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OpenAI sfida Google: in arrivo un motore di ricerca con l’IA

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le azioni di Alphabet, società madre di Google, sono scese del 3% ai minimi da 2024 giovedì, dopo che OpenAI ha lanciato una versione di prova di SearchGPT, un nuovo motore di ricerca alimentato dall’intelligenza artificiale da integrare in ChatGPT che potrebbe far entrare OpenAI in un ambito dominato da Google.

Fatti chiave

  • SearchGPT, un nuovo motore di ricerca creato con i modelli di intelligenza artificiale di OpenAI, è stato lanciato come “prototipo” temporaneo tra un piccolo gruppo di utenti, che secondo l’azienda comprende circa 10mila persone e di editori.
  • Giovedì le azioni di Alphabet sono scese a un nuovo minimo di 52 settimane, a 167,32 dollari.
  • SearchGPT riassume le informazioni provenienti dai siti web e fornisce brevi descrizioni con un link di attribuzione, invece di collegarsi direttamente a un sito web, e consente agli utenti di porre domande di approfondimento o di aprire altri link pertinenti in una barra laterale.
  • In un esempio, la ricerca di festival musicali a Boone, nella Carolina del Nord, nel mese di agosto, dà come risultato un elenco di ogni festival e una breve descrizione, seguita da un link a un sito web per quel festival, con una barra laterale con collegamenti ad altri risultati rilevanti come la programmazione degli eventi o la vendita dei biglietti.
  • Secondo OpenAI, gli editori saranno in grado di “gestire il modo in cui appaiono” nei risultati di ricerca e potranno scegliere di non utilizzare i loro contenuti per addestrare i modelli di OpenAI, pur continuando a comparire nelle ricerche.
  • OpenAI ha dichiarato di voler “integrare il meglio di queste funzionalità” in ChatGPT in futuro, senza però specificare quali saranno.

Cosa non sappiamo

Non è ancora chiaro quanto durerà il periodo di test e quando SearchGPT sarà disponibile su larga scala.

Contesto

Quest’anno si è discusso di un nuovo motore di ricerca di OpenAI, che intende competere con Google nel mercato della ricerca. A maggio Bloomberg ha riferito, citando una persona che ha familiarità con la questione, che OpenAI stava sviluppando una nuova funzione di ricerca per ChatGPT destinata a competere con Google e con la startup di ricerca AI Perplexity.

Secondo quanto riportato da The Verge, all’epoca OpenAI stava “cercando aggressivamente di accaparrarsi i dipendenti di Google” per sviluppare il prodotto. OpenAI avrebbe progettato il nuovo motore di ricerca a maggio, prima che Google annunciasse i piani per i suoi prodotti Gemini AI alla conferenza annuale degli sviluppatori dell’azienda. Nell’ultimo anno OpenAI ha stretto partnership con diversi editori, tra cui l’Associated Press, il Financial Times, la casa madre del Wall Street Journal, News Corp, la casa madre di Politico e Business Insider, Axel Springer. Le partnership consentono a OpenAI di utilizzare i contenuti di ciascun editore per rispondere alle domande degli utenti e addestrare i modelli di intelligenza artificiale dell’azienda.

Sullo sfondo

A dicembre il New York Times ha intentato una causa contro OpenAI e Microsoft per “uso illegale” di milioni di articoli protetti da copyright dell’editore, utilizzati per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Il Times sostiene che la tecnologia di OpenAI e Microsoft che alimenta ChatGPT e Bing Chat, ora chiamata Copilot, potrebbe “generare output che recitano alla lettera i contenuti del Times, li riassumono fedelmente e ne imitano lo stile espressivo”. OpenAI ha presentato una mozione per respingere alcune parti della denuncia, sostenendo che gli utenti non hanno utilizzato ChatGPT o altri prodotti dell’azienda come “sostituto” di un abbonamento al Times. La causa è in corso.

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