Articolo tratto dal numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Nato a Roma, classe 1964, Arturo Nattino, appassionato maratoneta, sposato con tre figli, uno dei quali già in azienda, dopo gli studi in economia alla Sapienza di Roma ha iniziato la sua attività lavorativa come procuratore alle grida dell’agente di cambio Angelo Nattino, suo zio, alla Borsa di Milano, per poi entrare nell’azienda di famiglia come responsabile area Borsa di Finnat Euramerica. Oggi a capo della banca di famiglia, crede che uno dei maggiori punti di forza dell’istituto sia il tempo dedicato a comprendere e soddisfare le esigenze dei clienti che vogliono proteggere e accrescere il loro patrimonio per creare valore per le generazioni future.
125 anni di storia
Il 2023 ha rappresentato per Banca Finnat un traguardo importante, perché l’attività, fondata nel 1898 dal bisnonno Pietro, ha celebrato i 125 anni. Nato come studio professionale di agenti di cambio, poi come finanziaria e commissionaria di Borsa e successivamente come Sim, dal 1998 è diventata banca e oggi, con le altre società del gruppo, offre prodotti e servizi che spaziano dal private banking alla consulenza, dall’attività fiduciaria al family office, dal real estate e dalla gestione di fondi immobiliari all’advisory & corporate finance e ai servizi per gli investitori istituzionali. Arrivata alla quinta generazione, è una delle più antiche realtà finanziarie italiane sempre rimaste di proprietà della stessa famiglia.
Investire
Dal 2009 Arturo Nattino è amministratore delegato. Oltre alla sua attività in banca, nel 2002 ha fondato Investire Immobiliare, oggi Investire, società del real estate di cui è presidente e amministratore. Sono soci Banca Finnat, Regia (degli eredi di Gilberto Benetton), Empaf, Fondazione Cariplo, Cassa di previdenza dei geometri, Iccrea Banca e Fondazione Cari Forlì.
Investire, con un portafoglio di oltre 7 miliardi di euro in più di 55 fondi immobiliari di diversa tipologia, sia quotati che riservati a investitori istituzionali e operatori professionali, rappresenta in Italia uno dei maggiori player del settore e il punto di riferimento per oltre 250 investitori. La società è specializzata nel social housing ed è gestore di riferimento del sistema Fondi per l’Abitare promosso da Cassa Depositi e Prestiti.
L’affidabilità
Dopo il delisting, avvenuto lo scorso novembre, l’obiettivo di Banca Finnat è crescere ulteriormente nel private banking, aumentando il numero di banker. La necessità è quella di avere figure capaci di coordinare la relazione tra il cliente e la banca, prerogativa indispensabile anche alla luce delle esperienze vissute negli ultimi anni, tra Covid e conflitti. I clienti oggi hanno bisogno di consulenti fidati e disponibili, in grado di supportarli nella gestione dei patrimoni. Il gruppo punta molto anche sulla preparazione dei banker, che ricevono una formazione che spazia dall’asset management a temi giuridici, fiscali e finanziari.
Motivo d’orgoglio per Arturo è l’affidabilità della banca. Il Cet1 ratio individuale al 31 dicembre 2022 era del 45,5% e l’istituto è tra i primi in Italia per solidità patrimoniale. Le masse totali del gruppo, al 30 giugno 2023, sono di circa 17 miliardi.
Una famiglia di cavalieri del lavoro
Non solo finanza, mercati ed economia nella famiglia di Nattino, ma anche pasta e cioccolato, grazie a Celeste Buitoni, nipote del fondatore dell’azienda alimentare nata a San Sepolcro nel 1827. I Buitoni, con quattro cavalieri del lavoro in famiglia, sono stati anche i fondatori della Perugina e gli ideatori, con Luisa Spagnoli, del cioccolatino famoso in tutto il mondo che Giovanni Buitoni battezzò Bacio. Non solo nonni e zii, ma anche Giampietro Nattino, padre di Arturo e presidente onorario di Banca Finnat, è stato nominato nel 2001 cavaliere del lavoro. Un’intera famiglia che ha quindi contribuito in modo significativo al miglioramento delle condizioni lavorative del Paese.
Il maratoneta del banking
Oltre al lavoro, predominate nella sua vita, la corsa è una grande passione per Arturo, che ha partecipato cinque volte alla maratona di New York. L’importanza dello sport e la condivisione dei valori che rappresenta si ritrovano anche nell’attività di comunicazione della banca, che organizza molti eventi sportivi in tutta Italia, occasioni di incontro con i clienti al di fuori della realtà professionale.
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