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Food & Beverage

Palma di Maiorca fuori stagione: 5 tappe food & beverage da segnare in agenda

Le temperature miti si alternano a potenti venti che increspano il mare e scolpiscono le passeggiate tra le vie di Palma di Maiorca fuori stagione. Fare un salto qui è prendere un respiro profondo, prima di immergersi tra gli edifici modernisti e le architetture residenziali da cui spuntano eleganti bow window che, con le loro vetrate e le cornici decorate in legno, amplificano gli spazi giorno delle case. Tra le strette vie con salite e discese improvvise, i balconi si guardano da vicino e sembrano quasi toccarsi, mentre donne alla finestra si godo il bacio tiepido del sole e i loro bambini salutano le persone che passeggiano per strada.

Il capoluogo dell’isola di Maiorca rappresenta appieno lo spirito mediterraneo, ma vive di influenze arabe che contaminano gli spazi e le tavole. Elementi che hanno attirato una nuova ondata di turismo, a cui i palmisani hanno iniziato ad abituarsi negli ultimi anni. Le giornate in cui le navi da crociera attraccano nel porto e le strade si riempiono alla velocità della luce, si alternano a pomeriggi di pace, dove fermarsi per un vermut nei locali storici e nei nuovi indirizzi della città.

La nuova ospitalità di Palma di Maiorca

I maiorchini sono molto conservativi e le innovazioni in campo food & beverage si stanno facendo strada grazie agli stranieri che a Palma hanno trovato la loro oasi felice. Come l’argentino Matias Iriarte Turnes, arrivato sulla isla 25 anni fa. Nel 2008 ha aperto Ginbo con i soci Diego Olivera e Santiago Cebrián e adesso possiede quattro locali, dando lavoro a 26 persone. Il suo è stato il primo vero cocktail bar in una città costellata di taverne e pub. All’inizio il business della mixology rappresentava solo il 10% contro quello di vino e birra, mentre oggi i cocktail sono richiesti dal 60% degli ospiti. Un grande cambiamento che si accompagna alla spinta degli specialty coffee, arrivati in città grazie al Mistral Coffee House e supportati da locali come il Menut Cafè di Iriarte.

La tradizione delle tapas è ben radicata e si accompagna ai classici bocadillo ripieni di sobrasada (salume tradizionale maiorchino) proposti da locali storici come il Bar Bosch attivo dal 1936 e dai llonguets (panini tipici locali) della Bodega Bellver, fondata nel 1920. Per conoscere appieno la cultura gastronomica locale, un salto in uno dei quattro mercati ortofrutticoli della città consente di osservare gli ortaggi dalle sfumature viola che nascono nei terreni ricchi di ferro, banchi colmi di queso e jamon tagliato al coltello da mani abili. Qui si acquista anche il pomodoro ramallet lasciato a essiccare con cui si realizza il Pa amb oli, pane al pomodoro maiorchino con un po’ di sale. Per un viaggio nella cultura gastronomica locale e nell’avanguardia dell’ospitalità contemporanea, ecco cinque locali da visitare a Palma di Maiorca fuori stagione (e non).

La Rosa Vermuteria

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Prenotare con qualche giorno di anticipo è l’unico modo per assicurarsi un tavolo a La Rosa Vermuteria, locale che accompagna sfiziose tapas al servizio di drink e vermut (un po’ più dolce di quello italiano, da bere insieme alla soda). Nella sua cucina aperta senza sosta da mezzogiorno a mezzanotte si lavorano prodotti stagionali, che diventano protagonisti di ricette tipiche locali. Come l’ensaladilla rusa, realizzata con patate e verdure, le patatas bravas con la loro salsina piccante, le crocchette di jamon e i calamari fritti alla maniera dell’Andalusia, serviti con una maionese di sobrasada.

Ginbo, il gin bar di Palma di Maiorca

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Chi ama il distillato di ginepro dovrà fare un salto da Ginbo, locale aperto nel 2008 con una bottigliera ricca di gin. Situato nel centro di Palma, è diventato un punto di riferimento per la nightlife maiorchina, con le sue vibes e due sale con altrettanti banconi. Il 2024 si è aperto con il lancio di una nuova drink list dedicata al futuro, le cui ricette sono state create con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e raccolte in un profilo Instagram dedicato (@lacartadeginbo). Cienc.ia sorprende con il suo colore blu profondo ed è realizzato con vodka, Fino Jarana, pino e soda al cetriolo, mentre Gastronom.ia serve in una coppa ghiacciata rum, pomodoro lattofermentato e consommé di verdure.

Sala de Personal

Scendendo le scale di Ginbo si scopre un locale nel locale che offre un percorso di food pairing realizzato a partire dagli ingredienti del mercato di Palma di Maiorca. Pensato come uno spazio unico, dove un grande tavolo comune accoglie gli ospiti senza nessuna barriera tra il laboratorio dei drink e la cucina, qui l’estro creativo di Matias Iriarte Turnes, Borja Triñanes Dieste e il team dà vita ad abbinamenti all’avanguardia. Le miscele a basso tenore alcolico comprendono pochi ingredienti che mantengono la loro identità a ogni sorso, come il mix di fico nero lattofermentato con cordiale di lime, un goccio di assenzio, Altamura vodka e sherry oloroso, che accompagna una triglia cotta come se fosse carne e condita con chimichurri.

Chapeau Palma

I grandi classici della mixology rivivono da Chapeau Palma, uno dei migliori cocktail bar della città. Le sue boiserie blu e gli specchi fumé riflettono il grande bancone a cui ogni sera si accomodano gli amanti del bere bene. Qui si servono twist sulle ricette dei cocktail internazionali, utilizzando materie prime locali lavorate in laboratorio e abbinate alle migliori etichette di spirits. La carta ne racconta le storie e comprende miscele come il Black Penicillin che unisce miele nero a zenzero, limone e un blend di scotch, oppure il Cardamom Gimlet con un tocco di cardamomo sul drink a base gin.

Fornet de la Soca, il forno storico di Palma di Maiorca

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“Archeologia gastronomica locale” è la scritta che troneggia sulle vetrine del Fornet de la Soca, fornaio storico di Palma di Maiorca che attira l’attenzione con la sua insegna d’epoca. Acquisito da Tomeu e Maria José dopo dodici anni di produzione di pane e dolci fatti come una volta senza l’impiego di conservanti, questo luogo rende omaggio alla cultura gastronomica maiorchina. Tra le vetrine del Fornet de la Soca si trovano infatti ricette dimenticate, recuperate visitando monasteri e leggendo antichi ricettari, libri di autori locali e parlando con le cuoche più anziane. Da provare le panades, tortini salati fatti con pasta di farina, strutto e lievito, ripieni di pesce, maiale o sobrasada, oppure i cremadillos, fagottini di pasta sfoglia caramellata ripieni con cioccolato, crema, capelli d’angelo o marmellata.

Ricette “da passeggio” per un pasto on the go alla scoperta del centro di Palma di Maiorca, tra architetture di Gaudì, Domènech i Montaner e la maestosa Cattedrale di Santa Maria affacciata sul mare.

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