Nata nel 1979 dall’esperienza di Diego e Francesco, vignaioli cresciuti nella tradizione contadina della Valle di Cembra, in Trentino Alto-Adige, la cantina Moser è oggi condotta dalla seconda generazione, composta da Carlo Moser, direttore, e Matteo Moser, enologo. Essi hanno saputo attingere al retroterra culturale delle loro origini consolidando il valore dell’azienda, ottimizzando il processo enologico attraverso la ricerca della qualità, a partire dalla materia prima.
Grazie a una squadra di composta da giovani viticoltori, l’azienda fonde esperienza e ricerca, valorizzando la vocazionalità del terroir attraverso la produzione di vini dalla forte caratterizzazione territoriale. Da due fra le zone maggiormente vocate del Trentino, Valle di Cembra e le colline sulla Valle dell’Adige, nascono la linea Trentodoc Metodo Classico (esclusivamente Chardonnay e Pinot Nero) e la linea dei vini fermi Warth.
Le caratteristiche di Tracce
Tradizione, terroir, esperienza. Sguardo al futuro, innovazione, ambizione. Vinificazione, assemblaggio, affinamento. La nuova etichetta di Moser Trento, Tracce, è una sintesi di tutto il know-how dell’azienda che in questi tredici anni ha guardato al futuro con ambizione e tecnica, mantenendo come cardini i valori fondamentali: tradizione, innovazione e valorizzazione del terroir.
Prodotto a partire dalle migliori uve Chardonnay coltivate a Maso Warth, un anfiteatro di vigneti posto ad un’altitudine di 350 metri di quota che si affaccia sul comune di Trento, e in Valle di Cembra, su terreni situati ad un’altitudine compresa tra i 500 e i 650 metri, Tracce è un Trentodoc Riserva Extra Brut che affina per undici anni in bottiglia su lieviti selezionati e un ulteriore anno post sboccatura.
Questo prodotto fermenta e affina in vasche di acciaio a temperatura controllata fino al momento del tiraggio. Continua poi la sua evoluzione in bottiglia su lieviti selezionati per un periodo di 132 mesi.
In Tracce Riserva 2011 questo affinamento viene portato all’estremo, con l’intenzione di massimizzare il potenziale espressivo dello Chardonnay. Il risultato è un Blanc de Blancs dal perlage fine, di colore giallo dorato con note brillanti. Al naso presenta sfumature di frutta candita con richiami di note evolutive. Al palato è secco, sapido e cremoso.
“Ogni lavorazione, ogni nostra esperienza, ogni piccola innovazione tecnica lascia una traccia che affidiamo al tempo”, hanno spiegato Carlo e Matteo Moser. “Rispetto alle altre etichette dei millesimati Moser Trentodoc, che presentano un design elegante, netto e pulito, abbiamo esplorato forme differenti, mantenendo i nostri codici fondanti. Volevamo raccontare un percorso, la nostra filosofia, la nostra identità di vignerons. Sono queste le nostre ‘Tracce’. Volevamo un’etichetta coraggiosa, sincera e valoriale, a maggior ragione su una bottiglia importante”.
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