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Lifestyle

Dai fuochi d’artificio per il Redentore di Venezia alle tante sorprese in Sardegna: ecco qualche idea per un’estate spensierata

Articolo tratto dal numero di giugno 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Il Redentore, la notte ‘famosissima’ come la chiamano i veneziani, nata per ricordare la fine della terribile epidemia di peste che colpì Venezia tra il 1575 e il 1577, continua a rinnovare le tradizioni gastronomiche, il folklore e i festeggiamenti tramandati dagli antenati. Evento clou, gli spettacolari fuochi pirotecnici che iniziano alle 23.30 di sabato 20 luglio, con giochi di luce e di riflessi sul Bacino di San Marco, un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città.

I veneziani da sempre li ammirano dalle loro imbarcazioni, su cui si fa festa con musica, canti e l’immancabile spritz. Mentre gli ospiti delle nuove suite di Hilton Molino Stucky alla Giudecca si godono lo spettacolo dalla terrazza panoramica con piscina di questo albergo, amatissimo dagli americani. E anche l’Excelsior Venice Lido Resort, da sempre meta prediletta del jet set e del turismo internazionale, dice la sua per l’estate 2024, con un omaggio al tema della Biennale d’Arte, Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, con un cocktail dedicato, Contemporary Red, da gustare sulla terrazza affacciata sul mare e sulla spiaggia di Venezia.

Creato dal capo barman, richiama gusti dal mondo grazie al mix di ingredienti tra cui Everleaf Forest, che nella sua botanica vede tra gli altri la vaniglia del Madagascar e il vetiver haitiano, insieme con rum, succo di limone, succo di pomodoro, sale, pepe e salsa Worcester.

Pizza & champagne

Se Venezia chiama, la Sardegna risponde. Per chi ama la pizza e le bollicine, va forte quest’estate lo Spazio by Franco Pepe al 7 Pines Resort Sardinia, Destination by Hyatt, dove degustare, insieme con le pizze signature, come la margherita sbagliata (mozzarella di bufala campana Dop, passata di pomodoro riccio a crudo, riduzione di basilico, olio evo) e la ritrovata (passata di pomodoro San Marzano Dop, piennolo del Vesuvio Dop, capperi) oltre alle novità create in collaborazione con lo chef D’Ambrosio, come la Senti-menti di Gallura (fior di latte affumicato, carciofo spinoso sardo, carpaccio di bue rosso, olive scabecciu, olio al finocchio di mare, aria di pecorino sardo Dop), i  raffinati e audaci rosé firmati Ruinart, la più antica maison di champagne.

Con il menu gourmet del Capogiro, il ristorante del comprensorio mutuato da quello ibizenco, con grande vetrata con vista su Baja Sardinia, si possono scegliere piatti sorprendenti, come la fregula con ostriche Sandalia, burro e alghe, in abbinamento con Ruinart Millésimé 2016, in cui purezza e finezza si incontrano, mentre il maialino con tonno rosso, mela annurca e radici è esaltato dal gusto deciso e fresco di Dom Ruinart.

Il senso di Abi d’Oru per l’olfatto

E sempre in Sardegna, una proposta inedita per scoprirne la vera essenza con il nuovo progetto olfattivo voluto da Diana Zuncheddu, anima di Abi D’Oru, il primo hotel aperto nel 1963 a Porto Rotondo. Grazie alla collaborazione con il creatore di fragranze Luca Maffei e Mariangela Rossi, autrice di libri nel settore, esperta di cultura e tecniche olfattive, è stato ideato il profumo, declinato in candele e diffusori d’ambiente, a segnare l’identità dell’albergo: un incontro ancestrale di radici lontane e di sapienti alchimie che raccontano della Sardegna, terra aspra e generosa di piante aromatiche spontanee e officinali. Cena olfattiva al ristorante Marinella in tre date: 8 giugno, 8 luglio e 8 settembre.

Mixology con vista

E siccome una vacanza non può prescindere da un’esperienza di mixology, al Sulià House di Porto Rotondo gli aperitivi più iconici vanno in scena sulla terrazza dell’albergo, in un sapiente connubio tra tradizione e innovazione, corredato da gustosi bar bites. La luce del tramonto e il panorama insuperabile sul Golfo di Cugnana fanno da cornice al rito della golden hour, celebrato ogni sera dal bar manager Fabrizio Guaglianone con una drink list con prodotti sardi, dai liquori ai distillati, dal limone alle spezie coltivate nel giardino dell’albergo.

Un esempio? Essenza di Oliva Dry (Vodka – Dry Vermut, Evo Oil, Citrus Bitter), secco e aromatico, una variazione del classico Dry Martini che abbraccia l’anima sarda. L’Oro Rosso Di Sardegna (Saffron Gin, Orange Liquor, Orange Water, Saffron Syrup, Spicy Bitter) è ideale per un aperitivo vivace e colorato, che unisce l’unicità del gin allo zafferano sardo, la freschezza dell’acqua d’arancia, la dolcezza e l’intensità del liquore all’arancia con un tocco piccante, quasi afrodisiaco. E via shakerando. Previste anche serate speciali con dj set ogni primo martedì del mese.

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