Si prospetta una seduta da dimenticare per il titolo Alphabet, società madre di Google, che sta cedendo più del 7% nel pre-market in scia ai dati non entusiasmanti sul quarto trimestre diffusi ieri a mercati chiusi. Nel dettaglio, pur avendo registrato utili rettificati per azione pari a 2,15 dollari (in crescita rispetto ai 2,12 dollari delle previsioni), nel quarto trimestre del 2024 Alphabet ha riportato 96,5 miliardi di dollari di ricavi, al di sotto delle stime di 96,7 miliardi di dollari, portando così il totale annuale a 350 miliardi di dollari, in crescita del 14% rispetto al 2023.
Tuttavia, il dato che ha impattato di più sul sentiment degli analisti è quello inerente a ‘Google Cloud’. L’unità specializzata in intelligenza artificiale ha riportato infatti un fatturato di 11,96 miliardi di dollari, rispetto alle previsioni di 12,19 miliardi. E non è tutto, in quanto è aumentata sostanzialmente la previsione di spesa in conto capitale per il 2025, salita ben al di sopra delle stime: da 58,8 a 75 miliardi di dollari. Un aumento sostanziale che ha fatto passare in secondo piano il nuovo record in termini di fatturato registrato in questi ultimi tre mesi: 72,46 miliardi di dollari, contro i 65,85 del corrispettivo del 2023.
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La dichiarazione
“Il quarto trimestre è stato un trimestre forte, grazie alla nostra leadership nell’IA e allo slancio di tutta l’azienda. Stiamo costruendo, testando e lanciando prodotti e modelli più velocemente che mai e stiamo facendo progressi significativi nel calcolo e nell’efficienza. Nella ricerca, progressi come le panoramiche IA e il circle to search stanno aumentando il coinvolgimento degli utenti”, ha dichiarato il ceo Sundar Pichai. “Insieme, Cloud e YouTube sono usciti dal 2024 con un fatturato annuo di 110 miliardi di dollari. I nostri risultati dimostrano la potenza del nostro approccio differenziato full-stack all’innovazione dell’IA e la continua forza della nostra azienda”.
Google, tra pubblicità e intelligenza artificiale
Se la pubblicità rimane il fulcro del business di Alphabet, rappresentando il 75% delle vendite nell’ultimo trimestre, bisogna comunque evidenziare che la società, come altre big tech, sta seguendo la corsa all’intelligenza artificiale generativa con il suo chatbot Gemini. Non sorprende, quindi, che l’aumento di spesa, in un contesto così competitivo, ha fatto tentennare gli analisti.
Quanto potrebbe costare il calo azionario?
Un calo delle azioni di circa il 7% potrebbe costare a Google un calo di 180 miliardi di dollari della capitalizzazione di mercato.
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