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23 ottobre 2025
Tesla ha registrato ricavi per 28,09 miliardi di dollari, al di sopra delle attese. Gli utili per azione si sono però attestati a 0,50 dollari.
Tesla ha pubblicato mercoledì i risultati del terzo trimestre, inferiori alle aspettative degli economisti. È la prima tra le più grandi aziende al mondo a diffondere i risultati trimestrali, dopo un trimestre segnato da un incremento storico delle consegne, avvenuto in vista della scadenza dei crediti d’imposta sui veicoli elettrici.
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Fatti principali
- Tesla ha registrato ricavi per 28,09 miliardi di dollari, ben al di sopra delle previsioni di Wall Street (26,5 miliardi di dollari, secondo FactSet), con un aumento del 24,8% rispetto al trimestre precedente, che aveva subito il calo delle vendite più forte degli ultimi dieci anni.
- Ciò rappresenta un incremento del 12% dei ricavi del terzo trimestre rispetto all’anno precedente, dopo due trimestri consecutivi di flessione, grazie a ricavi automobilistici in crescita del 6%, passati da 20 miliardi di dollari nel 2024 a 21,2 miliardi.
- Gli utili per azione si sono però attestati a 0,50 dollari, al di sotto delle stime degli analisti (0,56 dollari), deludendo le aspettative nonostante i buoni risultati in termini di vendite.
- L’aumento dei ricavi è arrivato dopo che Tesla ha annunciato consegne trimestrali per poco più di 497.000 veicoli, superando sia il consenso interno dell’azienda (circa 443.079 unità) sia le stime degli analisti (456.000 unità): si tratta del più alto numero di consegne nella storia di Tesla.
- Il titolo Tesla è sceso di oltre l’1,5% nel trading after-hours di mercoledì.
Contesto
Nel trimestre appena concluso, Tesla ha registrato vendite in calo in Europa, dove la concorrenza tra veicoli elettrici si è intensificata, con Volkswagen e BYD che hanno rafforzato la loro presenza. Elon Musk e Vaibhav Taneja, direttore finanziario di Tesla, avevano già previsto nel trimestre precedente che l’azienda avrebbe affrontato difficoltà dopo che l’amministrazione Trump aveva eliminato, in ottobre, i crediti d’imposta federali sui veicoli elettrici, ponendo fine a un programma che concedeva ai consumatori fino a 7.500 dollari di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica.
Musk aveva dichiarato di aspettarsi “qualche trimestre difficile”, mentre Taneja aveva avvertito che Tesla avrebbe potuto avere problemi di gestione delle scorte, a causa dei dazi commerciali imposti da Trump ai principali partner commerciali degli Stati Uniti.
Il record di consegne del terzo trimestre ha preceduto il lancio, all’inizio di ottobre, delle versioni più economiche dei modelli Model Y e Model 3, la prima novità di prodotto di Tesla da anni.
Curiosità
Un report pubblicato a inizio mese dalla società di consulenza Interbrand ha classificato Tesla come 25° marchio globale più importante, dietro le case automobilistiche BMW, Mercedes e Toyota (quest’ultima al 6° posto). Tesla era al 12° posto nel 2024, e il calo, secondo Interbrand — che descrive Tesla come la ex “forza dirompente dell’industria automobilistica” — è dovuto alla crescente concorrenza nel settore dei veicoli elettrici e al coinvolgimento politico di Musk.
Interbrand ha aggiunto che “la mancanza di innovazione nei prodotti e la pressione dei concorrenti a basso costo hanno sollevato dubbi sulla capacità di Tesla di mantenere margini elevati”.