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23 dicembre 2025

Come Mondelēz ha reso la responsabilità un metodo industriale

Negli ultimi dieci anni la multinazionale ha investito più di 60 milioni di euro nello sviluppo dei suoi stabilimenti piemontesi
Come Mondelēz ha reso la responsabilità un metodo industriale

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BRANDVOICE / Paid Program – Mondelēz

C’è una parola che più di altre racconta Mondelēz oggi: responsabilità. Non come dichiarazione di principio, ma come metodo industriale. Perché dietro ai brand che da decenni abitano la dispensa di nove famiglie italiane su dieci, da Oro Saiwa a Milka, da Philadelphia a Fattorie Osella, c’è un gruppo che ha scelto di legare la propria crescita alla capacità di generare valore economico, ambientale e sociale nel lungo periodo.

Con oltre 1 miliardo di euro di fatturato nel 2024, Mondelēz è tra i principali player nel settore dei fast moving consumer goods (fmcg) in Italia e la sesta azienda food & beverage del Paese. Ma per capire davvero che tipo di azienda sia oggi non bastano i numeri. Bisogna osservare come produce, dove investe e quali responsabilità si assume lungo l’intera catena del valore.

In un contesto in cui molte multinazionali riducono la propria impronta industriale, Mondelēz ha fatto una scelta precisa: restare e investire. Negli ultimi dieci anni il gruppo ha destinato oltre 60 milioni di euro allo sviluppo dei propri stabilimenti piemontesi, intervenendo su qualità, sicurezza, innovazione e sostenibilità. A Caramagna Piemonte, nel caseificio di Fattorie Osella, ogni giorno vengono lavorate 80 tonnellate di latte piemontese a km 0, proveniente da circa 20 allevamenti selezionati nelle province di Cuneo e Torino. A Capriata d’Orba, uno dei siti più performanti di Mondelēz International in Europa, si producono ogni anno oltre 33 milioni di confezioni di Oro Saiwa, con una quota del 30% destinata all’export.

Lo stabilimento di Capriata d’Orba, che nel 2025 celebra 40 anni di attività, è oggi un polo strategico per il gruppo. A conferma della sua centralità, negli ultimi dieci anni Mondelēz ha investito per rendere il sito sempre più sicuro, efficiente, innovativo e sostenibile, per rafforzare ulteriormente il legame con il territorio piemontese.

“Lo stabilimento di Capriata d’Orba è uno dei poli produttivi di eccellenza di Mondelēz a livello globale”, afferma Lorenza Cipollina, direttrice relazioni istituzionali, comunicazione & sostenibilità di Mondelēz International in Italia. “Negli ultimi dieci anni il gruppo ha investito circa 50 milioni di euro per aumentare sicurezza, efficienza, innovazione e sostenibilità del sito, confermandone la centralità strategica e il legame con il territorio”.

La sostenibilità è un pilastro della strategia di crescita di lungo periodo e parte da una scelta chiara sul perimetro d’azione. Oltre il 70% delle emissioni di CO₂ di Mondelēz deriva dalle materie prime. Per questo l’azienda concentra il proprio impegno sull’approvvigionamento sostenibile degli ingredienti chiave e sulla costruzione di filiere più resilienti. Lo stesso approccio guida le scelte sul packaging: nel 2024 il 96% degli imballaggi era progettato per essere riciclabile, e l’obiettivo è arrivare almeno al 98% entro il 2025, riducendo in modo strutturale l’uso di plastica vergine.

Sul fronte climatico, Mondelēz ha adottato obiettivi di riduzione delle emissioni lungo l’intera catena del valore – meno 35% entro il 2030 e net zero entro il 2050 – validati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) e allineati agli standard del Ghg Protocol, con un impegno vincolante alla rendicontazione e alla trasparenza.

La sostenibilità è anche economica. Attraverso le proprie attività in Italia, Mondelēz genera 514 milioni di euro di valore aggiunto e un impatto occupazionale complessivo di circa settemila posti di lavoro, tra diretti e indiretti. Ogni posto di lavoro diretto ne attiva in media 6,8 nell’economia italiana, a conferma del ruolo sistemico dell’azienda nei territori in cui opera.

Accanto all’ambiente e all’industria, c’è il tema delle persone. Mondelēz Italia ha costruito un impianto strutturato di politiche su diversità, equità e inclusione, con risultati misurabili: il 50% dei ruoli di leadership è occupato da donne, il gender pay gap è quasi azzerato e l’azienda ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022 con un punteggio di 96,3.

“In Mondelēz Italia l’impegno su diversità, equità e inclusione è integrato nei processi aziendali e nei modelli di leadership”, dice Cipollina. “I risultati raggiunti in termini di rappresentanza e parità retributiva sono indicatori concreti di un percorso strutturato”.

L’impegno sociale si estende anche oltre i confini aziendali. Dal 2021 Mondelēz collabora con l’associazione Next, con la quale ha anche attivato il progetto Aula 162, dedicato all’inserimento lavorativo di persone in situazione di fragilità, tra cui migranti, rifugiati e disoccupati di lungo periodo. “Un’iniziativa di inclusione lavorativa rivolta a persone in situazione di fragilità, che si inserisce in un percorso più ampio di responsabilità sociale riconosciuto anche dall’Unhcr”, afferma Cipollina.

Mondelēz dimostra che la sostenibilità, quando permea all’interno dell’organizzazione a 360 gradi, guidando le scelte legate a investimenti, filiere, occupazione e governance, smette di essere una narrazione e diventa infrastruttura industriale.