Skin
christine-lagarde- bce, tassi di interesse
Investments

La Bce taglia i tassi di 25 punti base. Giorgetti: “Decisione opportuna, era ora”

Era nell’aria già da mesi e dopo diversi nulla di fatto, adesso è ufficiale. Oggi il consiglio direttivo della Bce ha deciso di tagliare i tre tassi di interesse chiave di 25 punti base. Di conseguenza,  a partire dalla prossima settimana, esattamente dal 12 giugno 2024, il tasso sui rifinanziamenti principali scende quindi da 4,50% a 4,25%, quello sui depositi dal 4% al 3,75%, e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50%.

Soddisfatto, come riporta l’Ansa, il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti: “Finalmente la Bce ha tagliato i tassi. Una decisione attesa, opportuna, coerente con la situazione attuale e, guardando gli ottimi dati di riduzione dell’inflazione in Italia, ben al di sotto della media dell’area euro, anche doverosa. Era ora. Auspichiamo che questo sia solo il primo passo in questa direzione”.

Bce, le motivazioni dietro al taglio dei tassi di interesse

Come evidenziato in una nota ufficiale, la decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse – che ha difatti anticipato la Federal Reserve (che nella scorsa riunione ha deciso di rinviare ancora una volta il taglio) –  è arrivata in “seguito a valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria”, spiega la presidente del’istituto Christine Lagarde, che aggiunge: “Era opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di mantenimento dei tassi stabili”.

D’altronde, spiega l’istituto, dalla riunione del consiglio direttivo del settembre 2023, “l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali e le prospettive di inflazione sono notevolmente migliorate. Anche l’inflazione di fondo si è attenuata, rafforzando i segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi e di un calo delle aspettative di inflazione su tutti gli orizzonti. La politica monetaria ha mantenuto condizioni di finanziamento restrittive. Frenando la domanda e mantenendo ben ancorate le aspettative di inflazione, ciò ha contribuito in modo significativo a riportare l’inflazione verso il basso”.

LEGGI ANCHE: “La Fed prevede 3 tagli dei tassi nel 2024. E l’S&P 500 aggiorna i suoi massimi storici”

Il contesto

Guardando alla situazione attuale, la view della Bce è abbastanza chiara e vira verso la prudenza. “Nonostante i progressi compiuti negli ultimi trimestri, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti poiché la crescita salariale è elevata e l’inflazione probabilmente rimarrà al di sopra del target anche nel prossimo anno”, evidenzia.  “Rispetto alle previsioni di marzo, gli esperti dell’Eurosistema hanno rivisto al rialzo per il 2024 e il 2025 le stime sia per l’inflazione complessiva che per quella core”. Il personale prevede ora un’inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Per l’inflazione al netto di energia e alimentari, il personale prevede una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026″. sottolinea l’istituto.

Le prospettive di crescita e gli obiettivi

Infine, partendo dal presupposto che la crescita economica dovrebbe aumentare dello 0,9% nel 2024, dell’1,4% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026, guardando all’immediato futuro, il consiglio direttivo della Bce mira, in termini di soluzioni, a “garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%”. Di conseguenza, manterrà i tassi ufficiali “sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere questo obiettivo”. Molto incerta invece l’idea su un nuovo taglio dei tassi. “Le nostre decisioni sui tassi di interesse si baseranno sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria”, chiarisce l’istituto.

Background

Quello odierno è il primo taglio dopo il ciclo di rialzi cominciato a luglio 2022.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .