Dopo Luxottica, un’altra azienda annuncia la settimana corta per tutti i suoi lavoratori. La casa automobilistica Lamborghini, guidata dal ceo Stephan Winkelmann, ha infatti trovato l’accordo sindacale con Fiom e Fim sul nuovo contratto integrativo aziendale.
Dopo aver raggiunto l’intesa, arrivata dopo un anno di trattative, il testo sarà presentato alle assemblee dei lavoratori e sottoposto al voto. “È un’intesa storica perché vede per la prima volta un’industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione”, spiegano i sindacati all’Ansa.
“Lavorare meno e lavorare meglio, questo è il principio che ha guidato questa trattativa, e che si pone all’interno di un ragionamento più complessivo”.
Dalla riduzione dell’orario di lavoro allo smart-working
L’accordo prevede la riduzione dell’orario di lavoro di 22 giornate all’anno, con l’alternarsi di una settimana da cinque giorni e una da quattro per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su due turni (mattina e pomeriggio) e turno centrale.
Prevista anche una settimana da 5 giorni e 2 da 4 per il personale di produzione o collegato ad essa che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte): in questo caso la riduzione complessiva sarà di 31 giornate di lavoro all’anno.
Inoltre, gli operai non collegati alla produzione potranno lavorare 16 giorni in meno all’anno, mentre per gli impiegati sono previste 12 giornate in meno, oltre a poter sfruttare 12 giorni di smart-working al mese.
L’aumento del premio per i dipendenti Lamborghini
Per i lavoratori è previsto l’aumento del salario annuale: la quota che verrà erogata annualmente ai dipendenti, in aggiunta al salario previsto dal contratto nazionale, salirà da 13.500 euro a circa 16mila euro.
Nella busta paga di novembre 2023 (pagata l’11 dicembre) sarà incluso un premio legato al sessantesimo anniversario dell’azienda, pari a 1.063 euro. Il piano prevede inoltre l’assunzione di 500 lavoratori e un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito.
E ancora il contrasto alla violenza di genere, con l’obbligo di formazione, e il sostegno alla genitorialità, con permessi retribuiti in caso di adozione e affido di un bambino e per l’inserimento dei figli al nido o alla scuola materna, oltre che un aumento del 10% del contributo aziendale per il congedo parentale che arriva all’80% della retribuzione.
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