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27 ottobre 2025
Gli hub offrono spazi, laboratori e formazione avanzata, favorendo crescita, innovazione e competitività delle Pmi del territorio.
Contenuto tratto dal numero di ottobre 2025 di Forbes Small Giants. Abbonati!
Spazi produttivi, uffici e, soprattutto, la possibilità di entrare a far parte di un ecosistema dinamico che stimola la crescita imprenditoriale. È questa l’offerta dei Poli tecnologici e dei Business Innovation Centre (Eu|Bic) di Trentino Sviluppo. Realtà che a oggi sono state scelte da 214 aziende, dalle startup innovative ai grandi gruppi industriali, insediatesi nei poli di Rovereto, Trento, Pergine, Mezzolombardo e Borgo Valsugana, occupando quasi integralmente la disponibilità di spazi. La rete dei poli trentini è tra le più longeve ed estese d’Italia ed Europa. Nata nei primi anni Ottanta su impulso della Comunità europea, ha trovato in Trentino un terreno particolarmente fertile grazie alla regia di Trentino Sviluppo, che ne gestisce lo sviluppo e il coordinamento.
Hub selettivi per imprese e talenti: il modello trentino che unisce ricerca, formazione e sviluppo locale
“Il Trentino è stato un territorio pioniere nell’introduzione dei Business innovation centre”, spiega Achille Spinelli, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca. “L’idea di costituire, in una realtà piccola come la nostra, dei luoghi dove le imprese potessero fare massa critica e lavorare a stretto contatto con il mondo della ricerca e quello della formazione tecnico-specialistica, si è rivelata efficace. Tanto che, come provincia, abbiamo deciso di continuare a investire in questa direzione e di costruire due nuovi poli tecnologici, uno dedicato alle scienze della vita e l’altro all’idrogeno, per far sì che ciascuna ‘specializzazione intelligente’ definita nell’ambito della strategia provinciale abbia un hub dedicato”.
Nei Business innovation centre l’ingresso è selettivo: le aziende devono rispondere a criteri di innovatività, sostenibilità e, nel caso di Polo Meccatronica e Progetto Manifattura, coerenza con i rispettivi settori di riferimento, la meccatronica e la green economy. Questa scelta non è casuale: gli Eu|Bic trentini fanno parte di una rete europea di 110 enti che condividono standard qualitativi comuni e la missione di trasformare l’innovazione in forza trainante per lo sviluppo locale. “I nostri incubatori sono pensati per rispondere alle esigenze di imprese di diverse dimensioni”, mette in evidenza Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo. “Grandi gruppi, come Bonfiglioli, lavorano a pochi metri di distanza da startup innovative appena costituite e accanto alle aule per l’alta formazione degli istituti tecnici. In questo modo, proviamo a rispondere alla necessità delle aziende di trovare personale qualificato. Gli studenti, infatti, conoscono da vicino le realtà produttive, fanno percorsi di tirocinio o magari dottorati industriali, durante i quali possono approfondire una specifica progettualità o contribuire a risolvere un problema tecnico complesso. E poi, tante volte, si fermano a lavorare sul territorio. Un discorso analogo riguarda gli incubatori nelle valli, che svolgono una funzione importante per evitare lo spopolamento dei piccoli centri”.
Laboratori, prototipazione e scienze della vita: come il territorio supporta la crescita delle aziende
La distribuzione delle imprese sul territorio racconta un ecosistema dinamico e in crescita. A Rovereto, il Polo Meccatronica ospita 79 imprese con un tasso di saturazione del 94% e una ricca rete di servizi collegati. Sempre a Rovereto, in Progetto Manifattura, incubatore per la sostenibilità e la green economy, sono presenti 90 realtà imprenditoriali, distribuite tra edifici storici riqualificati e i moderni spazi del Be Factory firmati da Kengo Kuma. Il Polo tecnologico di Trento ospita 15 aziende ed è quasi interamente occupato, mentre nei Bic (Business innovation centre) di Borgo Valsugana, Pergine e Mezzolombardo la disponibilità residua di spazi è minima.
“Il tessuto produttivo trentino si compone per lo più di piccole imprese, con idee ad alto potenziale innovativo ma che per essere messe a terra hanno bisogno magari di investimenti costosi dal punto di vista infrastrutturale”, sottolinea Giuseppe Consoli. “Per far sì che queste aziende possano restare competitive sui mercati internazionali, Trentino Sviluppo ha costruito, nei suoi Poli tecnologici, un sistema di facility, ovvero di laboratori e centri di ricerca con dotazioni avanzate. A Rovereto, in Polo Meccatronica, c’è ProM Facility, un centro all’avanguardia nell’ambito della prototipazione, progettazione e stampa 3D, con un parco macchine che lavora su progetti che vanno dall’automotive all’aerospazio, passando per il medicale e la conservazione del patrimonio culturale. A Pergine Valsugana troviamo poi l’hub per le scienze della vita, inaugurato nel maggio 2024, con attrezzature come cappe chimiche e biologiche, contacellule, autoclavi, shaker, frigoriferi per la conservazione delle cellule e molto altro. Sempre a Rovereto, infine, saranno operativi a breve i laboratori Tess-Lab, dedicati all’idrogeno”.
Utile record e nuovi hub: il piano di crescita finanziaria e tecnologica del Trentino
Guardando al futuro, Trentino Sviluppo può contare su una solida situazione finanziaria. Il 2024 si è chiuso con risultati tra i migliori degli ultimi anni: utile di 6,7 milioni di euro, Ebitda di 6 milioni, valore della produzione pari a 25,7 milioni, sostanziale assenza di debiti e un patrimonio gestito di oltre 1,1 miliardi di euro. Il piano di sviluppo include, tra i vari progetti, la realizzazione dei nuovi Poli Idrogeno e Scienze della Vita. Il Polo Idrogeno sorgerà in zona industriale a Rovereto, con 15.500 metri quadrati tra uffici, laboratori e testing facility, e ospiterà il Centro sustainable energy della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e nuove realtà imprenditoriali. Il Polo Scienze della Vita, sempre a Rovereto, sarà realizzato con un investimento di 70 milioni e offrirà laboratori e servizi dedicati a biotecnologie, medicina e farmaceutica.