lavoratori-aziende
Trending

Imprese italiane resilienti e proattive: il 76% prevede una crescita nei prossimi 5 anni

La situazione geopolitica sta influenzando il rinnovamento dei modelli organizzativi produttivi e gli investimenti da parte delle imprese italiane. La maggior parte di queste prevede una crescita nei prossimi cinque anni, la quasi totalità investirà nel biennio a venire, concentrando gli sforzi su sostenibilità, tecnologie di produzione e ricerca e sviluppo.

Sono questi alcuni dei temi emersi dall’indagine di Ey-Swg realizzata in occasione del lancio della XXVII edizione del Premio L’Imprenditore dell’Anno (candidature aperte dal 16 aprile al 2 agosto), ideato e promosso da Ey, leader mondiale nei servizi professionali per le aziende.

L’indagine ha coinvolto sia la popolazione (oltre 1000 soggetti) che gli imprenditori italiani (oltre 60 aziende) approfondendo sfide, strategie e prospettive future dell’imprenditoria italiana, ma anche il contributo che porta all’economia del Paese:

“Secondo l’indagine che abbiamo realizzato, insieme a Swg, tra le caratteristiche di un imprenditore di successo ci sono passione e dedizione (37%), visione e creatività (46%), e la capacità di circondarsi di persone competenti (39%); le stesse qualità che ricerchiamo e che vogliamo celebrare con il nostro Premio, che vuole essere un tributo alla determinazione e, appunto, alla visione dei leader che sfidano lo status quo e ispirano gli altri con le loro imprese”, commenta Enrico Lenzi, responsabile Italia del Premio Ey L’Imprenditore dell’Anno.

Gli investimenti strategici delle imprese italiane

Dall’indagine emerge come le imprese italiane stiano rispondendo con resilienza e proattività alle sfide poste dallo scenario geopolitico attuale, pianificando investimenti strategici per il futuro. Come anticipato, il 76% delle aziende prevede una crescita nei prossimi cinque anni, nonostante il 66% abbia dovuto modificare le proprie strategie di approvvigionamento di materie prime e il 50% quelle relative all’energia.

Il 99% delle imprese intende investire nel prossimo biennio, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale (96%), al rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione (93%), alla progettazione di nuovi prodotti, ricerca e sviluppo (88%).

Inoltre, il 75% delle aziende ha in programma di implementare tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, segno di un certo impegno verso l’innovazione tecnologica. La fiducia nel tessuto imprenditoriale italiano è forte, con il 79% degli intervistati che crede nella capacità delle imprese di innovarsi e il 59% nella loro competitività a livello internazionale. Tuttavia, la fiducia nel sistema Italia nel suo complesso è meno diffusa.

L’importanza del capitale umano

Un altro fattore rilevante è il capitale umano: secondo l’analisi, il 91% degli imprenditori italiani prevede di investire sul personale nei prossimi due anni, con l’obiettivo di aumentare le competenze (84%), trattenere i talenti (83%) e garantire la soddisfazione dei lavoratori (80%).

Per affrontare le sfide legate all’innovazione, il 49% degli imprenditori punterà sulla formazione e sul re-skilling del personale esistente, mentre il 21% cercherà nuove risorse e competenze nel mercato. Nonostante l’ottimismo, le aziende si trovano di fronte a un significativo mismatch tra domanda e offerta di lavoro qualificato, con oltre l’84% che segnala difficoltà nella ricerca di personale adeguatamente formato.

La capacità di innovazione delle imprese

Secondo l’analisi, l’80% degli italiani riconosce alle Pmi un impatto positivo sulla società, mentre l’85% le considera il motore principale dell’economia nazionale, superando le grandi imprese e le multinazionali.

Nonostante un un contesto economico non ottimale, le imprese italiane si distinguono per la loro spiccata capacità di innovare: il 37% degli intervistati apprezza questa loro propensione, mentre il 33% riconosce la loro competitività nel contesto internazionale.

Gli imprenditori italiani sono percepiti come figure chiave nella promozione dell’innovazione (64%) e nella creazione di nuovi posti di lavoro (56%). Tuttavia, c’è un crescente desiderio che mostrino maggiore attenzione verso la responsabilità sociale d’impresa (Csr) e i bisogni della comunità (56%). Guardando al futuro, si auspica che gli imprenditori diventino ancora più protagonisti nel proprio contesto sociale, con un occhio di riguardo verso i propri dipendenti, considerati un investimento fondamentale per il 60% dei rispondenti.

Passione e dedizione (37%), visione e creatività (46%), e la capacità di circondarsi di persone competenti (39%) sono state identificate come le caratteristiche principali per un imprenditore di successo. La fiducia degli italiani nelle capacità di queste figure è alta, con 3 su 5 che esprimono un elevato livello di fiducia nei loro confronti.

Gli aspetti più apprezzati delle imprese sono l’impegno verso la sostenibilità sociale, economica e ambientale, con il 36% della forza lavoro che desidera operare in aziende con un forte impegno in queste aree. Infine, le scelte di acquisto degli italiani riflettono un forte attaccamento al made in Italy, specialmente nei settori food&beverage (47%), abbigliamento e accessori (37%), design (36%), e un apprezzamento per lo stile e il gusto italiani, in particolare per automobili e moto (34%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .