Nel 2025 l’intelligenza artificiale rafforzerà ancora il suo ruolo nel panorama lavorativo mondiale. Questo quanto afferma l’ultimo Rapporto sul futuro del lavoro 2025 del World Economic Forum, secondo cui i progressi nell’ambito di intelligenza artificiale, robotica e sistemi energetici stanno trasformando il mondo del lavoro, con un aumento della domanda di professionisti specializzati in questi settori.
Il sondaggio di Talent Garden
Il rapporto sottolinea anche che il 60% dei datori di lavoro prevede che l’espansione dell’accesso al digitale sarà la tendenza più trasformativa, con un impatto sulle loro attività entro il 2030. Queste trasformazioni genereranno effetti contrastanti sui posti di lavoro, creando sia nuove opportunità in ruoli in crescita, sia riduzioni in altri settori, con un conseguente aumento della richiesta di competenze tecnologiche.
Secondo un sondaggio di Talent Garden solo il 7% dei rispondenti si ritiene altamente “esperto” di questa disciplina, attribuendosi un punteggio pari a 5, mentre la maggioranza (circa il 29%) si considera mediamente “esperto”, collocandosi al livello 2. Inoltre, il sondaggio mostra una serie di ambiti in cui gli intervistati vorrebbero potenziare le loro competenze in Ia. In cima alla classifica figura business (28,7%), seguito da marketing (23,7%), data science (20,6%), risorse umane (19,2%) e infine business consulting (7,8%).
Uno strumento trasversale
I dati dimostrano che l’intelligenza artificiale è uno strumento trasversale, in grado di supportare molteplici reparti aziendali. Questo è confermato anche dal rapporto redatto dal Wef, secondo cui il 39% delle competenze “core” dei lavoratori cambierà entro il 2030, con quelle legate ad Ia, big data e, più in generale, l’alfabetizzazione informatica tra quelle in più rapida ascesa.
Il report sottolinea che il 63% dei datori di lavoro ritiene che il divario di competenze rappresenti il principale ostacolo alla trasformazione delle aziende nel periodo 2025-2030. In risposta a questa sfida, l’85% degli intervistati prevede di focalizzarsi sull’aggiornamento della propria forza lavoro. Tra questi, il 70% intende assumere nuovo personale con competenze più moderne, mentre il 40% prevede una riduzione del personale. Inoltre, il 50% dei datori di lavoro prevede di ricollocare i dipendenti da ruoli in declino a posizioni in espansione.
Le 7 professioni del futuro dell’intelligenza artificiale secondo Talent Garden
Secondo le analisi di Talent Garden, tra le professioni emergenti legate all’Ia spiccano:
- AI ethic specialist, un professionista dedicato a garantire che i sistemi AI rispettino principi etici e legali, esperto in filosofia etica, regolamentazione dell’AI e conoscenza tecnica dell’architettura AI;
- Product manager, in grado di supervisionare lo sviluppo e il lancio di prodotti a base di AI e dotato di comprensione globale delle tecnologie AI;
- Conversational designer, progettista di interfacce conversazionali come chatbot e assistenti virtuali, cruciale per garantire interazioni user-friendly;
- Business strategist, consulente che aiuta le aziende a integrare l’AI nella strategia aziendale, per rendere l’AI un vantaggio competitivo;
- Specialist in AI security, un professionista che protegge i sistemi AI da attacchi informatici, manipolazioni e hacking;
- AI algorithm auditor che, grazie alle sue competenze in ambito di analisi dei dati, regolamenti tecnici e auditing, verifica l’efficacia, l’equità e la trasparenza degli algoritmi;
- Mixed reality AI developer, figura fondamentale per l’intrattenimento, il training e le esperienze immersive e che, grazie alle sue solide conoscenze nel settore della programmazione, del design 3D e delle applicazioni AI in AR/VR, si occupa di sviluppare l’AI in ambienti di realtà aumentata e virtuale.
- Prompt engineer, che progetta e ottimizza istruzioni testuali (prompt) per migliorare le risposte dei modelli di AI generativa. Combina competenze di scrittura strategica, analisi e problem-solving, con una conoscenza dei modelli di linguaggio e degli strumenti AI. La sua capacità di interpretare e guidare il comportamento dell’AI lo rende essenziale per ottenere output di alta qualità ed efficienti in contesti aziendali.
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