Nissan rinuncia alla fusione con Honda? A rivelarlo è stato il quotidiano giapponese Nikkei. Secondo quanto riportato, l’azienda proprietaria dei marchi Nissan, Infiniti e Datsun starebbe abbandonando l’idea di un’alleanza che avrebbe creato il terzo produttore automobilistico al mondo.
Aspetti principali
- Honda e Nissan, rispettivamente secondo e terzo produttore di auto in Giappone, avevano annunciato lo scorso dicembre di essere in trattative per fondersi, con l’obiettivo di rafforzarsi in un settore minacciato da aziende emergenti cinesi come Byd e altri produttori di veicoli elettrici.
- Come riporta Reuters, i colloqui si sono complicati a causa di crescenti divergenze tra le due parti.
- Come scrive ancora l’agenzia, le azioni di Nissan sono scese di oltre il 4% prima che il Tokyo Stock Exchange sospendesse temporaneamente le contrattazioni a seguito della notizia.
- Le azioni di Honda, invece, hanno continuato a essere scambiate e hanno chiuso la giornata in aumento di oltre l’8%, segno del sollievo degli investitori per l’annullamento dell’accordo.
Il comunicato di Nissan e Honda
Reuters aveva già segnalato la possibilità che Nissan decidesse di interrompere i colloqui. Una delle fonti ha riferito che Honda aveva proposto di trasformare Nissan in una sua controllata, una mossa che rappresentava un chiaro allontanamento dall’idea iniziale di una fusione paritaria.
In dichiarazioni separate, riportate da Reuters, Nissan e Honda hanno chiarito che l’indiscrezione del Nikkei non si basava su informazioni ufficiali delle aziende e hanno ribadito l’intenzione di finalizzare una decisione entro metà febbraio. Questa vicenda alimenta nuovi dubbi su come Nissan, già in difficoltà, possa affrontare la sua crisi senza un aiuto esterno. La società è infatti impegnata in un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di novemila dipendenti e una riduzione del 20% della capacità produttiva globale.
L’accordo di dicembre
Secondo quanto emerso a dicembre 2024, una fusione di Nissan e Honda sarebbe stata probabilmente il più grande accordo nel settore automobilistico dopo quello da 52 miliardi di dollari tra Fiat Chrysler e Psa Groupe nel gennaio 2021 per formare Stellantis.
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