere alle esigenze di chi parteciperà da spettatore all’evento, “Ville Castelli Dimore” scende in campo con un’offerta che propone al turista olimpico delle location di eccezione per assistere ai giochi. Non si tratta solo di punti strategici per raggiungere agevolmente i luoghi delle gare ma di location che offrono la possibilità di vivere un’esperienza in luoghi senza tempo.

Perché moltissime di queste strutture d’eccellenza, oltre ad offrire una vasta offerta su misura, con soluzioni “sartoriali”, sono immerse in paesaggi naturalistici in cui è possibile rilassarsi tra la storia e la bellezza. Gli ospiti potranno godersi una Spa oppure potranno fare equitazione o il canioning. Rispetto all’Hotellerie si potrà inoltre vivere in un clima familiare, reso possibile dalla presenza dei proprietari di queste dimore storiche, che le abitano da generazioni. I proprietari, infatti, sono spesso i discendenti di quei nobili patrizi che attualmente vivono in questi palazzi e gestiscono le attività dei terreni della loro proprietà.

E per chi vuole unire ai giochi olimpici anche un’esperienza all’insegna della degustazione, nei dintorni sorgono le meravigliose colline del Prosecco, nel trevigiano, già patrimonio Unesco.

    CastelBrando, Cison di Valmarino (TV)
    Castello di Roncade, Treviso
    Castello di San Salvatore, Susegana (TV)
    Tenuta Rechsteiner, Piano di Oderzo (TV)
    Villa San Liberale, Feltre (BL)
    Villa Guarnieri, Feltre (BL)
    Villa Modolo, Belluno
    Villa Premoli, Cavaso del Tomba (TV)

Dove andare

Villa Modolo si trova nel cuore delle Dolomiti, con una posizione privilegiata sulla Valbelluna. È un gioiello del XVII secolo, costruita dai Miari, conti per decreto dell’imperatore Sigismondo dal 1412.
La Villa, con tutto il suo borgo agricolo, è tutt’oggi di proprietà della famiglia Miari-Fulcis. Villa di Modolo è una tra le 15 Ville maggiori della provincia di Belluno, compresa nella lista delle cento Ville Venete di Antonio Canova. Oggi la Villa, con il suo Borgo e la campagna circostante, continua a vivere grazie alle nuove generazioni: Francesco Miari-Fulcis, con la moglie Nicoletta e i suoi quattro figli, ha deciso di aprire gli spazi della Dimora e dell’Azienda al turismo, alle visite, agli eventi, alla ristorazione e alla sperimentazione agricola. Villa di Modolo conserva in sé molti ricordi del passato, come la scuderia dei cavalli della famiglia Miari-Fulcis. L’ultimo dei cavalli ad abitare la scuderia è stato Quifrico, un bellissimo purosangue baio già di proprietà del Conte Giacomo Miari-Fulcis, morto nel 1966 all’età di circa trent’anni.

Pochi sanno che anche nelle Dolomiti si produce un vino di qualità. Enzo e Dolores sono i proprietari di Villa Guarnieri, complesso ottocentesco dall’atmosfera intima e familiare situato tra le Dolomiti Bellunesi e Valdobbiadene. Villa Guarnieri è oggi, come un tempo, un’azienda agricola e vitivinicola. Qui è possibile soggiornare, assaggiare i prodotti del territorio degustare vini locali e tradizionali di propria produzione, organizzare eventi business e vivere esperienze a contatto con la natura, oltre che scoprire il territorio con visite guidate e altre attività. La tenuta comprende una Villa storica, costruita su impianto settecentesco, ma con una facciata ottocentesca. La Villa è stata anche, tra le due Guerre mondiali, sede di comandi militari austriaci e tedeschi. Fanno parte del complesso anche la Casa del Castaldo e tre edifici rurali, tra cui una ex stalla oggi trasformata in Cantina di vinificazione.

A Villa San Liberale ci si può immergere nella natura e nel benessere. In questa Villa di fine ‘600, affacciata sulle Dolomiti, hanno soggiornato ospiti illustri come Ippolito Nievo e Giosuè Carducci. In questa villa di fine Seicento, sarà possibile godersi il parco secolare di quasi nove ettari, o un calice di vino sulla terrazza vista Dolomiti e rilassarvi nell’area wellness recentemente realizzata all’interno delle Cantine. Villa San Liberale, a pochi passi dalle terre del Prosecco e ai piedi del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, è stata restaurata con attenzione al suo passato e particolare cura nei confronti della sostenibilità.

La zona del Prosecco

E per chi vuole assaggiare il Prosecco, da queste location è possibile visitare le vicine colline Patrimonio Unesco.

CastelBrando venne edificato a partire dall’età romana. Oggi è possibile viverlo grazie al restauro completo voluto dalla famiglia Colomban a partire dal 1998. In cima a un promontorio che domina il trevigiano, CastelBrando è un Borgo medievale immerso tra le Colline del Prosecco. Il Castello venne eretto come struttura di controllo e difesa della Via Imperiale Claudia Augusta e passò poi, nei secoli, sotto il controllo di importanti personaggi storici, tra cui la stessa Repubblica di Venezia e i padri salesiani. Oggi il Castello è una struttura ricettiva con quattro stelle che offre ai suoi visitatori un servizio lussuoso, discreto e attento ai particolari: camere, suite e appartamenti, un centro benessere nell’ala più antica, due ristoranti interni, bar e altri spazi che ben si prestano a degustazioni e momenti di condivisione e un centro congressi. Castelbrando si può raggiungere con una funicolare panoramica. Lì sarà possibile visitare diverse aree museali, la settecentesca Chiesetta di San Martino e anche il Cedro dell’Atlante, un cedro di oltre duecento anni e quasi tre metri di circonferenza.

A metà strada tra Venezia e le Dolomiti si trova il Castello San Salvatore, luogo che ospita matrimoni, shooting ed eventi MICE all’insegna del lusso. Fortezza inespugnabile nel Medioevo, elegante dimora signorile durante il Rinascimento, vivace salotto letterario in tempi più prossimi, il Castello è oggi teatro perfetto per eventi. A renderlo speciale è la cura della proprietaria, la Principessa Isabella Collalto de Croÿ, erede dell’antichissima famiglia di origine longobarda che dal 958 d.C., di generazione in generazione, presidia queste colline. Il fulcro del Maniero è Palazzo Odoardo. Il Borgo antico e gli scorci del Castello, come la Turris Magna, sono accompagnati da uno sfondo con vigneti, pascoli, boschi e la storica Cantina Conte Collalto, a disposizione per tour organizzati nelle proprietà, degustazioni dei prodotti dell’azienda agricola, team building tematici, meeting e workshop.

Nel 1881, Friederich Rechsteiner rileva la Tenuta e la Villa Seicentesca di Piavon di Oderzo. Tutt’ora, l’azienda agricola è condotta da un diretto discendente del fondatore, il Barone Florian von Stepski-Doliwa. Tenuta Rechsteiner è un luogo dove storia, bellezza e natura si fondono. Nel cuore della zona DOC , Villa Rechsteiner è una tenuta di campagna piena di fascino. Ispirata allo stile tipico dei palazzi veneziani, Villa Rechsteiner mette a disposizione una Barchessa, recentemente restaurata e affacciata sulla corte agricola; il parco romantico ottocentesco, oggi popolato da animali selvatici come volpi, tassi e scoiattoli e antichi salotti. Completano l’esperienza, i vini prodotti dall’Azienda agricola Rechsteiner, che punta su un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Le pratiche agronomiche rispettano le linee guida previste dal protocollo VIVA, progetto governativo promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.

Immerso nel verde silenzioso della campagna veneta il Castello di Roncade, è l’unica villa pre-palladiana cinta da mura medievali. La proprietà, da inizio Novecento a oggi, è dei Baroni Ciani Bassetti, famiglia di origini trentine. È proprio grazie al barone Tito Ciani Bassetti che nel 1930 questa Tenuta inaugurò la sua attività vinicola.
L’azienda vitivinicola che circonda il castello è oggi guidata da Vincenzo Ciani Bassetti e dal figlio Claudio che organizzano degustazioni di vino e visite guidate in Villa.
C’è la possibilità di soggiornare nelle camere sia all’interno delle torri che della villa principale.

Affacciata sulle Colline del Prosecco, nelle terre natie del celebre Antonio Canova, Villa Premoli è una dimora costruita nel XVII secolo e rinata dopo sette anni di restauro. A Villa Premoli è possibile soggiornare grazie al suo agriturismo. All’interno della Villa si potranno ammirare gli stucchi originali, le volte dei soffitti e i secolari cedri del Libano. Nei vicini vigneti i proprietari producono un Prosecco Asolo Docg biologico da degustare nella Cantina seicentesca della Dimora. A pochi minuti dalla villa si trovano inoltre il Tempio di Antonio Canova e la Gipsoteca che raccoglie i capolavori in gesso dello scultore.

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