Contenuto tratto dal numero di marzo 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Intuizione, impegno e innovazione tecnologica. È sulla base di questi tre fondamenti che si è sviluppata la storia di Alba, azienda di proprietà della famiglia Bratko, specializzata in progettazione, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici per conto di epc e general contractor.
Fondata nel 2010, oggi Alba ha 55 dipendenti e un fatturato al 31 dicembre 2024 di 14 milioni di euro. È passata così da una gestione familiare a quella di una realtà strutturata, capace di diventare un punto di riferimento nel settore delle energie rinnovabili. Un obiettivo raggiunto anche grazie alle idee e al supporto della gestione famigliare e a cinque elementi chiave: ottimizzazione dei processi, digitalizzazione gestionale, diversificazione degli investimenti, formazione continua e riconoscimenti internazionali.
Ne è un esempio l’inserimento, da parte del Financial Times, nella classifica Europe’s Long-Term Growth Champions 2025. Questo traguardo è stato il risultato di anni di dedizione e investimenti mirati, che hanno permesso all’azienda di consolidare la sua posizione nel settore e di guardare con fiducia alle sfide future. La nuova sede è il simbolo del percorso e della volontà di continuare a innovare, per offrire soluzioni di alta qualità e un servizio eccellente.
“Sono stati anni intensi”, dice Giuliano Bratko, ceo della società. “Dopo aver investito in macchinari e nuove tecnologie per velocizzare l’installazione e la manutenzione senza compromettere la qualità, abbiamo continuato il nostro percorso adottando software avanzati che hanno reso più efficienti la logistica e il coordinamento operativo ed espandendoci nel settore immobiliare, sviluppando anche robot per la pulizia dei moduli fotovoltaici”. Passi che, sostenuti dall’aggiornamento costante delle competenze del team per garantire la qualità delle installazioni, hanno permesso alla società di ottimizzare i processi, migliorare la produttività e l’efficienza degli impianti a lungo termine e rispondere alle sfide della transizione ecologica: rendere il fotovoltaico sempre più accessibile e diffuso, mantenendo standard qualitativi elevati.
Da qui la necessità di rivoluzionare anche alcuni aspetti tecnici e organizzativi e inaugurare, nel 2023, una nuova sede, un ambiente moderno e funzionale di 1.500 metri quadrati, situato su un lotto di 3.300. “La nuova sede ci consente di ottimizzare ogni fase delle nostre operazioni, garantendo una logistica più fluida, un migliore coordinamento tra i team e una maggiore capacità di risposta alle esigenze dei nostri clienti”, spiega Bratko. “Ogni dettaglio è stato studiato per migliorare la qualità del lavoro e favorire un ambiente dinamico e produttivo, in linea con la nostra visione di crescita continua. L’azienda ha investito nella digitalizzazione per ottimizzare la gestione operativa, ma il focus principale rimane sulle attività di cantiere. L’efficienza dei processi permette di ridurre i tempi di realizzazione e abbattere i costi operativi senza sacrificare la precisione”.
Tra le soluzioni sostenibili, il ceo si sofferma su tre in particolare: gli impianti fotovoltaici ad alta efficienza per la massima produzione di energia, i sistemi di accumulo per ottimizzare l’autoconsumo e ridurre la dipendenza dalla rete dei progetti di comunità energetiche per promuovere un utilizzo condiviso e sostenibile dell’energia solare. D’altronde, secondo Alba, il futuro dell’energia è già abbastanza chiaro e può essere riassunto in due parole: rapido e distribuito. Non è un caso, quindi, se proprio in questa direzione la società sta lavorando per rendere l’installazione degli impianti fotovoltaici ancora più rapida ed efficiente, con una continua ottimizzazione dei processi.
Ma c’è un problema: le lungaggini della macchina statale. “Se le opportunità sono enormi, data la crescente domanda di impianti governativi, tuttavia c’è una sfida importante ancora da superare: l’iter burocratico che ancora risulta molto lento e complesso”, dice Bratko, che identifica nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità “i driver principali” del settore. “Da un lato vedremo un’evoluzione continua nei moduli fotovoltaici, con maggiore efficienza e durabilità. Dall’altro, crescerà l’integrazione con sistemi di accumulo e soluzioni digitali per il monitoraggio e la gestione dell’energia in tempo reale. La creazione di comunità energetiche avrà un impatto significativo, permettendo di massimizzare l’autoconsumo e ridurre la dipendenza dalla rete. Infine, la semplificazione normativa e l’accelerazione delle autorizzazioni saranno elementi cruciali per supportare una crescita più rapida del settore”.
Infine, guardando all’immediato futuro, il numero uno della società esclude, almeno per il momento, l’ipotesi di un’espansione internazionale. “Dobbiamo concentrarci su quello che stiamo facendo qui, nel nostro Paese. E l’abbiamo deciso per due motivi: il mercato italiano offre ancora ampie opportunità di crescita e vogliamo consolidare la leadership nel settore, investendo in innovazione e ottimizzazione dei processi. Obiettivi che nei prossimi dieci anni potrebbero configurare Alba come un player fondamentale per il mercato, capace di gestire appalti di grande portata”.
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