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“Sei una marxista”, “Putin ti si mangerebbe a colazione”: cosa si sono detti Trump e Harris durante il dibattito

Secondo un sondaggio della Cnn, il risultato è stato netto: per il 63 per cento dei votanti, la candidata democratica Kamala Harris ha vinto il dibattito televisivo contro il repubblicano Donald Trump. Il tanto atteso confronto si è svolto a Philadelphia, città in uno degli Stati più decisivi per la corsa alla Casa Bianca. Il dibattito ha toccato vari temi di grande rilevanza nazionale e internazionale. Dall’economia alla guerra a Gaza e in Ucraina, fino alle questioni come l’aborto, l’immigrazione e la situazione in Afghanistan, entrambi i candidati hanno cercato di convincere il pubblico delle loro rispettive visioni per il futuro degli Stati Uniti.

Lo scontro sull’economia e sugli Esteri

Sul fronte economico, Harris ha accusato Trump di aver lasciato il Paese con il tasso di disoccupazione più alto dalla Grande Depressione e di aver gestito male il periodo della pandemia. La vicepresidente ha dichiarato che l’attuale amministrazione ha dovuto “mettere a posto il pasticcio” lasciato da Trump. Dal canto suo, Donald Trump ha risposto con i suoi classici cavalli di battaglia, definendo Harris una “marxista” che, a suo dire, avrebbe già distrutto il Paese con politiche “folli”. Trump non ha risparmiato il pubblico da un altro classico della sua campagna elettorale e ha accusato Harris di essere anti-Israele e di portare il Paese alla distruzione nei due anni successivi al suo insediamento.

Trump inoltre cercato di attaccare Harris sulla questione del ritiro dall’Afghanistan, un punto debole per l’amministrazione Biden, ma Harris ha prontamente rilanciato, ricordando che fu proprio Trump “a negoziare un accordo fallimentare con i talebani”. Harris ha accusato Trump di “aver venduto gli Stati Uniti alla Cina” con la sua politica dei chip e di essere amico di dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un che “tifano per lui perché lo possono manipolare”.

L’amicizia con Putin (“un dittatore che ti si mangerebbe a colazione”) è stato uno dei temi di politica estera sul quale la vice presidente ha insistito di più. “Se Trump fosse presidente Putin sarebbe a Kiev guardando verso l’Europa”, ha aggiunto la democratica per provocare Trump, passando poi alla presa in giro: “I leader stranieri gli ridono dietro”, ha concluso.

Le provocazione

Durante il dibattito, durato circa 1 ora e 45 minuti, Harris e Trump si sono continuamente provocati. Come racconta Cnn, la vicepresidente ha inserito in quasi ogni risposta un commento progettato per far arrabbiare l’ex presidente. Harris ha detto a Trump che 81 milioni di elettori lo hanno “licenziato”, facendo riferimento al numero di voti ottenuti da Joe Biden nel 2020. “Chiaramente, sta avendo difficoltà a elaborarlo”, ha detto Harris Trump ha invece parlato di presunte frodi elettorali nelle elezioni del 2020. L’ex presidente e candidato repubblicano ha anche parlato di una teoria secondo cui gli immigrati mangerebbero animali domestici e ha sostenuto che i democratici siano a favore dell’aborto anche al nono mese di gravidanza.

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