MicroStrategy ceo, Michael Saylor
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Le azioni di MicroStrategy volano grazie all’ingresso nel Nasdaq 100: da inizio anno titolo cresciuto del 570%

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Lunedì, le azioni di MicroStrategy sono andate incontro a un nuovo rialzo grazie al suo inserimento all’interno di un importante indice azionario. Un’azione che è stata vista come un test di fiducia istituzionale nei confronti della società, le cui azioni sono volate grazie al boom fatto registrare dalle criptovalute.

Fatti principali

  • Lunedì, all’apertura dei mercati, le azioni di MicroStrategy sono schizzate del 4%, beneficiando così dell‘annuncio del Nasdaq di venerdì (dopo la chiusura della seduta), in base al quale – da lunedì 23 dicembre – la società con sede in Virginia avrebbe fatto il suo ingresso all’interno dell’indice azionario Nasdaq 100.
  • Secondo l’analista di Bernstein, Gautam Chhugani, l’ingresso all’interno del Nasdaq 100, che è la base del fondo negoziato in Borsa Invesco QQQ, dovrebbe tradursi, man mano che i portafogli di adeguano al cambiamento, in circa 2,1 miliardi di dollari di acquisti di azioni MicroStrategy.
  • A far salire il prezzo delle azioni di MicroStrategy, quotata con il ticker MSTR, è stato anche il rally dello scorso fine settimana di Bitcoin. Peraltro, lunedì la criptovaluta ha fatto registrare un nuovo massimo storico a 106mila dollari. Bisogna ricordare che quasi tutto il valore sottostante di MicroStrategy è legato alla sua riserva di Bitcoin, piuttosto che a un modello più tradizionale di business basato sui ricavi.
  • Nel 2024, le azioni MicroStrategy sono volate del 573%, superando la performance del 150% di Bitcoin e il rendimento del 29% dell’S&P 500.
  • Le azioni delle altre due società che entreranno all’interno del Nasdaq 100, ossia Axon Enterprise e Palantir, non hanno registrato grandi reazioni: il produttore di pistole elettriche Taser, Axon, ha chiuso in rialzo dell’1%, mentre la società attiva nel settore della difesa e dell’analisi ha chiuso in maniera invariata.

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Cosa fa MicroStrategy?

MicroStrategy si descrive come la “prima e più grande Bitcoin Treasury Company al mondo”. Partita in scia al boom delle dot-com all’inizio del millennio, MicroStrategy, a partire dal 2020, ha spostato la sua attenzione dal suo business software per diventare il più importante sostenitore di Bitcoin come riserva di valore a lungo termine, paragonandolo così all’oro. La sua riserva strategica conta 439mila Bitcoin, ossia il 2,2% del totale disponibile. Stiamo parlando di circa 46 miliardi di dollari.

Peraltro, secondo Chhugani, MicroStrategy ha comprato circa il 40% dei Bitcoin in suo possesso negli ultimi 40 giorni, cavalcando così la vittoria alle elezioni Donald Trump, chiaro sostenitore della criptovaluta. Per la prima volta, MicroStrategy ha addirittura deciso di emettere debito per finanziare i suoi acquisti di Bitcoin. “È assurdo non credere in Bitcoin, ma la strategia di MicroStrategy è quella di continuare ad ‘acquistare e mantenere’ Bitcoin a lungo termine”, ha scritto Chhugani lunedì.

Aspetto contro

MicroStrategy ha diversi detrattori, tra cui la società di investimenti Citron Research, che lo scorso mese ha annunciato uno short sulle azioni MicroStrategy, definendo le azioni “sovraprezzate” e “completamente distaccate” dai fondamentali del Bitcoin. Con una capitalizzazione di mercato di circa 100 miliardi di dollari, il titolo MicroStrategy viene scambiato a più del doppio rispetto alle sue partecipazioni in Bitcoin. Peraltro, le altre sue attività di business offrono poco supporto alla società. Basti pensare che la componente software ha portato meno di 120 milioni di dollari nell’ultimo trimestre.

In cifre

2.700%. È quanto ha reso il titolo MicroStrategy negli ultimi cinque anni. Percentuale che superare di gran lunga i guadagni di circa il 2.200% e il 1.600% dei migliori performer dell’S&P durante quel periodo. Stiamo parlando, secondo FactSet, della big dell’intelligenza artificiale Nvidia e della società di veicoli elettrici guidata da Elon Musk Tesla.

Valutazione Forbes

Il fondatore e presidente di MicroStrategy, Michael Saylor, ha un patrimonio di oltre 10 miliardi di dollari, cifra che lo rende la 254a persona più ricca al mondo. Il suo patrimonio netto è più che raddoppiato da marzo.

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