Imprenditore, guru della tecnologia, miliardario, filantropo, ora anche allevatore. Mark Zuckerberg ha annunciato su Facebook il suo nuovo progetto: “Ho iniziato ad allevare bestiame al Ko’olau Ranch di Kauai”, l’isola più antica delle Hawaii. “Il mio obiettivo è produrre carne di una qualità tra le più alte al mondo”.
L’allevamento di Mark Zuckerberg
Il bestiame sarà composto da angus, razza bovina originaria della Scozia, e da wagyu, i bovini giapponesi. Le loro carni sono tra le più pregiate sul mercato. Quella proveniente da alcuni allevamenti giapponesi di wagyu, come il manzo di Kobe, può superare i 1.000 euro al chilo.
Gli animali, ha proseguito Zuckerberg, “mangeranno farina di noci di macadamia e berranno birra, tutte coltivate e prodotte nel ranch”. Non è un’idea del tutto nuova: si dice che alcuni allevatori giapponesi facciano bere birra e sakè ai bovini, anche se la pratica sembra essere in realtà poco diffusa.
“Ogni animale mangia cinque-diecimila libbre di cibo all’anno (fra le 2,3 e le 4,5 tonnellate, ndr), che equivalgono a diversi acri di alberi di macadamia”, si legge ancora. Le tre figlie di Zuckerberg e della moglie Priscilla Chan, Maxima, August e Aurelia, “aiuteranno a piantarli e a prendersi cura degli animali”.
“Sei rimasto al Medievo”
Il Guardian ha sottolineato che molti hanno criticato l’iniziativa di Zuckerberg per le sue conseguenze sull’ambiente. “Sono fiero di te, amico. Hai davvero realizzato il sogno di procurarti cibo nel modo che più contribuisce al cambiamento climatico tra tutti quelli possibili per un essere umano”, ha scritto Andy Greenberg, giornalista di Wired.
Shalin Gala di People for the Ethical Treatment of Animals, una no profit a sostegno degli animali, ha accusato Zuckerberg di essere rimasto “al Medioevo”. Mentre Mitch Jones, policy director della statunitense no-profit Food & Water Watch, ha dichiarato che “nutrire bestiame con noci di macadamia e birra, coltivazioni che comportano un grande consumo d’acqua, è solo uno strano spettacolo messo in scena da un miliardario. Abbiamo bisogno di una vera riforma dell’agricoltura per sanare le disuguaglianze del nostro sistema alimentare e la realtà di un clima che si fa sempre più caldo”.
La tenuta di Mark Zuckerberg alle Hawaii
L’allevamento è solo uno dei progetti di Mark Zuckerberg per la tenuta di Kauai, acquistata nell’agosto 2014. Secondo un’inchiesta pubblicata da Wired a dicembre, nel ranch sono in corso diversi lavori, tutti segreti. “Nessuno è autorizzato a parlare di ciò che sta costruendo”, ha scritto la testata statunitense. “Quasi tutti coloro che superano i controlli di sicurezza – dai carpentieri agli elettricisti, dagli imbianchini alle guardie – è vincolato da un rigido accordo di non divulgazione”.
Tra le altre cose, la tenuta dovrebbe essere indipendente dal punto di vista energetico e alimentare. All’interno ci sarebbe anche un rifugio sotterraneo da quasi 500 metri quadrati. “Molti pensano che il sito diventerà una specie di bunker postapocalittico in caso di collasso della civiltà”, si legge nell’articolo. Il costo totale dei progetti nella tenuta dovrebbe essere di circa 270 milioni di dollari.
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